Mentre sulle Alpi Giulio Cesare attraversava un villaggio di barbari, povero, desolato e con pochi abitanti, i suoi compagni scherzando chiesero: Chi sa se anche qui non ci sono ambizioni per le cariche pubbliche, competizioni per i primi posti e invidia fra i più potenti.
E Cesare rispose: Preferirei essere il primo fra questa gente che il secondo a Roma.
Un giorno, mentre leggeva le storie di Alessandro Magno, Giulio Cesare scoppiò a piangere. I suoi amici gliene chiesero il motivo. E Giulio Cesare rispose: Ho buoni motivi per essere dispiaciuto se, alla mia età, Alessandro regnava su moltissima gente, mentre io non ho fatto ancora
niente di eccezionale.