Una bertuccia birichina, un asino, un caprone e un goffo orso decisero di formare un quartetto.
Si procurarono la musica, un contrabbasso, un violoncello e due violini, e si sedettero in un prato, sotto i tigli, per affascinare il mondo con la loro arte.
Diedero colpi con gli archetti, raschiarono, ma senza buon risultato.
- Fermi, fratelli, fermi!
Grida la bertuccia.
- Aspettate!
Come può riuscire la musica?
Non siamo seduti come occorre.
Tu con il contrabbasso, orso MiSka, siediti di fronte al violoncello, e io, primo violino, siederò di fronte al secondo violino; allora la musica andrà in un altro modo: faremo ballare il bosco e i monti!
Cambiarono di posto e ricominciarono il quartetto.
Neanche così andava bene.
- Fermi!
Io ho scoperto il segreto.
Grida l'asino.
- Certamente andremo d'accordo se ci metteremo seduti in fila.
Diedero retta all'asino: si sedettero dignitosamente in fila.
Eppure il quartetto non riusciva armonioso.
Peggio di prima, sorsero tra di loro dispute e discussioni su come ognuno doveva sedersi.
Accadde che un usignolo, attratto dal rumore, volò verso di loro.
Tutti allora si rivolsero a lui con preghiera di risolvere il loro dubbio:
- Di grazia,
dissero,
- abbi pazienza un'oretta per mettere in ordine il nostro quartetto.
Abbiamo la musica, abbiamo gli strumenti: dicci solo come dobbiamo sederci!
- Per essere musicisti, occorrono un talento e delle orecchie più fini delle vostre.
Rispose l'usignolo.
- Voi, amici, comunque vi mettiate a sedere, non riuscirete mai ad essere musicisti.