Lucullo, importante rappresentante del ceto aristocratico, è passato alla storia soprattutto per la sua grande passione per il cibo, tanto che un pranzo abbondante e sfarzoso viene detto luculliano. Un giorno Cicerone sostenne in pubblico che Lucullo era in grado di imbandire una mensa abbondante e sfarzosa soltanto se avvisato molto tempo prima. Lucullo raccolse la sfida e invitò tutti i presenti a casa sua,
senza avvertire i cuochi. Appena arrivò a casa, chiese al servo di preparare
da mangiare e di servire la cena nella sala d’Apollo. Era una parola d’ordine,
con cui i servi erano avvisati di preparare un pasto sontuoso. Tra la sorpresa dei commensali, compreso Cicerone, fu servita una cena a base
di frutti di mare, scampi, pasticcio d'ostrica, murene e storioni,
porchetta, anitra, lepre, pavoni, pernici, verdure, dolci e vini.