Il cinghiale, sguazzando, intorbidò la pozza in cui il cavallo era solito togliersi la sete.
Ne nacque una lite. Il destriero, infuriato con quella bestiaccia, chiese aiuto all'uomo e prendendolo in groppa, ritornò dal suo nemico.
Il cavaliere scagliò delle frecce contro il cinghiale, e, dopo averlo ucciso, si racconta che abbia parlato così:
- Sono contento di averti portato aiuto come mi avevi pregato, perché ho catturato una preda e ho scoperto quanto sei utile.
E quindi lo costrinse a sopportare suo malgrado il morso.
Allora quello, desolato, disse:
- Pazzo che sono; cercavo di vendicarmi di una inezia e ho trovato la schiavitù.
Morale della favola
Questa favola consiglierà gli iracondi di lasciarsi danneggiare senza reagire, piuttosto che darsi in balìa di un altro.