Una certa formica aveva una forza prodigiosa, quale non si era mai vista neppure nei tempi antichi.
Questa formica, lo dice un cronista degno di fede, era capace di sollevare due grossi chicchi d'orzo! Inoltre il suo coraggio era considerato
miracoloso. Ovunque scorgesse un verme, subito gli si lanciava addosso, ed era persino capace di lottare da sola contro un ragno.. .
Per questo era salita in tale fama che nel suo formicaio si parlava soltanto di lei.
Le lodi eccessive io le ritengo veleno, ma di tutt'altro awiso era questa formica: le amava, le commisurava alla sua boria e le credeva tutte vere...
E infine, a causa delle lodi, si montò tanto la testa che decise di recarsi in città per dare saggio della sua forza.
S'arrampicò sul più bel carro di fieno, tutta altezzosa accanto al contadino e in pompa magna entrò in città. Ma, ahimè, che colpo per la sua superbia!
Pensava che tutta la gente radunata sulla piazza le sarebbe corsa incontro come quando c'è un incendio, ma nessuno parlava di lei e ciascuno si occupava dei propri affari.
La formica, per attirare l'attenzione, afferrò una foglia e la trascinò, si buttò a terra e si rialzò, ma nessuno badava a lei!
Stanca alfine di stirarsi, di risollevarsi, piena di delusione disse a un cane che giaceva presso il carro del suo padrone:
- Non è vero che qui in città, bisogna riconoscerlo, avete un popolo senza senno e senz'occhi?
È possibile che nessuno si sia accorto di me, sebbene mi sia sforzata per un'ora intera di attirare l'attenzione stirandomi?
Invece nel mio formicaio tutti mi conoscono.. .
E con vergogna la formica ritornò al suo buco...
Allo stesso modo, qualche tipo intraprendente, pensa che il suo nome risuoni nel mondo intero, ma in realtà fa colpo solo nel suo formicaio.