L'esperienza è la somma dei nostri disinganni.
Nessuno è sì compiutamente disingannato del mondo, né lo conosce sì addentro, né tanto l’ha in ira, che guardato un tratto da esso con benignità, non se gli senta in parte riconciliato; come nessuno è conosciuto da noi sì malvagio, che salutandoci cortesemente. non ci apparisca meno malvagio che innanzi. Le quali osservazioni vagliono a dimostrare la debolezza dell’uomo, non a giustificare né i malvagi né il mondo.
Piuttosto che far morire un disinganno, meglio un inganno che dia la vita.
Sia nel successo sia nel fallimento, prima o poi il tempo conduce al disinganno.
Un progetto che promette soltanto delizie non è possibile che riesca; non si evita il disinganno totale se non pagandolo con qualche contrarietà particolare.
È naturale che illusioni e disinganni, dolori e gioie, speranze e desideri ci appaiano vani e transitori, di fronte al sentimento che spira dalle cose che restano e sopravanzano ad essi, impassibili.