Passione

Aforismi

Codirosso

Il vecchio gatto Brontolone passeggiava lungo l'acqua e scorse in mezzo ai cespugli il codirosso Giovannino.

- Dove si va, dove si va, codirosso Giovannino?

Domandò il vecchio gatto Brontolone.

- Da sua maestà il rè, da sua maestà, gli voglio dare il buon giorno con una bella canzone.

Disse il piccolo codirosso Giovannino.

- Vieni un pò qui, vieni un po' qui, codirosso Giovannino.

Disse il vecchio gatto Brontolone.

- Voglio farti vedere questo bel cerchio bianco che porto al collo.

- No che non vengo, gatto Brontolone, no che non ti vengo vicino.

Rispose il codirosso Giovannino.

- Mangia pure il topolino ma me non mi acchiappi.

E il piccolo codirosso Giovannino corse via in fretta in fretta.
Volò, volò, arrivò alla vecchia siepe, ed ecco che sulla vecchia siepe stava appollaiato il vecchio sparviero Mangiotutto.

- Dove si va, dove si va, codirosso Giovannino?

Domandò il vecchio sparviero.

- Da sua maestà il rè, da sua maestà, voglio dargli il buon giorno con una bella canzone.

Rispose il piccolo codirosso Giovannino.

- Vieni un pò qui, vieni più vicino, codirosso Giovannino.

Disse il grigio sparviero.

- Voglio farti vedere le belle piume delle mie ali.

- No che non vengo, caro sparviero, no che non ti vengo vicino.

Rispose codirosso Giovannino.

- Mangia pure l'allodola ma me non mi acchiappi.

E il piccolo codirosso Giovannino corse via in fretta.
Volò, volò, arrivò in un burrone, e in questo burrone vide la volpe astuta.

- Dove si va, dove si va, codirosso Giovannino?

Domandò la astuta volpe.

- Da sua maestà il rè, da sua maestà, voglio dargli il buon giorno con una bella canzone.

Disse il piccolo codirosso Giovannino.

- Vieni un pò qui, vienimi più vicino, codirosso Giovannino.

Disse la volpe astuta

- Voglio farti vedere che graziosa macchia c'è sulla punta della mia coda.

- No che non vengo, volpe astuta, no che non ti vengo vicino.

Rispose il codirosso Giovannino.

- Mangiati pure l'agnello ma me non mi acchiappi.

E il piccolo codirosso Giovannino corse via in fretta in fretta.
Volò, volò e arrivò al ruscello, e sulla riva del ruscello sedeva un giovinetto.

- Dove si va, dove si va, codirosso Giovannino?

Domandò il giovinetto.

- Da sua maestà il rè, da sua maestà, voglio dargli il buon giorno con una bella canzone.

Rispose il codirosso Giovannino.

- Vieni un pò qui, vienimi più vicino, codirosso Giovannino.

Disse allora il giovinetto.

- Ho una tasca piena di bellissimi sassolini e voglio dartene un pò.

- No che non vengo, giovinetto, no che non ti vengo più vicino.

Rispose il codirosso Giovannino.

- Acchiappa pure l'allodola ma me non mi acchiappi.

E il piccolo codirosso Giovannino corse via in fretta in fretta.
Volò, volò, ed eccolo arrivato al palazzo del rè.
Andò a mettersi sul davanzale della finestra e gli diede il buon giorno con una bella canzoncina.
Il rè lo stette ad ascoltare poi disse alla regina:

- Che cosa potremmo dare a questo bravo codirosso Giovannino che ci ha cantato una cosi bella canzone?

- Potremmo dargli in moglie la piccola fringuellina

Suggerì la regina.
E cosi accadde.
Codirosso Giovannino prese in moglie la fringuella e alla festa di nozze danzarono anche il rè e la regina con tutta la corte.
Dopo la festa il codirosso tornò a casa tra i suoi cespugli in riva al ruscello ed è là che saltella ancora adesso.