Dagli acciacchi e dagli anni assassinato,
un Leon, già terror della foresta,
un giorno fu assaltato
dai suoi sudditi stessi, resi audaci
dal vederlo ridotto in quello stato.
Il Cavallo gli tira nella testa
un calcio, il Lupo il morde, ed anche il Bue
usa le corna sue.
Triste, vecchio, il Leon, è inutil dire
se, accasciato dagli anni, trova il fiato
ancora di ruggire.
Rassegnato apparecchiasi alla morte,
senza tanti lamenti,
quando vede anche l'Asino venire
verso la grotta alla feroce impresa.
- Ah questo è troppo! - disse, - o ignobil bestia;
non è il morir così grande molestia,
come il soffrir d'un Asino l'offesa -.