Fino al 1700 in Italia la patata veniva coltivata prevalentemente come pianta
per ornare i giardini. Non era ritenuta commestibile per la sua appartenenza
alle Solanacee (famiglia di piante spesso velenose) e la diffidenza dei contadini
verso una pianta che non si poteva mangiare cruda. Alessandro Volta promosse la conoscenza della patata nel mondo scientifico e così, nella seconda metà del '700, si iniziò a coltivarla a scopo alimentare.