Copiare da un altro autore è un reato che si chiama "plagio". Copiare da più autori, invece, è una opera meritevole che si chiama "ricerca".
Copiare gli altri è necessario, ma copiare se stessi è deplorevole.
Copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio.
Copiare. È proibito, ma si può plagiare.
Di tutte le cose, la semplicità è la più difficile da copiare.
I cattivi artisti copiano, i geni rubano.
Il genio umano escogita vie d’uscita per (quasi) ogni necessità della nostra vita. E una volta scovata la soluzione del problema, non ci è più necessario far uso della nostra intelligenza: basta copiare. Ma replicare non è inventare; così, le nostre doti intellettuali avvizziscono, perché non stimolate.
Il successo è pericoloso. Si comincia a copiare sé stessi, e copiare sé stessi è più pericoloso che copiare gli altri porta alla sterilità.
Io ho un pessimo ricordo dell'università. Successe che fui sbattuto fuori il primo anno perché copiavo agli scritti di metafisica: sapete, stavo sbirciando nell'anima del compagno accanto a me.
Oggi è importante distinguersi, non conformarsi; inventare, non copiare.
Tutto nel mondo è replica. Non c’è nulla da inventare. Copia al meglio di te stesso una vita che ti soddisfa.