Chi vuole vivere deve lottare. Chi si rifiuta di combattere in un mondo di eterno conflitto, non merita di vivere.
Ciò che ci insegna il perdono è che è possibile scegliere l'amore invece della paura, la pace invece del conflitto, a prescindere dalle circostanze della nostra vita.
Considerate più coraggioso non farvi coinvolgere in un conflitto che vincere in battaglia, e laddove c'è già uno stupido che interferisce, fate in modo che non ve ne siano due.
Dei nostri conflitti con gli altri noi facciamo retorica; dei nostri conflitti con noi stessi noi facciamo poesia.
Guardato duramente in faccia il conflitto può essere superato.
I confini dividono lo spazio; ma non sono pure e semplici barriere. Sono anche interfacce tra i luoghi che separano. In quanto tali, sono soggetti a pressioni contrapposte e sono perciò fonti potenziali di conflitti e tensioni.
I conflitti interiori più insanabili non nascono dalla contrapposizione tra cuore e cervello, ma dal contrasto del cuore con sé stesso.
I più grandi leader non negano né soffocano il conflitto. Lo vedono come un’opportunità per andare avanti.
Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi.
Il conflitto è il tafano del pensiero. Ci muove all'osservazione ed alla memoria. Ci istiga all'invenzione. Ci scuote dalla passività bovina, e ci istiga allo studio e all'inventiva.
Il conflitto è padre di tutte le cose, di tutte re; e fa degli uni dèi, degli altri uomini; gli uni schiavi e gli altri liberi.
Il vivere con conflitti irrisolti implica, in primo luogo, un rovinoso spreco di energie umane, causato non soltanto dai conflitti stessi, ma da tutti i tortuosi tentativi di rimuoverli.
In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria.
L'essere umano è forse più in conflitto quando è convinto oltre ogni dubbio di essere nel giusto.
L'eterno conflitto tra bene e male non esiste. Il male ha già vinto da sempre.
L'uomo deve elaborare per ogni conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta, l'aggressione, la rappresaglia. Il fondamento di un tale metodo è l'amore.
La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti.
La maggior parte dei conflitti sembrano inevitabili al momento; futili col senno di poi.
La pace non è l'assenza di conflitto, ma la presenza di alternative creative per rispondere al conflitto.
La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d'un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.
La società è nello stesso tempo un sistema integrato e un sistema in conflitto.
La vera vittoria è la vittoria sull'aggressione, una vittoria che rispetti l’umanità del nemico rendendo così inutile un ulteriore conflitto.
La vita umana è un eterno conflitto. L'uomo muore con le armi in pugno.
La vita è un conflitto quando l'obiettivo è la felicità.
Lavarsene le mani del conflitto tra il potente e il debole significa parteggiare col potente, non essere neutrali.
Le condizioni per la creatività si devono intrecciare: bisogna concentrarsi.
Accettare conflitti e tensioni. Rinascere ogni giorno. Provare un senso di sé.
Le passioni sono le stesse in ogni conflitto, grande o piccolo.
Nell'indugiare, stai attaccato al terreno. Nel pensare attieniti alle cose semplici.
Nel conflitto sii leale e generoso. Nel governare, non cercare di controllare. Nel lavorare fai ciò che ti diverte. Nella vita di famiglia, sii completamente presente.
Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose.
Non puoi sviluppare carattere leggendo libri. Il carattere si sviluppa con il conflitto.
Ogni sintomo nevrotico indica un conflitto sottostante; cioè, ogni sintomo è più o meno la diretta conseguenza di un conflitto.
Per essere creativi è necessario lasciarsi disorientare, concentrarsi, accettare il conflitto e le tensioni, rinascere ogni giorno e sapersi ascoltare.
Per l'umanità l'acqua è una forza di cambiamento sociale: una preziosa risorsa della quale far tesoro, da proteggere e usare saggiamente, perché l'alternativa è la privazione, la malattia, il degrado ambientale, il conflitto e la morte.
Per quanto meno infami dei meri sadici, i burocrati sono più pericolosi, perché in loro non c'è neppure un conflitto tra coscienza e dovere: la loro coscienza consiste nel compiere il proprio dovere; e ai loro occhi, gli esseri umani quali oggetti di empatia e compassione, semplicemente non esistono.
Più duro il conflitto, più glorioso il trionfo.
Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta.
Rinchiudersi e isolarsi all'interno di un ideale non libera dal conflitto.
Tra Io e Sé il conflitto è violentissimo come lo è tra Dio e la terra.
Una persona onesta vive in pace e non si avventa sulle cose. Una persona di poco valore non trova pace, ma ovunque vada crea problemi ed è in conflitto con tutto.
È la mancanza di rapporti giusti che produce conflitti, infelicità, ostilità; per quanto piccolo possa essere il nostro mondo, se riusciamo a trasformare i rapporti all'interno di quel mondo ristretto, il risultato sarà come un'onda che si ripercuote all'infinito verso l'esterno.
È particolarmente difficile immaginare una letteratura priva del conflitto fra l’uomo e ciò che gli impedisce di essere felice.