Esopo era al servizio di una donna bruttissima, che perdeva tutto il giorno a imbellettarsi, a mettersi addosso vesti, gioielli, oro, argento senza trovare un uomo che volesse toccarla anche solo con un dito.
- Permetti una parola?
Le domandò.
- Dì pure.
- Penso che puoi ottenere tutto quello che vuoi se lasci perdere di agghindarti.
- Ti sembra davvero che io sia più graziosa al naturale?
- Tutt'altro; se non sarai tu a pagare, il tuo letto si riposerà.
- Ma non riposerà la tua schiena,
Rispose lei e ordinò di castigare lo schiavo linguacciuto.
Poco dopo un ladro rubò un braccialetto d'argento.
Come si disse alla donna che il braccialetto non saltava fuori, infuriata, convoca tutti e promette un sacco di botte se non diranno la verità.
- Minaccia gli altri,
disse Esopo;
- me, non mi inganni, cara padrona; sono stato frustato a sangue per avere detto, or non è molto, la verità.
Morale della favola
Quanto sia spesso dannoso dire la verità.