Passione

Aforismi

Comunicazione

Cambiando il modo di comunicare e lo stile relazionale, oltre alle azioni, gli effetti possano essere stupefacenti.
Ciò che non puoi comunicare rovina la tua vita.
Come potrebbero due esseri capirsi senza quella speciale comunicazione di silenzi?
Comunicare? Comunicare? Solo i vasi comunicano.
Comunque ci si sforzi, non si può non comunicare. L'attività o l'inattività, le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio: influenzano gli altri e gli altri, a loro volta, non possono non rispondere a queste comunicazioni e in tal modo comunicano anche loro.
Del tutto indipendentemente dal mero scambio di informazione, ci pare che l'uomo debba comunicare con gli altri per avere la consapevolezza di sé.
Dire molte parole e comunicare pochi pensieri è dovunque segno infallibile di mediocrità; invece segno di testa eccellente è il saper rinchiudere molti pensieri in poche parole.
Gli alberi non si spostano, ma possiedono un loro carattere che comunicano in vari modi: con la bellezza, con l’oscillazione delle fronde, con la consistenza delle fibre. E anche con la diversa reazione che hanno nei confronti di chi li tocca.
Gli estremisti pensano che comunicazione significhi essere d'accordo con loro.
Gli uomini e le donne appartengono a specie diverse, e la comunicazione tra loro è una scienza già nella loro infanzia.
I giovani di oggi si illudono di essere pensanti. Il linguaggio e la comunicazione danno loro l'illusione di stare ragionando. Ma il cervello arcaico, maligno, è anche molto astuto e maschera la propria azione dietro il linguaggio, mimando quella del cervello cognitivo. Bisognerebbe spiegarglielo.
I tradimenti si verificano quando una coppia «ristagna" e il ristagno deriva da una impossibilità di comunicare, da una difficoltà nel relazionarsi.
Il comunicare se stessi ad un amico produce due effetti contrari; perché raddoppia la gioia, e divide il dolore a metà.
Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione.
Il più grande ostacolo nella comunicazione personale, è l'incapacità umana di ascoltare con intelligenza, comprensione e abilità a ciò che dicono gli altri.
Il segreto della piena realizzazione è riuscire a comunicare agli altri ciò che si è attraverso quel che si fa.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
L'impossibilità di non-comunicare rende comunicative tutte le situazioni impersonali che coinvolgono due o più persone.
L'incapacità dell'uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto.
L'intero problema è quello di stabilire la comunicazione con se stessi.
L'unico grande problema della comunicazione è l'illusione che abbia avuto luogo.
La banalizzazione è il prezzo della comunicazione.
La capacità dell'uomo di pensare, ricordare e comunicare sta alla base dell'evoluzione della civiltà.
La comunicativa, l'arte di parlarsi e dire con chiarezza ciò che si intende e si sente, di ascoltare l'altro ed essere sicuri di aver capito bene, è la capacità principale per creare e mantenere un rapporto d'amore.
La comunicazione elettrica non sarà mai un sostituto del viso di qualcuno che con la propria anima incoraggia un’altra persona ad essere coraggiosa e onesta.
La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri.
La comunicazione perfetta esiste. Ed è un litigio.
La comunicazione porta alla comunità, ovvero alla comprensione, all'intimità, al mutuo apprezzamento.
La comunicazione può avvenire solo tra uguali.
La comunicazione è il solvente universale.
La donna possiede una maggiore capacità comunicativa e valutativa.
La follia è l'incapacità di comunicare le tue idee. È come se tu fossi in un paese straniero: vedi tutto, comprendi tutto quello che succede intorno a te, ma sei incapace di spiegarti e di essere aiutata, perché non capisci la lingua.
La lettura non è paragonabile con nessun altro mezzo d'apprendimento e di comunicazione.
La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.
La più grande destrezza comunicativa è rendere omaggio agli altri.
La povertà della comunicazione si traduce in povertà dell’intelligenza, in doloroso soffocamento delle emozioni.
La pratica delle lingue straniere permette di non comunicare, in viaggio, con i compatrioti.
La qualità della comunicazione nel mondo degli affari si è abbassata sempre di più negli ultimi anni, perché la gente evita di telefonare e di incontrarsi faccia a faccia, nell'errata convinzione di aumentare in tal modo l’efficienza.
La storia del commercio è quella della comunicazione dei popoli.
La tecnica è comunicazione: le due parole sono sinonimi nei direttori d'orchestra.
La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione.
Le comunicazioni povere o disordinate sono il maggior spreco di tempo. Prenditi il tempo per essere chiaro come un cristallo nella tua comunicazione con gli altri.
Nella comunicazione la cosa più importante è ascoltare ciò che non viene detto.
Non puoi parlare di ciò che non conosci. Non puoi condividere quello che non senti. Non puoi trasferire quello che non hai. E non puoi dare quello che non possiedi. Per dare e per condividere, e perché sia efficace, devi prima possederlo. La buona comunicazione comincia con una buona preparazione.
Non saremo mai in grado di rimuovere il sospetto e la paura come cause potenziali di guerra fino a che non si permetterà alla comunicazione di viaggiare, libera ed aperta, attraverso i confini internazionali.
Non si può vivere senza comunicare con gli altri, tenendosi tutto dentro, sepolti in una torre d’avorio protettiva e inavvicinabile.
Non è rompendo la solitudine, bensì approfondendola, che gli esseri diventano capaci di comunicare.
Ogni miglioramento nella comunicazione rende la noia più terribile.
Ogni miglioramento nelle comunicazioni aumenta le difficoltà di comprensione.
Ogni miglioramento nelle comunicazioni aumenta le difficoltà di comprensione.
Ogni tipo di comunicazione è costituito da un livello di contenuto e uno di relazione, laddove quest’ultimo determina l’altro.
Parlare è la peggiore forma di comunicazione. L'uomo non si esprime pienamente che attraverso i suoi silenzi.
Parole, frasi, idee, non importa quanto sottili o ingegnose, i voli più folli della poesia, i sogni più profondi, le visioni più allucinanti, non sono altro che rozzi geroglifici cesellati nella sofferenza e nel dolore per commemorare un evento non comunicabile.
Pensa da uomo saggio ma comunica nel linguaggio del popolo.
Per comunicare efficacemente, dobbiamo realizzare che siamo tutti diversi nel modo di percepire il mondo e utilizzare questa comprensione come guida della nostra comunicazione con gli altri.
Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano.
Quando si prende in mano la penna per fissare il ricordo di esperienze private si vuole sempre parlare ad altri uomini, anche quando si sceglie una forma di comunicazione pudica come il diario.
Scrivere non è comunicare con il lettore, non è neppure comunicare con se stessi, ma comunicare con l'inesprimibile.
Scrivere è lo standard aureo della comunicazione. Impara a farlo bene e vedrai più oro.
Se non impariamo a comunicare, come prendersela, poi, con chi non sa ascoltare?
Senza la comunicazione lo spirito non sviluppa una vera natura umana, ma rimane a uno stadio anormale ed indefinito.
Tutto fa pensare che l'uomo d'oggi sia più che mai estraneo vivente tra estranei, e che l'apparente comunicazione della vita odierna, una comunicazione che non ha precedenti, avvenga non tra uomini veri ma tra i loro duplicati.
Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione, compresi i segni del contesto interpersonale, influenza il comportamento.
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
Vera comunicazione ha luogo soltanto fra persone di uguali sentimenti, di uguale pensiero.
È soprattutto per i libri che noi godiamo della compagnia delle menti superiori, e questo mezzo inestimabile di comunicazione è comune e possibile a tutti. Nei migliori libri, i grandi uomini ci parlano, ci danno i loro pensieri precedenti e mettono le loro anime nelle nostre. Sia ringraziato Dio per i libri.