Handel, oltre che grande compositore era anche un grande peccatore di gola. Un giorno entrò in una trattoria londinese. Entrò nel locale e ordinò una colazione per tre. Siccome il cameriere, non vedendo arrivare gli altri due commensali, tardava a servirlo, Haendel brontolò: Si sbrighi, mi porti da mangiare. Non aspettiamo gli altri due? chiese il cameriere. E il musicista: Non si preoccupi, gli altri due sono io.
Il musicista Handel, noto luterano, si esibì davanti al papa suonando alcuni
suoi pezzi al clavicembalo e stupì tutto l'uditorio con la sua mirabile esecuzione,
al punto che si pensò che fosse in combutta col diavolo. Poiché Haendel suonava col suo cappello sottobraccio, si pensò che fosse il cappello a fornirgli
una capacità soprannaturale. Appena Haendel seppe ciò che si mormorava tra i presenti, lasciò cadere il cappello e suonò ancor meglio di prima.
Un giorno fu invitato in casa di un lord inglese che, sapendo quanto amasse il buon vino, gliene fece assaggiare uno eccellente, definendolo meritevole di un Oratorio del musicista. Gli chiese se era di suo gusto; in alternativa, gliene avrebbe fatto provare qualcun altro. Haydn rispose: Portateli tutti, non c'è oratorio senza coro.