Passione

Aforismi

Confronto

Ama ciò che sei, per come sei. Non metterti mai a confronto con gli altri.
Anche in un momento di crisi come il nostro, se si ha la costanza e la determinazione di confrontarsi con i grandi del passato, e di rinnovarne l’esempio attraverso canoni nuovi, è possibile intraprendere entusiasmanti avventure.
Ci sono dei confronti che la vita non promette di evitare, ma permette al massimo di rinviare.
Confrontando nel loro complesso uomo e donna, è lecito dire questo: la donna non avrebbe l'arte di abbellirsi, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.
Confrontare è per l'ignorante un comodo sistema per dispensarsi dal giudicare.
I confronti sono odiosi.
I vincenti confrontano le loro realizzazioni con i loro obiettivi, mentre i perdenti confrontano le loro realizzazioni con quelle delle altre persone.
Il confronto è la fine della felicità e l'inizio del malcontento.
Il coraggio è la capacità di confrontare ciò che può essere immaginato.
Il diritto a manifestare in maniera non violenta è un pilastro irrinunciabile della democrazia, come lo sono il pluralismo e la tolleranza. Non ci può essere alternativa alla via del dialogo e del confronto. Il dialogo è, in realtà, lo strumento dei forti. Il ricorso alla forza o alla violenza è spesso espressione di debolezza.
Il territorio genera la lunghezza. La lunghezza genera il volume. Il volume genera il calcolo. Il calcolo genera il confronto. Il confronto genera la vittoria.
L'assurdo nasce dal confronto tra la domanda dell'uomo e l'irragionevole silenzio del mondo.
La gelosia non è altro che paura del confronto.
La profondità dell’uomo è nulla in confronto alla vasta superficialità della donna.
Lo sport insegna a riconoscere il valore dell'avversario e abitua al confronto offrendo lo stimolo per superare se stessi.
Non ci si deve confrontare con quello che gli altri sanno fare meglio, ma con quello che tu sai fare.
Non dimenticate che in confronto a una persona adulta, ogni bambino è un genio.
Non riuscire a confrontarsi con un evento più grande di noi non è una colpa. C’è chi è in grado e chi non lo è, punto e basta.
Per conoscere se stessi bisogna conoscere gli altri: gli altri sono lo specchio nel quale ci vediamo riflessi. Sa che per capire meglio se stessi bisogna comprendere meglio gli altri, confrontarsi e misurarsi con essi.
Quando non si vuole fare i conti con le proprie cose si dovrà alla fine farli con i propri fantasmi.
Se confrontiamo i rapidi progressi di questa scoperta maligna ( la polvere da sparo ) con i progressi lenti e laboriosi della ragione, della scienza e delle arti della pace, un filosofo, secondo il suo temperamento, potrà ridere o piangere per la follia del genere umano.
Se non ci si confronta con nessuno, diventiamo ciò che siamo.
Una scuola che costringa un adolescente a ricevere giudizi negativi, confronti frustranti con i coetanei e bocciature, è un sistema raffinato di tortura. E va contro non solo ai principi di libertà, ma a tutte le odierne concezioni psicologiche e sociali in tema di educazione.
È assai sbagliato confrontare fra loro uomini grandi della stessa specie, per esempio, grandi poeti, grandi musicisti, filosofi, artisti, perché è quasi inevitabile che nel far ciò, almeno per un momento, si sia ingiusti. Proprio questo confronto fa sì che l'occhio colga i pregi peculiari dell'uno e trovi subito che mancano all'altro; motivo per cui quest'ultimo viene sminuito. Se poi si parte dai pregi peculiari e di tutt'altro genere che distinguono l'altro, inutilmente li si cercherà nel primo, sicché ora anche questi subisce una diminuzione parimenti immeritata.
È più facile confrontarsi con la cattiva coscienza che non con la cattiva reputazione.