Alla domanda: è nato prima l’uovo o la gallina? Aristotele rispondeva: è nata prima la gallina, infatti la gallina è l’atto e l’uovo è la potenza. L’atto ha la priorità rispetto alla potenza.
Aristotele, nella Metafisica, ci fornisce preziose informazioni sui pensatori che lo hanno preceduto. Riferendosi ad Anassagora, il quale aveva introdotto un’Intelligenza divina (Nous) all’origine di tutta la realtà, scrisse: Rispetto ai suoi predecessori, egli è come un uomo sobrio in mezzo a degli ubriachi!
Aristotele, quando lasciò l'Accademia platonica, aveva ormai elaborato una concezione filosofica per molti versi divergente da quella del suo maestro
Platone e fu piuttosto critico verso di lui. In questa circostanza pronunciò la celebre frase (a noi pervenuta in latino) Amicus Plato, sed magis amica veritas.
Chiamato da Filippo il macedone come educatore del figlio Alessandro
(il futuro Alessandro Magno), Aristotele chiese come salario la ricostruzione
della sua città natale, Stagira, che era stata rasa al suolo dalle truppe macedoni.
Quando ad Atene si affermò la corrente politica anti-macedone, Aristotele empietà, pronunciò la celebre frase: Non voglio che gli Ateniesi commettano un secondo crimine contro la filosofia, alludendo alla condanna di Socrate.
Sostenne che il vantaggio dei mentitori consiste nel non essere creduti, quando dicono la verità.