Passione

Aforismi

Conoscenza

"Conosci te stesso" è un ottimo precetto, ma sta soltanto a Dio il metterlo in pratica: chi altri se non Lui può conoscere la propria essenza?
A conoscersi troppo bene, si finisce per non conoscersi più.
A fare sana e giusta politica non basta conoscere gli uomini; bisogna ancora amarli.
A me sembra che l'uomo sia fatto per agire piuttosto che per conoscere; i principi delle cose sfuggono alle nostre più severe ricerche.
A parlare di ciò che non si conosce si finisce con l'impararlo.
A volte è necessario decidere tra una cosa a cui si è abituati e un'altra che ci piacerebbe conoscere.
Abbiamo conoscenza della nostra esistenza per intuizione; dell'esistenza di Dio per dimostrazione, e delle altre cose per sensazione.
Abbiamo due menti, una che pensa, l'altra che sente. Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la nostra vita mentale.
Accademismo non è l'eccesso della conoscenza, è il possesso di idee fisse su come utilizzare i propri dati.
Accetta di buon grado le cose nell'aspetto e nel gusto in cui ti si presentano, giorno per giorno, il rimanente è fuori della tua conoscenza.
Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie, e forse potrai insegnare ad altri.
Al di là dell'elemento del dare, il carattere attivo dell'amore diviene evidente nel fatto che si fonda sempre su certi elementi comuni a tutte le forme d'amore. Questi sono: la premura, la responsabilità, il rispetto e la conoscenza.
Alcune persone bevono alla fontana della conoscenza, altri fanno solo i gargarismi.
Alla domanda se io sia pessimista o ottimista, rispondo che la mia conoscenza è pessimista, ma la mia volontà e la mia speranza sono ottimiste.
Amore e conoscenza costituiscono un binomio inscindibile, il felice connubio degli aspetti più fondamentali dell’esistenza.
Amore è desiderio di conoscenza.
Analizzare gli altri è conoscenza, conoscere se stessi è saggezza.
Anche nelle professioni più tecniche il successo finanziario è dovuto per il quindici per cento a solide conoscenze di settore e per l’ottantacinque per cento a doti umane come la personalità e la capacità di farsi seguire dalla gente.
Anche per i fisici la descrizione con un linguaggio semplice sarà un criterio di valutazione del grado di conoscenza che è stato raggiunto.
Attraverso l'arte misteriosi legami di comprensione e di conoscenza sono stabiliti tra gli uomini.
Bisogna aver rinunciato al buon senso per non convenire che non conosciamo nulla se non attraverso l'esperienza.
Bisogna conoscere sé stessi. Anche se questo non servisse a trovare la verità, servirebbe a regolare la propria vita, e non c'è nulla di più giusto.
C'è molto altro da sapere, la vita è breve e non è tale senza la conoscenza, è quindi un trucco eccellente acquisire conoscenza da tutti. Perciò, con il sudore della fronte di un altro, otterrete la reputazione di oracolo.
Cerca di assumere persone che siano alla ricerca di informazione e conoscenza, invece che quelli tutta tecnica, niente parole.
Cerco di non pensare all'indomani; il futuro non esiste, dicono gli indio dell'altipiano, contiamo solo sul passato per trarne esperienza e conoscenza, e sul presente che è appena un batter di ciglia, perché nello stesso istante si tramuta in passato.
Che ci sia un uomo che muore nell'ignoranza mentre aveva la capacità di poter conoscere, questa è ciò che io chiamo tragedia.
Che cosa può soltanto essere la conoscenza? Interpretazione, non spiegazione.
Chi conosce gli altri è sapiente, chi conosce sé stesso è illuminato.
Chi conosce se stesso, conosce gli altri, ma chi non conosce se stesso non potrà scrivere un discorso molto profondo sulla mente altrui.
Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza. Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza.
Chi non conosce se medesimo non può correggere altri.
Chi riceve un'idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia, come chi accende la sua candela con la mia riceve luce senza lasciarmi al buio.
Chi voglia conoscere una persona osservi soltanto come si comporta quando riceve o fa regali.
Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti, ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti in quanto questa deve esser possibile a priori.
Chiunque acquisisca conoscenza e non la metta in pratica somiglia a colui che ara il proprio terreno e non lo semina.
Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza, è destinato a naufragare nella risata degli dei.
Ci sono due tipi di conoscenza. Conosciamo una cosa per esperienza diretta, o sappiamo dove trovare informazioni in proposito.
Ci sono nei fatti due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.
Ci sono tre cose estremamente dure: l'acciaio, un diamante, e conoscere sé stessi.
Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
Ciò che conta è quello che impari dopo che conosci già tutto.
Ciò che distingue una persona che ha studiato da un'autodidatta non è la quantità di conoscenza, ma il grado di vitalità e di coscienza di sé.
Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.
Ciò che l'uomo conosce è dovunque in guerra con ciò che egli vuole.
Ciò che non si possiede né si conosce, non si può dare né insegnare ad altri.
Ciò che rende tanto felice il primo quarto della vita è che ci dedichiamo più a conoscere che a volere. Tutte le cose sono bellissime da vedere e terribili da essere. Nell'infanzia vediamo molto, tutto: ma siamo poco, abbiamo poche relazioni, poca voluttà.
Ciò che si dice la conoscenza consiste nel ricondurre l'ignoto al noto; ma la vera conoscenza, la conoscenza essenziale, non dovrebbe procedere nel senso opposto?
Ciò che si vede e si può vedere è solo forma e colore, ciò che si ode e si può udire è solo nome e suono. Ma come può l'uomo pensare che forma e colore, nome e suono bastino per conoscere l'oggetto! Così: chi conosce non parla, chi parla non conosce.
Ciò che ti dà un senso di potenza è quando quello che dici è appena la punta dell'iceberg di quello che conosci.
Ciò che è noto, non è conosciuto. Nel processo della conoscenza, il modo più comune di ingannare sé e gli altri è di presupporre qualcosa come noto e di accettarlo come tale.
Col mantenere la tua sete interna di conoscenza, e col dedicare te stesso a diventare uno che apprende tutta la vita, troverai le risposte a queste domande e a molte altre. Più impari, meno avrai paura. Accetterai il rischio e creerai la tua propria sicurezza interiore.
Colui che avrà studiato se stesso sarà a buon punto nella conoscenza degli altri.
Colui che conosce solo il suo proprio lato della questione, ne conosce ben poco.
Colui che si è dedicato alla conoscenza non scende malvolentieri nell'acqua della verità quando è sporca, bensì quando è acqua bassa e superficiale.
Come gli scrittori diventano più numerosi, è naturale per i lettori diventare più indolenti; da ciò deve necessariamente sorgere il desiderio di raggiungere la conoscenza con la massima facilità.
Come si può conoscere sé stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire.
Commozione non è conoscenza ma fonte di intuizione, che fornisce il materiale indispensabile per la conoscenza.
Condividi la tua conoscenza, è un modo per essere immortale.
Condividi la tua conoscenza. E' un modo di raggiungere l'immortalità.
Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l'immortalità.
Conoscenza del vero, conoscenza del nero.
Conoscere cosa non sei in grado di fare è molto più importante che sapere cosa puoi fare. Infatti questo è buon gusto.
Conoscere e ammirare ciò che è bello contribuisce al benessere dell’animo umano. La bellezza è un elemento fondamentale della vita, bisogna condividerla.
Conoscere i libri è una forza, conoscerli più della vita una debolezza.
Conoscere l'altro e se stessi, cento battaglie, senza rischi. Non conoscere l'altro, e conoscere se stessi, a volte, vittoria; a volte, sconfitta. Non conoscere l'altro, né se stessi, ogni battaglia è un rischio certo.
Conoscere la virtù senza coltivarla, accumulare conoscenze senza approfondirle, sentir parlare del giusto senza praticarlo, vedere i propri difetti senza correggerli: ecco ciò che mi preoccupa.
Conoscere non basta! È necessario agire.
Conoscere per deliberare.
Conoscere qualcuno, ovunque egli sia, con cui comprendersi nonostante le distanze e le differenze, può trasformare la terra in un giardino.
Conoscere se stesso. Dopodiché diventa impossibile vivere insieme con se stesso.
Conoscere significa distinguere, sapere che una cosa è quella e non tutte le altre, con cui pure ha molto in comune, così come una persona è quell'individuo, unico e irripetibile, e non tutti gli altri cui pure per certi versi tanto assomiglia.
Conoscere te stesso è il principio di tutta la saggezza.
Conoscere è saper vedere in noi stessi.
Conoscere è un atto. La scienza appartiene dunque all'ambito della morale. Agire è seguire un pensiero. La morale appartiene dunque al campo della scienza.
Conoscersi significa errare e l’oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.
Conoscersi è principio di sapienza e segno di maturità.
Conosci bene la tecnica e padroneggi lo strumento, ma non sai dominare la tua mente. Sai tirare quando tutte le circostanze ti sono favorevoli, ma trovandoti su un terreno rischioso, non riesci a raggiungere l’obiettivo.
Conosci te stesso.
Conosci te stesso. Massima tanto perniciosa quanto brutta. Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo. Il bruco che cercasse di "conoscersi bene" non diventerebbe mai farfalla.
Conosci te stesso? Potrai rispondere di sì senza paura di sbagliare quando scoprirai in te stesso più difetti di quanti ne vedano gli altri.
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.
Cos'è, dunque, il bene? La conoscenza della realtà. Cos'è il male? L'ignoranza.
Cultura non è leggere molto, né sapere molto: è conoscere molto.
Delle cose che non si conoscono si ha sempre un'opinione migliore.
Di gran lunga il nemico più pericoloso da combattere è l'apatia, l'indifferenza a qualsiasi causa, non per mancanza di conoscenza, ma per noncuranza, causata dall'essere assorbiti in altre finalità, da un disprezzo allevato dall'autocompiacimento.
Di tutte le miserie umane la più amara è questa: conoscere così poco e non avere controllo su niente.
Diffida della falsa conoscenza, è molto peggiore dell'ignoranza.
Dimmi, oh saggio uomo, come sei giunto a una conoscenza del genere? Perché non mi sono mai vergognato di confessare la mia ignoranza e di chiedere agli altri.
Dubitare è forse la sola maniera di procedere che spinge alla conoscenza.
Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta, che è la più spaventosa delle stanchezze. Non pesa come la stanchezza del corpo, né inquieta come la stanchezza della conoscenza emotiva. È un peso della coscienza del mondo, un non poter respirare con l’anima.
Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione, la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.
Esperienza. La somma di quelle conoscenze che ci permettono di cambiare gli errori della gioventù con quelli della vecchiaia.
Essere capaci di afferrare al volo la conoscenza quando nessun altro la distingue è la vera natura del genio.
Essere coscienti della propria ignoranza è un grande passo verso la conoscenza.
Fa' che sia il tuo compito conoscere te stesso, che è la lezione più difficile al mondo.
Fede e conoscenza rinchiuse nella medesima testa non vanno d'accordo; ci stanno come un lupo e una pecora chiusi nella medesima gabbia: e la conoscenza è il lupo che minaccia di divorare la vicina.
Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
Finché gli uomini non saranno liberi, nella loro vita e nelle loro opinioni, nei loro discorsi e nella loro conoscenza, fino ad allora la rivoluzione americana non sarà finita.
Fino a che continuerai a sentire le stelle ancora come al di sopra di te, ti mancherà lo sguardo dell’uomo che possiede la conoscenza.
Genera più spesso confidenza l'ignoranza di quanto non faccia la conoscenza.
Gli uomini onorano ciò che giace nella sfera della loro conoscenza, ma non si rendono conto di quanto dipendano da ciò che giace oltre.
Ho imparato durante tutta la mia vita di compositore principalmente attraverso i miei errori e l'inseguimento di false supposizioni, non dalla mia esposizione a fonti di saggezza e conoscenza.
Ho visto più lontano degli altri, perché stavo sulle spalle di giganti.
I carrieristi stanno alla conoscenza come le prostitute all'amore.
I dubbi e le paure sono i grandi nemici della conoscenza, e colui che li incoraggia, che non li abbatte, si rimpicciolisce ad ogni passo.
I due più grandi avversari della paura sono la conoscenza e l'azione.
I fisici hanno conosciuto il peccato e questa è una conoscenza che non potranno perdere.
I malvagi non possono avere che dei complici; i dissoluti, dei compagni di bagordi; le persone interessate, dei soci; i politici si circondano di partigiani faziosi; la massa degli sfaccendati ha delle conoscenze; i principi hanno attorno a loro dei cortigiani: solo gli uomini virtuosi hanno amici.
I pregiudizi operano a tuo vantaggio, in apparenza. Ti tengono lontano da persone cose e idee che non conosci e che ti potrebbero dare dei fastidi. In realtà, essi operano contro di te, impedendoti di andare alla scoperta di ciò che non conosci.
I primi passi di una scoperta scientifica e delle sue misurazioni sono quelli che aumentano di più la conoscenza umana esistente.
I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati.
I veri esperti conoscono i limiti della loro conoscenza. Vi sono molti pseudoesperti i quali non si rendono minimamente conto di non sapere quello che fanno (l’illusione di validità) e che, in generale, la sicurezza soggettiva è spesso troppo grande e troppo poco informativa.
Il benessere perduto può venire rimpiazzato dall'operosità, la conoscenza perduta dallo studio, la salute perduta dalla temperanza o dalla medicina, ma il tempo perduto è perso per sempre.
Il carattere attivo dell'amore diviene evidente nel fatto che si fonda sempre su certi elementi comuni a tutte le forme d'amore. Questi sono: la premura, il rispetto, la responsabilità e la conoscenza.
Il comportamento umano scaturisce da tre fonti principali: desiderio, emozione, e conoscenza.
Il coraggio è la virtù umana più preziosa: il coraggio di agire basandosi su conoscenze limitate e prove insufficienti. Questo è tutto ciò che abbiamo.
Il desiderio di conoscenza, come la sete di ricchezza, aumenta continuamente con l'acquisto.
Il desiderio di conoscere è naturale per le brave persone.
Il desiderio di eccessivo potere ha provocato la caduta degli angeli; il desiderio di eccessiva conoscenza ha provocato la caduta dell’uomo; ma nella carità non c’è eccesso, né l’angelo né l’uomo vengono messi in pericolo da essa.
Il dolore nasce dalla conoscenza delle cose, dal sapere, non, come tutti credono, dal suo contrario.
Il dramma del cornuto, è il dramma dell'uomo: la conoscenza.
Il dubbio sta al di sopra della conoscenza.
Il dubbio è il lievito della conoscenza.
Il fascino della conoscenza sarebbe limitato se sulla sua strada non ci fosse tanto pudore da superare.
Il filosofo non riposa, non vive quoquo modo secondo i dettami del rito questa vita, nella speranza d'un'altra eterna in Dio, ma vuole la sua propria vita libera, la vita della conoscenza.
Il giudice non dovrebbe essere giovane; dovrebbe aver imparato a conoscere il male non dalla sua anima, ma da una lunga osservazione della natura del male degli altri; la sua guida dovrebbe essere la conoscenza, non l'esperienza personale.
Il grande scopo nella vita non è la conoscenza ma l'azione.
Il ladro conosce il ladro e il lupo il lupo.
Il luogo della conoscenza è nella testa, della saggezza, è nel cuore.
Il maestro disse a un suo allievo: Tu, vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell'essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza.
Il miglioramento della comprensione ha due scopi: primo, l'aumento della nostra stessa conoscenza; secondo, consentirci di elargire quella conoscenza ad altri.
Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione; attraverso l'allargamento del nostro circolo di conoscenza e di comprensione; sino a includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza.
Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza.
Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza.
Il possesso della conoscenza non uccide il senso di meraviglia e mistero. C'è sempre più mistero.
Il potere corrompe. La conoscenza è potere. Studia sodo. Sii cattivo.
Il presente è la sola conoscenza che serve.
Il primo dovere di un uomo di scienza è di proclamare la verità così come viene scoperta, e di lasciare che il mondo si adatti da solo come meglio può a questa nuova conoscenza.
Il primo studio dell'uomo che vuole essere poeta è la conoscenza di se stesso.
Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto.
Il pubblico ha un'insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa eccetto quelle che meritano di essere conosciute.
Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.
Il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento, sforzo.
Il segreto di un'educazione efficace è convincere ogni allievo a imparare da sé, invece di istruirlo cercando di inculcargli una conoscenza stereotipata.
Il sesso, il dolore e l'amore sono esperienze ai limiti dell'uomo. E solo quelli che conoscono queste frontiere conoscono la vita; il resto è solamente una perdita di tempo; ripetere le stesse cose, invecchiare e morire senza sapere realmente quello che stiamo facendo qui.
Il silenzio è il grande insegnante, e per imparare le sue lezioni si deve prestare attenzione ad esso. Non c'è sostituto per l'ispirazione creativa, la conoscenza, e la stabilità che viene dal conoscere come entrare in contatto col nocciolo del tuo silenzio interiore.
Il viaggiatore senza conoscenza è come un uccello senza ali.
Illusione che qualcosa sia conosciuto, quando abbiamo una formula matematica per l'accadere: è solo designato, descritto: niente di più!
In nulla crediamo così fermamente quanto in ciò che meno conosciamo.
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.
In realtà non conosciamo nulla, perché la verità sta nel profondo.
In realtà si sa solo quando si sa poco. Il dubbio cresce con la conoscenza.
In un uomo, osserva la maniera di agire, esamina le sue motivazioni, guarda dove trova appagamento. Non è questo un mezzo sicuro di conoscerlo?
In un'economia di conoscenza, un buon affare è una comunità con uno scopo, non una proprietà.
Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio.
Inizio della salvezza è la conoscenza della colpa.
Io considero ogni giorno nel quale non ho fatto una nuova conoscenza come un giorno perso.
Io sono una pianta che cresce nel fango, che cresce dal mio inconscio; cresco dalla coscienza, dalla conoscenza, e da me esce l’Essere di Luce. Tutto ciò ha un’origine remota.
L'affidarsi alla memoria, è la volontà dell'uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.
L'amore della solitudine è segno di una disposizione per la conoscenza; ma si giunge alla conoscenza solo quando si percepisce la solitudine sempre e ovunque, nella folla, nella battaglia e sulla piazza del mercato.
L'amore viene dalla cecità, l'amicizia dalla conoscenza.
L'amore è certamente tutto meno che un mezzo di conoscenza.
L'amore, il lavoro e la conoscenza sono la fonte della nostra vita. Dovrebbero anche governarla.
L'anello mancante in tutti i sistemi educativi è l’incapacità delle istituzioni scolastiche di insegnare ai propri allievi come organizzare e usare le conoscenze dopo che le hanno acquisite.
L'apprendimento si acquisisce leggendo libri, ma l'apprendimento molto più necessario, la conoscenza del mondo, si acquisisce soltanto leggendo gli uomini, e studiando tutte le loro diverse sfaccettature.
L'arte suprema di un maestro è la gioia che si risveglia nell'espressione creativa e nella conoscenza.
L'attività è l'unica strada per la conoscenza.
L'azione dei media è quella di far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza.
L'ecologia non è un partito, ma conoscenza e informazione date da una corretta educazione ambientale.
L'elemento di ogni conoscenza e attività umana è la fede. Nasciamo tutti nella fede e dobbiamo rimanere nella fede, proprio come nasciamo tutti nella società e dobbiamo rimanere nella società.
L'enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno fra i peggiori flagelli dell'età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d'ogni conoscenza positiva.
L'esercizio fisico, quando è imposto, non fa nessun male al corpo; ma la conoscenza acquisita per forza non ha presa sulla mente.
L'esperienza degli altri si aggiunge alla nostra conoscenza, ma non alla nostra saggezza; quella si paga a caro prezzo.
L'esperienza è figlia del pensiero, e il pensiero è figlio dell'azione. Non possiamo conoscere gli uomini dai libri.
L'esperienza è la sola cosa che porta la conoscenza, e piú tempo passi sulla terra, piú esperienza ti fai.
L'immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l'evoluzione.
L'incertezza della conoscenza non è diversa dalla sicurezza dell'ignoranza.
L'inizio della conoscenza è la scoperta di qualcosa che non comprendiamo.
L'inizio di una conoscenza, che sia di persone oppure di cose, consiste nell'ottenere un contorno definito della nostra ignoranza.
L'insegnamento che ottieni tramite la tua stessa osservazione ed esperienza, è di gran lunga superiore a quella ottenuta cogli esempi, dato che la conoscenza di un viaggiatore supera quella che si ottiene leggendo.
L'insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l'altro è votato a trasmettere tutto il proprio sapere, umano ed intellettuale.
L'intelletto dell’uomo è duplice: esso ha, oltre alla conoscenza intuitiva, quella astratta, che non è legata al presente: cioè ha la ragione.
L'intelligenza non consiste soltanto nella conoscenza, ma anche nella capacità di applicare la conoscenza alla pratica.
L'istinto è qualcosa che trascende la conoscenza. Abbiamo, indubbiamente, certe fibre più fini che ci permettono di percepire la verità quando la deduzione logica o qualsiasi altro sforzo intenzionale del cervello, risulta futile.
L'istruzione non consiste tanto di conoscenza, ma di conoscenza efficacemente e costantemente applicata. La gente viene pagata non solo per ciò che essa sa, ma più particolarmente per ciò che fa con ciò che conosce.
L'istruzione non consiste tanto in quello che hai mandato a memoria, e nemmeno in quante cose tu conosca. È la capacità di differenziare tra ciò che conosci e ciò che non conosci.
L'istruzione è la conoscenza di ciò che gli altri in genere non sanno, e che non possiamo apprendere che di seconda mano per mezzo dei libri, o di altre sorgenti artificiali.
L'istruzione è la conoscenza di quello che solo le persone istruite conoscono.
L'origine di tutta la vita e conoscenza sta nell'uomo e nella donna, e la fonte di tutto il vivere è l'interscambio e l'incontro e la fusione di questi due aspetti: la vita dell'uomo e la vita della donna, la conoscenza maschile e la conoscenza femminile, l'essere maschile e l'essere femminile.
L'ostacolo più grande alla scoperta non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza.
L'ultimo approdo della conoscenza è sapere che non sappiamo.
L'unica conoscenza che mette buone radici è quella che passa attraverso l’esperienza e trasforma la persona.
L'unico metodo infallibile per conoscere il prossimo è giudicarlo dalle apparenze.
L'unico uomo che possa considerarsi educato è colui che ha imparato a imparare; che ha imparato ad adattarsi e a mutare; che sa che nessuna conoscenza è certa, e che solo il processo di ricerca della conoscenza costituisce una base di certezza.
L'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta.
L'uomo può salvarsi solo attraverso la conoscenza delle cose e non attribuendo ad interventi divini ciò che non riesce a capire.
L'uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.
La chiarezza richiede conoscenza, la conoscenza aumenta la tolleranza, la tolleranza è l'unica mediatrice di una pace per tutte le forze e in tutte le situazioni.
La coerenza uccide la conoscenza.
La condizione per la conoscenza è la curiosità.
La conoscenza alimentata dalle emozioni equivale all'azione. L'azione è l'ingrediente che garantisce dei risultati. Solo l'azione può provocare reazioni. Inoltre, ogni azione positiva può causare reazioni positive.
La conoscenza arriva, ma la saggezza tarda.
La conoscenza che gli aristocratici danno per scontata, la dobbiamo pagare con i nostri giovani.
La conoscenza che la geometria cerca è quella dell'eterno.
La conoscenza che non viene seguita dall'azione è peggio dell’ignoranza.
La conoscenza che viene acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente. Quindi non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l'inclinazione naturale del bambino.
La conoscenza chiara si manifesta anche in termini chiari.
La conoscenza degli alberi mi ha fatto capire il significato della pazienza, ma è grazie all'erba che posso apprezzare la perseveranza.
La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
La conoscenza della natura umana è l'inizio e la fine dell'educazione politica.
La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l'orgoglio. La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione.
La conoscenza di ciò che è davanti o intorno a noi, che fa appello alla nostra esperienza, alle nostre passioni o ai nostri progetti, al cuore e agli affari degli uomini, non è istruzione.
La conoscenza di ciò che è non apre direttamente la porta alla conoscenza di ciò che dovrebbe essere. Si può avere la conoscenza più chiara e più completa di ciò che è, e tuttavia non riuscire a dedurre da questa quale dovrebbe essere la meta delle nostre aspirazioni umane. La conoscenza obiettiva ci fornisce strumenti potenti per la conquista di certe mete, ma il fine ultimo e il desiderio di raggiungerlo devono nascere da un'altra fonte.
La conoscenza di ciò che è possibile è l'inizio della felicità.
La conoscenza di scienza ha dissolto favole e miti.
La conoscenza di sé non rappresenta quasi mai il primo passo verso un miglioramento, ma spesso l'ultimo verso il narcisismo.
La conoscenza di un essere è un sentimento negativo; il sentimento positivo, la realtà, è l'angoscia di essere sempre estranei a chi si ama.
La conoscenza differisce dall'opinione in quanto la prima vede le cose come effettivamente sono, mentre la seconda le immagina in forma sbiadita e confusa, cioè intermedia tra l'essere e il non essere.
La conoscenza dissociata dall’azione conduce alla sterilità.
La conoscenza esiste nella misura in cui è utile. Non c'è dubbio, infatti, che tutte le percezioni di senso sono impegnate in giudizi di valore: utile e dannoso, quindi piacevole e spiacevole.
La conoscenza ha come limite il corpo dell'uomo.
La conoscenza libera il genere umano dalla superstizione.
La conoscenza muore se non è condivisa e anche la fede.
La conoscenza non attrae denaro, a meno che non venga organizzata e indirizzata intelligentemente verso scopi definiti, con piani d’azione pratici per accumulare ricchezza.
La conoscenza non ha valore se non la metti in pratica.
La conoscenza non è conoscenza prima che qualcun altro sappia che tu sai.
La conoscenza non è il possesso della verità ma di un linguaggio coerente.
La conoscenza non è niente, l'immaginazione è tutto.
La conoscenza non è sufficiente, dobbiamo applicarla.
La conoscenza può dare peso, ma le realizzazioni danno lustro, e molte persone vedono più che pesare.
La conoscenza può essere comunicata, ma non la saggezza. Uno può trovare la saggezza, venirne fortificato, fare meraviglie tramite questa, ma non può essere comunicata ed insegnata.
La conoscenza reale è conoscere l’estensione della propria ignoranza.
La conoscenza scientifica non gode di un accesso immediato alla realtà di cui parla, non è come aprire gli occhi e constatare che si è fatto giorno.
La conoscenza umana è incerta, inesatta e parziale.
La conoscenza va migliorata, messa alla prova e aumentata costantemente, o svanirà.
La conoscenza viene acquisita imparando; la fiducia dubitando; la destrezza con la pratica; e l'amore con l'amore.
La conoscenza è di due tipi: o conosciamo un soggetto per nostro conto, oppure conosciamo il posto dove poter trovare informazioni al riguardo.
La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi.
La conoscenza è il processo di accumulo dei fatti; la saggezza consiste nella loro semplificazione.
La conoscenza è l'artificio che la vita ha inventato per dimenticare ciò che essa è: una vertigine immane.
La conoscenza è la miglior gomma da cancellare al mondo per la disarmonia, la sfiducia, la disperazione, e le infinite carenze fisiche dell'uomo.
La conoscenza è la più democratica fonte di potere.
La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.
La conoscenza è potere e se non viene usata per creare, state sicuri che diventerà un'arma di distruzione.
La conoscenza è potere.
La conoscenza è ricerca della verità, ricerca di teorie chiarificatrici, oggettivamente vere. Essa non è ricerca di certezza. Errare è umano: tutte le conoscenze umane sono fallibili e perciò incerte. Ne consegue l'obbligo di distinguere nettamente tra verità e certezza.
La conservazione dei mezzi di conoscenza tra i ranghi più bassi è di maggiore importanza per il pubblico che tutte le proprietà dei ricchi del paese.
La cosa più difficile è conoscere sé stessi.
La cultura dell'uomo nasce dalla nobilitazione degli istinti animali, attraverso la vergogna, la fantasia e la conoscenza.
La curiosità di conoscere le cose è stata data agli uomini come una punizione.
La curiosità nei bambini, non è che un appetito per la conoscenza. Una grande ragione perché i bambini si abbandonino interamente a sciocchi propositi e sprechino il loro tempo in modo inconcludente è perché vedono la loro curiosità delusa, e le loro domande ignorate.
La curiosità piuttosto che il dubbio è la radice della conoscenza.
La curiosità, questo bisogno insaziabile di conoscenze.
La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell'albero della conoscenza dieci minuti prima dell'uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio.
La fantasia è più importante della conoscenza.
La fede è la fiducia, la garanzia, la verità rinvigorente, la conoscenza.
La felicità non sta nella conoscenza, ma nell'acquisizione della conoscenza.
La fiducia razionale è solo il risultato di conoscenze ed esperienze.
La grazia è data da Dio, ma la conoscenza si compra al supermercato.
La lettura fornisce alla mente soltanto il materiale per la conoscenza: è la riflessione che rende nostro quanto abbiamo letto.
La libertà che significa unicamente indipendenza è priva di qualsiasi significato. La perfetta libertà consiste nell’armonia che noi realizziamo non per mezzo di quanto conosciamo, ma di ciò che siamo.
La libertà non può venire preservata senza una conoscenza generale tra le persone, che hanno un diritto... ed un desiderio di conoscere; ma oltre a questo, essi hanno un diritto, un diritto divino indiscutibile, inalienabile, irrevocabile al più temuto e invidiato genere di conoscenza, intendo il carattere e la condotta dei loro governanti.
La libertà non è soltanto arbitrio, la libertà non è rifiuto delle regole o chissà quale altra diavoleria. Esiste anche la libertà della curiosità, della scoperta, della conoscenza, dello scambio, del vagabondaggio.
La lingua serve per riuscire a conoscersi e per riuscire a disconoscersi.
La maggior parte delle cose divine per incredulità sfugge alla conoscenza.
La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore.
La mancanza di conoscenza si accompagna a un’illusione riguardante la qualità della conoscenza stessa: lo stesso processo che ci fa sapere meno ci rende soddisfatti di ciò che sappiamo.
La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.
La massima conoscenza è sapere che siamo circondati dal mistero.
La memoria storica è conoscenza, è pietas, è ricerca dei significati e della loro gerarchia, e la sua perdita significa imbecillità.
La memoria è la continuità del tempo, permette alla conoscenza di proseguire.
La miglior conoscenza che possiamo acquisire è quella di noi stessi.
La motivazione è la scintilla che accende il fuoco della conoscenza ed alimenta il motore della realizzazione. Massimizza e mantiene il momento.
La natura ci ha dato i semi della conoscenza, non la conoscenza stessa.
La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita.
La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
La nostra ingnoranza e' Dio, quello che conosciamo e' scienza.
La nuova conoscenza è il bene più prezioso sulla terra. Più verità abbiamo su cui lavorare, più ricchi diventiamo.
La paura è figlia dell'ignoranza, abbi sempre voglia di conoscere.
La paura è il primo nemico naturale che un uomo deve superare lungo la strada verso la conoscenza.
La perplessità è l'inizio della conoscenza.
La persona istruita è fiera della sua conoscenza di nomi e di date, non di quella di uomini e cose. Non pensa e non s'interessa ai suoi vicini di casa, ma è al corrente degli usi e costumi delle tribù e delle caste degli indù e dei tartari calmucchi.
La più alta forma dell'amore è il desiderio della conoscenza.
La povertà è conoscere le cose per necessità.
La retta conoscenza consiste nella consapevolezza che le cose e le persone cambiano continuamente e sono tutte collegate fra loro.
La ricerca intesa come strumento di conoscenza e non come oggetto di competizione e strumento di potere.
La ricetta per la perpetua ignoranza è: sii soddisfatto delle tue opinioni e contento della tua conoscenza.
La saggezza altro non è che il buon senso, ovvero l’esatta conoscenza delle cose della vita, laddove l’idealismo rappresenta l’irresistibile voglia di credere in un futuro migliore.
La scienza dovrebbe smettere di fare dichiarazioni: il fine della conoscenza è sempre una continua contraddizione.
La scienza non ha patria, perché la conoscenza è patrimonio dell'umanità, la fiaccola che illumina il mondo.
La scienza può porre limiti alla conoscenza, ma non dovrebbe porre limiti all'immaginazione.
La scienza senza la filosofia, i fatti senza la prospettiva e la valutazione non possono salvarsi dalla rovina e dalla disperazione. La scienza ci dà conoscenza, ma soltanto la filosofia ci dà la saggezza.
La scienza è il desiderio di conoscere le cause.
La scienza è uno strumento di conoscenza tutt'altro che perfetto; essa è solo il migliore che abbiamo.
La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri.
La tecnologia non è la conoscenza profonda della natura ma la relazione fra la natura e l'uomo.
La tecnologia è davvero divertente, ma possiamo affogare nella nostra tecnologia. La nebbia dell'informazione può sviare la conoscenza.
La tolleranza delle idee nasce dalla illusione che la verità sia qualcosa di razionale, mentre appena si accetta il principio che qualunque idea si basa su una scelta iniziale, che la volontà è il primo organo della conoscenza, si diventa intransigenti.
La tua capacità di immaginare dipende dal tuo grado di conoscenza.
La vera conoscenza deriva soltanto o da un sospetto o da una rivelazione.
La vera conoscenza non si accumula, la si smaltisce.
La vera conoscenza non viene dai libri, neppure da quelli sacri, ma dall’esperienza. Il miglior modo per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l’intuizione, non attraverso l’intelletto. L’intelletto è limitato.
La vera conoscenza è quella emotiva, e percettiva, e le vere percezioni sono generate dall’immagine aerografata, dallo slogan e dalle frasi avulse.
La vera vita dell'uomo consiste nell'arte e nel pensiero e nell’amore, nella creazione e nella contemplazione della bellezza e nella conoscenza scientifica del mondo.
La vita di conoscenza è la vita che è felice nonostante la miseria del mondo.
La vita retta è ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza.
La vita è solo errore, e la morte è conoscenza.
La vita è un processo che cerca conoscenza. "Vivere è imparare".
La volontà di fare scaturisce dalla conoscenza di ciò che possiamo fare.
Le crisi dell'umanità riguardano spesso la conoscenza: realizziamo solo ciò che comprendiamo in modo genuino.
Le due operazioni della nostra comprensione, intuizione e deduzione, sulle sole quali abbiamo detto si deve fare affidamento per l’acquisizione della conoscenza.
Le gioie sono doni del destino e il loro valore è nel presente, ma i dolori sono la sorgente della conoscenza e il loro significato si mostra nel futuro.
Le incomprensioni sono sempre causate dall'incapacità di comprendere il punto di vista altrui. Il miglior modo per combattere l'ignoranza è quello di diffondere la conoscenza in modo sistematico. Con questo obiettivo in mente, è fondamentale favorire gli scambi di idee e le relazioni umane.
Le intuizioni e i concetti costituiscono gli elementi della nostra conoscenza, così non possono esserci concetti senza intuizioni e intuizioni senza concetti.
Le persone del posto conoscono la direzione dei venti.
Le persone meglio istruite sono quelle che stanno sempre imparando, sempre assorbendo conoscenza da ogni possibile fonte e ad ogni opportunità.
Le qualità dell'uomo vengono esaltate dalla sua capacità di elevarsi nella conoscenza, più che nel suo talento di coltivare antiche illusioni.
Le scoperte matematiche, piccole o grandi che siano, non nascono mai da una generazione spontanea. Presuppongono sempre un terreno seminato con una conoscenza preliminare e ben dissodato dalla fatica, sia conscia che inconscia.
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle.
Lo scopo dell'istruzione non è la conoscenza dei fatti, ma dei valori.
Lo studio è come la luce che illumina la tenebra dell'ignoranza, e la conoscenza che ne risulta è il supremo possesso, perché non potrà esserci tolto neanche dal più abile dei ladri. Lo studio è l’arma che elimina quel nemico che è l’ignoranza. È anche il miglior amico che ci guida attraverso tutti i nostri momenti difficili.
Lo stupore, piuttosto che il dubbio, è la fonte della conoscenza.
Lo sviluppo della conoscenza va verso la semplicità, non verso la complessità.
Lo zelo senza la conoscenza è come un uomo che si affretti nel buio.
Metti su il sogno. Metti dentro la conoscenza. Tira fuori lo sforzo.
Molta riflessione e non molta conoscenza, ecco ciò a cui occorre tendere.
Necessità e rigorosa universalità sono i segni sicuri della conoscenza a priori.
Nel grande fiume della conoscenza umana tutto è relativo e nessuno può afferrare la verità assoluta.
Nell'espandere il campo della conoscenza non facciamo che aumentare l'orizzonte dell'ignoranza.
Nella logica formale una contraddizione è il segno della sconfitta, ma nell'evoluzione della vera conoscenza è il primo passo verso una vittoria.
Nella matematica la mente ha a che fare con le sue stesse forme di conoscenza, il tempo e lo spazio: è come un gatto che gioca con la sua coda.
Nella nostra epoca l'uomo sembra più che mai prono a confondere la saggezza con la conoscenza, e la conoscenza con l'informazione e a cercare di risolvere i problemi della vita in termini tecnici.
Nella vita nessuno conosce veramente nessuno. Nessuno sa chi siamo dentro.
Nessun altro può capire al posto tuo. Sei tu a dover cercare, capire, conoscere.
Nessun uomo dovrebbe sfuggire alle nostre università senza sapere quanto poco conosce.
Nessun uomo ha mai avuto conoscenza certa, né alcuno l'avrà mai sugli dèi e su tutte le cose che dico, e se anche qualcuno arrivasse a esprimere una cosa compiuta al più alto grado, neppur lui ne avrebbe tuttavia vera conoscenza, poiché di tutto vi è solo un sapere apparente.
Nessuna conoscenza umana può prescindere dall'esperienza.
Nessuna società può predire scientificamente il proprio futuro livello di conoscenza.
Nessuno si conosce, fin quando è soltanto sé stesso e non è insieme un altro.
Noi abbiamo una fame dell'intelletto che chiede conoscenza di tutto ciò che ci circonda, e più ne acquisiamo, più ne desideriamo; più ne vediamo, più siamo capaci di vederne.
Noi agiamo perché conosciamo, ma conosciamo perché siamo destinati ad agire; la ragion pratica è la radice di ogni ragione.
Noi filosofi e "spiriti liberi", alla notizia che "il vecchio Dio è morto", ci sentiamo come illuminati dai raggi di una nuova aurora; il nostro cuore ne straripa di riconoscenza, di meraviglia, di presagio, d'attesa, finalmente l'orizzonte torna ad apparirci libero, anche ammettendo che non è sereno, finalmente possiamo di nuovo sciogliere le vele alle nostre navi, muovere incontro a ogni pericolo; ogni rischio dell'uomo della conoscenza è di nuovo permesso; il mare, il nostro mare, ci sta ancora aperto dinanzi, forse non vi è ancora mai stato un mare così "aperto".
Noi non conosciamo le persone quando vengono da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere quel che sono.
Non c'è conoscenza all'infuori del potere.
Non di forza e di violenza c'è bisogno, ma il primo per conoscenza sarà re.
Non diventare mai troppo grande per fare domande. Non diventare mai troppo sapiente per conoscere qualcosa di nuovo.
Non esistono errori, ma opportunità per conoscere le cose.
Non già conoscere molte cose, ma mettere molte cose in contatto, questo è uno dei primi gradini dello spirito creativo.
Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità.
Non merita di essere conosciuto se non ciò che può non essere insegnato.
Non nella conoscenza è la felicità, ma nell'acquisizione della conoscenza.
Non puoi parlare di ciò che non conosci. Non puoi condividere quello che non senti. Non puoi trasferire quello che non hai. E non puoi dare quello che non possiedi. Per dare e per condividere, e perché sia efficace, devi prima possederlo. La buona comunicazione comincia con una buona preparazione.
Non può esservi conoscenza senza umiltà e volontà di apprendere.
Non sapere che cosa sia accaduto nei tempi passati, sarebbe come restare per sempre un bambino. Se non si fa uso delle opere delle età passata, il mondo rimarrà sempre nell'infanzia della conoscenza.
Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre, ma la conoscenza delle cose.
Non si ama più abbastanza la propria conoscenza, appena la si comunica.
Non si conosce a fondo una scienza finché non se ne conosce la storia.
Non si conosce nulla, né le persone, né gli oggetti, semplicemente perché non si può vedere mai una cosa o una persona nella sua totalità, se vedi una persona di faccia, non puoi vedere le sue spalle, hai una visione sempre parziale, approssimativa di tutto.
Non si può amare ciò che non si conosce.
Non si può parlare del nuovo prima di averlo conosciuto, né dopo averlo conosciuto.
Non si può pretendere che uno conosca tutto, ma piuttosto che, avendo conoscenza di una cosa, abbia conoscenza di tutto.
Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.
Non è bene cercare di fermare il progresso della conoscenza. L'ignoranza non è mai meglio della conoscenza.
Non è l'immettere dall'esterno che dà la saggezza. E' il potere e il grado della vostra ricettività interiore che determina quanto voi potete ottenere in vera conoscenza, e quanto rapidamente.
Non è necessario conoscere gli altri, ma non si vive senza provare a capire se stessi.
Non è possibile una vera chiarezza, ma solo una chiarezza generica, approssimativa, non è possibile una conoscenza effettiva, ma solo approssimativa, tutto è sempre solo approssimativo e può essere sempre solo approssimativo.
Nulla si conosce interamente finché non vi si è girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.
Nulla è più estraneo all’uomo affaccendato del vivere: di nulla è meno facile la conoscenza.
Ogni apprezzamento è il prodotto del livello di conoscenza di chi apprezza.
Ogni conoscenza che tu cerchi al solo fine di arricchire il tuo sapere, di accumulare tesori, ti fa deviare dalla tua strada; ogni conoscenza però, che tu cerchi per maturarti sulla via della nobilitazione dell’uomo e dell’evoluzione del mondo, ti porta avanti di un passo.
Ogni conoscenza è antropomorfica e va riferita più al conoscente che al conosciuto.
Ogni conoscenza, la totalità di ogni domanda e di ogni risposta, è contenuta nel cane.
Ogni genuina conoscenza è conoscenza storica.
Ogni grande progresso nella conoscenza naturale ha comportato il rifiuto assoluto dell'autorità.
Ogni medico dovrebbe essere ricco di conoscenze, e non soltanto di quelle che sono contenute nei libri; i suoi pazienti dovrebbero essere i suoi libri.
Ogni nuova conoscenza accende una scintilla, e la scintilla accende un fuoco; e la luce delle fiamme rivela entità ignote che si muovono nell'oscurità.
Ogni nuova conoscenza determina scomposizione e integrazione.
Ogni passione amorosa è imperfetta se non la illumina lo sguardo ilare, acuto e penetrante della conoscenza.
Ogni testardaggine è basata sul fatto che la volontà ha usurpato il posto della conoscenza.
Ogni uomo ha un campo di conoscenza sempre più ristretto nel quale egli deve essere esperto per poter competere con le altre persone. Lo specialista conosce sempre più cose su sempre meno argomenti e alla fine conosce tutto di niente.
Ogni uomo vuol essere compreso, nessuno ricusa di conoscere, mentre non tutti vogliono credere.
Ognuno si fa degli altri la conoscenza che vuole e, spesso, che può.
Pensa allo sviluppo di una rosa a partire da quando è ancora un timido bocciolo. Fiorendo nel pieno del suo splendore e fino all'ultimo petalo, essa è sempre bella, sempre perfetta, sempre in mutamento. Lo stesso vale per noi. Siamo sempre perfetti, sempre belli, sempre in mutamento. Facciamo del nostro meglio con la comprensione, la consapevolezza e la conoscenza che abbiamo.
Per conoscere bene le cose, bisogna conoscerne i particolari; e siccome questi sono quasi infiniti, le nostre conoscenze sono sempre superficiali e imperfette.
Per conoscere la strada che hai di fronte, chiedi a chi è sulla via del ritorno.
Per conoscere qualcosa di sé bisogna conoscere tutto degli altri.
Per conoscere se stessi bisogna conoscere gli altri: gli altri sono lo specchio nel quale ci vediamo riflessi. Sa che per capire meglio se stessi bisogna comprendere meglio gli altri, confrontarsi e misurarsi con essi.
Per conoscere se stessi è necessario conoscere gli altri.
Per conoscere un luogo non è sempre necessario esserci stati.
Per grande e profonda che possa essere la conoscenza di un uomo, nei momenti più inaspettati egli incontra nel libro che meno vale ai suoi occhi, qualche frase che gli insegna qualcosa che egli ignora.
Per l'uomo della conoscenza l'oggetto del proprio interesse costituisce un indizio, se non un'indiscrezione, su ciò che è la sua natura più intima.
Per raggiungere la conoscenza aggiungi qualcosa ogni giorno. Per conquistare la saggezza togli qualcosa ogni giorno.
Perché due si conoscano a fondo è necessario siano sé stessi, ma di solito non si è sé stessi fino a quando non ci si conosce a fondo.
Perché il conoscere, l’elemento del ricercatore e del filosofo, è congiunto al piacere? Primo e soprattutto, perché in esso si acquista la coscienza della propria forza, ossia per lo stesso motivo per cui sono gradevoli, anche senza spettatori, gli esercizi ginnastici. Secondo, perché nel corso della conoscenza si superano, si vincono o almeno si crede di vincere le idee vecchie e i loro esponenti. Terzo, perché da una nuova conoscenza, sia pure molto piccola, ci sentiamo elevati al di sopra di tutti e ci sentiamo gli unici che al riguardo sanno il giusto.
Più escono cose dalla scatola della conoscenza più se ne creano dentro, in continuazione, di nuove.
Possiamo quindi accettare la piacevole conclusione, che ogni epoca del mondo ha aumentato, e continua ad aumentare, la vera ricchezza, la felicità, la conoscenza, e forse la virtù, della razza umana.
Possiamo vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.
Potrebbe essere la brutta abitudine dei talenti creativi quella di investire se stessi in estremi patologici, che consentono di raggiungere profonda conoscenza ma non vita lunga a chi non riesce a tradurre le proprie ferite psichiche in arte o pensiero significativi.
Preferisco essere ignorante che avere la conoscenza del male.
Preferisco le impressioni. Le impressioni emozionano. È inutile conoscere: molto meglio supporre.
Presta ascolto a ciò che conosci invece che a ciò che temi.
Pronto a perdersi dietro il secondo angolo della via e deciso a non domandare la strada: è la maniera migliore di conoscere il quartiere.
Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali, mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta.
Quando si decide di conoscere bisogna essere pronti a tutto.
Quando vi è molto desiderio di imparare, ci sarà necessariamente molto da discutere, molto da scrivere, molte opinioni; perché le opinioni nelle brave persone non sono altro che conoscenza in formazione.
Quando vorrai conoscere qualche cosa, dovrai immergerti in essa.
Quanto più s'allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita.
Quello che gli uomini comprendono veramente è limitato a un raggio molto breve: ai loro affari e alle cose di esperienza giornaliera, a ciò che hanno l'opportunità di conoscere, e ragioni concrete per studiare o mettere in pratica. Tutto il resto è affettazione e impostura.
Questa vita è un mistero, sì, e spesso una dura prova, ma se uno può scoprire qualcosa ha sempre il dovere di farlo, perché credo che la conoscenza sia il più prezioso dei nostri beni.
Questa è la più amara sofferenza per un uomo: avere molta conoscenza ma nessun potere.
Rassegnati: ognuno trae ispirazione dal mondo che conosce meglio.
Riconoscere di sapere quando si sa e riconoscere di non sapere quando non si sa: ecco la vera conoscenza.
Risalta meravigliosamente bene dai lavori mirabili ai quali Keplero ha consacrato la sua vita, che la conoscenza non può derivare dall'esperienza sola, ma che occorre il paragone fra ciò che lo spirito umano ha concepito e ciò che ha osservato.
Sapere che sappiamo quel che sappiamo, e sapere che non sappiamo quel che non sappiamo, questa è la vera conoscenza.
Scienza e fede non sono rivali. La fede cerca, la religione interpreta. La scienza dà all'uomo una conoscenza che è potenza: la religione gli dà una sapienza che è controllo. La scienza si occupa soprattutto dei fatti; la religione si occupa soprattutto dei valori.
Se al mondo non ci fossero falsità, non ci sarebbe il dubbio; se non ci fosse il dubbio, non ci sarebbero le domande; se non ci fossero le domande, non ci sarebbe la saggezza, la conoscenza, il genio.
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
Se diamo valore all'indipendenza, se siamo disturbati dal crescente conformismo della conoscenza, dei valori, dagli atteggiamenti, che vengono indotti dal presente sistema, allora possiamo desiderare di stabilire delle condizioni di apprendimento che stimolano l'unicità, l'autodeterminazione, e l'auto-apprendimento.
Se diventi maestro in qualcosa, mantieni l'umiltà e la curiosità per rimanere sempre anche allievo. Scoprirai così che l'orizzonte del sapere e della conoscenza è infinito.
Se e solo se la ragione diventa passione, è possibile una conoscenza profonda e radicale degli altri e di noi stessi.
Se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica. E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando c’era già pressoché tutto ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza e al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza.
Se il denaro è la tua speranza per l'indipendenza, non ne avrai mai. La sola vera sicurezza che un uomo può avere a questo mondo è una scorta di conoscenza, esperienza e capacità.
Se incontro un uomo e biasimo le sue debolezze, mi tolgo forza per acquistare conoscenze superiori; se cerco invece amorevolmente di approfondirmi nelle sue qualità, accumulo tale forza.
Se la conoscenza che tu possiedi non t’insegna nulla del valore delle cose, e non ti libera dalla schiavitù della materia, mai ti accosterai al trono della Verità.
Se le radici del sorbo sono poco profonde, l’albero non riesce a sostenere la chioma.
Se un umano mai osasse tradurre tutto quello che ha nel cuore, mettere giù quella che è la sua vera esperienza, quel che è veramente verità, io credo che allora il mondo andrebbe infranto, che si sfascerebbe in frantumi, e né dio, né accidente, né volontà potrebbe mai radunare i pezzi, gli atomi, gli elementi indistruttibili che componevano il mondo.
Se un uomo la mattina conosce la retta via, potrà morire la sera stessa senza alcun rimpianto.
Se un uomo non fa nuove conoscenze man mano che avanza nella vita, egli si troverà presto solo. Un uomo, signore, dovrebbe tenere le sue amicizie in continuo restauro.
Se uno conosce troppo se stesso, smette di salutarsi.
Se volete che le persone siano contente di conoscervi, dovete essere contenti voi di conoscere loro e dimostrarglielo.
Se volete essere conosciuto, e non conoscere, vegetate in un villaggio; se volete conoscere, e non essere conosciuto, vivete in città.
Se vuoi conoscere a fondo una qualsiasi cosa, insegnala agli altri.
Se vuoi conoscere veramente qualcosa, prova a cambiarla.
Segno certo d’amore è desiderare di conoscere, rivivere l’infanzia dell’altro.
Senza "caos" non c'è conoscenza. Senza una frequente rinuncia alla ragione non c'è progresso.
Senza linguaggio non esiste conoscenza.
Si conosce ciò da cui si fugge, ma non quello che si cerca.
Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
Si conoscono solo coloro per i quali si soffre.
Si può affermare, senza esagerazioni, che l'osservazione e la ricerca di somiglianze e differenze sono alla base di tutta la conoscenza umana.
Si può conoscere tutto, eccetto sé stessi.
Soffrire è produrre conoscenza.
Solo alla fine della conoscenza di tutte le cose, l'uomo avrà conosciuto sé stesso. Le cose infatti sono soltanto i limiti dell'uomo.
Solo chi si conosce è padrone di sé stesso.
Solo l'amore divino conferisce le chiavi della conoscenza.
Solo nell'avventura alcuni arrivano a conoscersi.
Solo quella conoscenza che ha un rapporto essenziale con l'esistenza è conoscenza essenziale.
Solo un uomo che sa cos'è la vera modestia mette la sua sete di conoscenza davanti a stupidaggini come il titolo e gli allori.
Soltanto l'idea raggiunge, senza sciuparsi, la conoscenza della realtà.
Sono così orgoglioso della mia conoscenza di un qualcosa, fino ad essere modesto su quello che non conosco per nulla.
Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la vergogna che offusca l'animo, e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese. La follia libera da entrambe. Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi.
Sono l'unica persona al mondo che vorrei conoscere a fondo.
Spesso gli uomini parlano benissimo di cose che non conoscono.
Tieni gli occhi e le orecchie ben aperti e la bocca chiusa, se vuoi acquisire l'abitudine di decidere rapidamente. Quelli che parlano troppo fanno ben poco altro. Se parli più di quanto ascolti, non solo privi te stesso di molte opportunità di accumulare conoscenze utili, ma rivelerai i tuoi progetti e le tue finalità a gente che proverà gusto a sconfiggerti, perché ti invidia.
Tolstoj ripeteva spesso che per conoscere davvero un paese bisognava visitarne le prigioni: noi sosteniamo invece che è sufficiente (e più agevole) scorrerne i quotidiani.
Tra il conoscere e l'essere persuasi prevarrà sempre, nella generalità delle persone, la seconda tendenza.
Tre passioni, semplici ma preponderanti, hanno governato la mia vita: il desiderio di amore, la ricerca della conoscenza, e la insopportabile pena per le sofferenze dell'umanità.
Tu sei una gemma grezza di valore illimitato. Taglia e lucida il tuo potenziale con la conoscenza, le capacità e il servizio e sarai enormemente richiesto per tutta la tua vita.
Tutta la nostra conoscenza rimane fallibile, congetturale. La scienza è fallibile perché la scienza è umana.
Tutte le cose sono belle in sé, e più belle ancora diventano quando l'uomo le apprende. La conoscenza è vita con le ali.
Tutte le nostre conoscenze ci aiutano solo a morire di una morte un po' più dolorosa di quella degli animali che nulla sanno.
Tutte le nostre conoscenze e tutte le nostre facoltà provengono dai sensi, o, per parlare più esattamente, dalle sensazioni.
Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.
Tutti, uomini e animali, ogni anno che passa acquistano un anno, ma alcuni ne acquistano uno in più in conoscenza.
Tutto ciò che sappiamo è nulla; siamo semplicemente dei cestini di carta straccia intasati a meno di non essere in contatto con ciò che ride di tutta la nostra conoscenza.
Tutto ciò che vediamo intorno a noi è la proiezione della nostra mente: è la proiezione della nostra educazione, cultura, creatività, capacità imprenditoriale, conoscenza, organizzazione e dei nostri valori (in grado a loro volta di creare regole e di farle rispettare).
Tutto quello che diventerai, lo sei già. Tutto quello che conoscerai, lo sai già. Quello che cercherai, ti sta già cercando, è in te.
Un filosofo sfugge alla mediocrità solo grazie allo scetticismo o alla mistica le due forme della disperazione di fronte alla conoscenza. La mistica è un'evasione dalla conoscenza, lo scetticismo una conoscenza priva di speranza. Due modi di dire che il mondo non è una soluzione.
Un investimento nel campo della conoscenza paga i migliori interessi.
Un limite invalicabile alla conoscenza di sé è quello di non potersi mai vedere con altri occhi che non siano i propri, il non poter mai essere, cioè, altri da sé stessi.
Un maestro non è chi insegna qualcosa, ma chi ispira l'alunno a dare il meglio di sé per scoprire una conoscenza che già possiede nella propria anima.
Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l’unica moralità del romanzo.
Un uomo che conosce solo la Bibbia non conosce nemmeno la Bibbia.
Un uomo non può sapere tutto, ma ciascuno deve avere qualcosa che conosce a dovere.
Un uomo può compiere imprese stupefacenti e assimilare una grande quantità di conoscenze, eppure non avere alcuna comprensione di sé. Ma la sofferenza spinge un uomo a guardarsi dentro. Se vi riesce, ecco che là, dentro di lui, comincia il suo apprendimento.
Un'adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.
Una conoscenza diffusa ha più potere che i segreti tenuti sotto chiave e lasciati inutilizzati. Il sapere nascosto è utile quanto il denaro che l’avaro conserva sotto il materasso. La sacralità del sapere non sta nel concederlo solo ad alcuni, bensì nella sua disponibilità per molti.
Una nuova conoscenza è un esperimento, un nuovo amico è un rischio.
Una persona istruita non è, necessariamente, una che abbonda di conoscenze generali o specialistiche. Una persona istruita è qualcuno che ha sviluppato le sue facoltà mentali in modo tale da poter accedere a qualsiasi cosa desideri, o il suo equivalente, senza violare i diritti degli altri.
Una piccola conoscenza che agisce vale infinitamente di più di una grande conoscenza che è oziosa.
Una volta che si conosce il nome di qualcosa, si può coglierne l'essenza, acquisendo una conoscenza completa della situazione. Allora sarà facile individuare la grande varietà di risposte a nostra disposizione.
Uno conosce le persone tramite il cuore, non con gli occhi o l'intelletto.
Vedete, nella vita un sacco di gente sa cosa fare, ma pochi in effetti fanno ciò che sanno. La conoscenza non basta! Dovete agire.
Vera passione per la conoscenza in un giovane è quella che si mantiene viva nonostante la scuola.
Vi è una qualità che dobbiamo possedere per vincere la corsa: la chiarezza di intenti, la conoscenza di ciò che si desidera e il desiderio ardente di possederlo.
Via via che cresce il potere reale di un uomo, via via che si allarga la sua conoscenza, le strade che può seguire si fanno sempre più strette: e alla fine quell’uomo non sceglierà affatto, ma farà solo ciò che deve fare, e lo farà fino in fondo.
Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e conoscenza di pochissimi.
Vivi con un uomo per qualche giorno e lo conosci per tutta la vita. Una donna, invece, puoi passarci una vita e un giorno ti sorprenderà, e forse sorprenderà anche se stessa.
Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è la massima che ha guidato la mia vita. La Volontà è infatti l'elemento assolutamente infimo e spregevole in noi: bisogna nasconderlo come si nascondono i genitali, benché siano entrambi le radici del nostro essere.
Vorresti conoscere gli altri? Leggi te stesso, e impara!
È assai più l’abitudine e l’esempio a persuaderci di qualche cosa anziché una conoscenza certa.
È compito della conoscenza parlare ed è privilegio della saggezza ascoltare.
È dalle piccole cose che conosciamo noi stessi.
È detestabile l'avarizia spirituale di coloro che, conoscendo qualcosa, non si adoperano a trasmettere tale conoscenza.
È impossibile che il nostro conoscere possa andare al di là dello stretto necessario per la conservazione della vita. La morfologia ci mostra che i sensi, i nervi, nonché il cervello si sviluppano proporzionalmente alla difficoltà di nutrirsi.
È impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole.
È impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole.
È l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza.
È la carica che fa conoscere l'uomo.
È nostro dovere cercare di ammirare e conoscere le cose per noi stessi piuttosto che insegnarle agli altri. Eppure le due cose possono coesistere.
È più facile conoscere l'uomo in generale che conoscere un uomo in particolare.
È possibile viaggiare senza motore, ma non senza conoscenza e capacità.
È sbagliato pensare che l'amore sia frutto di una lunga conoscenza e di un tenace corteggiamento. L'amore è la sorgente dell'affinità spirituale e se tale affinità non nasce all'istante, non potrà svilupparsi nel corso degli anni e neanche delle generazioni.
È sbattendo la testa gli uni contro gli altri che ci si impara a conoscere.
È sicuramente meglio conoscere cose che non servono a niente, piuttosto che non conoscere niente.