C'è un concetto che corrompe e confonde tutti gli altri. Non parlo del Male il cui limitato impero è l'etica; parlo dell'Infinito.
Conosciamo l'etica dei politici: è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini.
Etica ed estetica son tutt'uno.
Forse l'etica è una scienza scomparsa dal mondo intero. Non fa niente, dovremo inventarla un'altra volta.
I dirigenti dovranno investire sempre di più su questioni come la cultura, i valori, l'ethos e i beni immateriali. Piuttosto che manager, hanno bisogno di essere cultori e narratori per catturare le menti.
I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.
Il Buono è il prodotto dell'abilità artistica sia etica che spirituale degli individui; non può essere il prodotto della massa.
Il galateo è una scienza di vita, abbraccia tutto. È etica, è onore.
Il lavoro generava danaro ben più della guerra e il denaro accumulato generava nuovo lavoro, con il sudore della fronte invece che con il rumore delle armi. Stava nascendo il capitalismo e la sua diversa etica.
Il primo passo nell'evoluzione dell'etica è un senso di solidarietà con altri esseri umani.
Il primo principio del potere etico è lo Scopo. Come scopo, non intendo il tuo obiettivo o la tua intenzione, qualcosa di cui sei sempre in cerca. Lo scopo è qualcosa di più grande. È l'immagine che hai di te stesso, del tipo di persona che desideri essere o il tipo di vita che vuoi condurre.
Il progresso etico è l'unica terapia per il danno prodotto dal progresso scientifico.
In etica, come in qualsiasi altro campo del pensiero umano, ci sono due tipi d'opinioni: da una parte quelle basate sulla tradizione, dall'altra quelle che hanno qualche probabilità d'essere giuste.
In genere, nei secoli cristiani l'etica filosofica ha preso inconsciamente la sua forma dall'etica religiosa.
Io distinguerei i morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discutere non hanno poi il tempo di praticarla.
L'estetica è madre dell'etica.
L'estetica è nell'uomo ciò per cui egli spontaneamente è quello che è; l'etica è quello per cui l'uomo diventa quello che diventa.
L'estetica è più alta dell’etica. Appartiene a una sfera più spirituale. Discernere la bellezza di una cosa è l’approdo più bello a cui possiamo giungere.
L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi.
L'etica del samurai è una scienza politica del cuore, mirante a dominare lo scoraggiamento e la stanchezza, al fine di non mostrarli agli altri. Si riteneva più importante apparire in buona salute che essere sani, più importante mostrarsi arditi e prodi che non esserlo. Questo concetto di morale, essendo basato fisiologicamente sulla vanità peculiare agli uomini, è forse il concetto maschile più alto di moralità.
L'etica della responsabilità è così rara da rintracciare nei nostri comportamenti pubblici e privati.
L'etica della responsabilità, che pensa non solo alla purezza degli ideali, ma anche alle loro conseguenze per gli altri, è un fondamento della vita civile e della democrazia.
L'etica di un non credente è piú pura e disinteressata di quella di un credente che si comporta bene perché spera nella ricompensa e teme la punizione nell’aldilà.
L'etica e la moralità sono del tutto indipendenti dalla fede, e non possono derivarne.
L'etica non si dovrebbe occupare degli affari del mondo, ma dovrebbe essere la condizione sostanziale del mondo.
L'etica non è altro che il rispetto per la vita. È quella che mi fornisce i princìpi fondamentali della moralità, ossia che il bene consista nel mantenere, promuovere e migliorare la vita, e che distruggere, ferire, limitare la vita sia il male.
L'etica non è altro che il tentativo razionale di indagare su come vivere meglio.
L'etica non è esattamente la dottrina che ci insegna come essere felici, ma quella che ci insegna come possiamo fare per renderci degni della felicità.
L'etica è l'estetica di dentro.
L'etica è la pratica di riflettere su quello che decidiamo di fare e sui motivi per cui decidiamo di farlo.
L'etica è l’arte di raccomandare agli altri i sacrifici richiesti per cooperare con noi stessi.
L'etica è morta, le leggi non bastano a regolare una società, e talora vengono promulgate solo per trarre vantaggi individuali trascurando la giustizia e l’uguaglianza, che ormai non significano assolutamente nulla.
L'etica è più una questione di opinioni che una scienza. La morale è una consuetudine più che una legge naturale.
L'etica è, nel senso più vasto del termine, un senso di responsabilità esteso
a tutto ciò che ha vita.
L'etica, di fronte alla tecnica, diventa pat-etica: non si è mai visto che un'impotenza sia in grado di arrestare una potenza. Il problema è: non cosa possiamo fare noi con gli strumenti tecnici che abbiamo ideato, ma che cosa la tecnica può fare di noi.
L'umanitarismo come idea politica è un luogo comune, come idea religiosa un equivoco, come idea etica un'illusione.
L'umorismo, irriducibile espressione dell'etica.
L'unica possibilità per un principio etico di essere verificato e convalidato è quando esso si manifesta sotto forma di esperienza.
L'uomo ha conferito a tutto ciò che esiste una relazione con la morale e ha posto sulle spalle del mondo un significato etico.
L'uomo è un animale con primari istinti di sopravvivenza. Di conseguenza, la sua inventiva si è sviluppata prima e la sua anima dopo. Così il progresso della scienza è molto più avanti del comportamento etico dell'uomo.
L'uomo, da scimmia qual è, è un animale sociale e considera il clientelismo, il nepotismo, gli intrallazzi e il pettegolezzo, modelli intrinseci di comportamento etico.
La condotta etica dell'uomo deve basarsi effettivamente sulla compassione, l'educazione e i legami sociali, senza ricorrere ad alcun principio religioso. Gli uomini sarebbero da compiangere se dovessero essere frenati dal timore di un castigo o dalla speranza di una ricompensa dopo la morte.
La formula di ogni etica si riassume nel «sii te stesso» o «sii fedele a te stesso», nel «sé stesso» dovendo intendersi la propria natura più profonda, la propria «idea» o tipicità.
La globalizzazione, se non vuole avere effetti inumani, richiede anche una globalizzazione dell’etica.
La libertà di scelta e la vulnerabilità della condizione umana stanno alla base dell’etica e ci impongono dei doveri.
La morale è alla base della scienza etica e politica, ecco perché i nostri governanti ne sono completamente sprovvisti.
La non violenza conduce all'etica più alta, che è l'obiettivo di tutta l'evoluzione. Fino a che non smetteremo di fare del male agli altri esseri viventi,
saremo sempre dei selvaggi.
La politica separata dall’etica non è più politica.
La riflessione etica si propone di aiutarci a comprendere come convivere meglio gli uni con gli altri, come godersi la vita nel modo migliore possibile.
La scienza non può stabilire dei fini e tanto meno inculcarli negli esseri umani; la scienza, al più, può fornire i mezzi con i quali raggiungere certi fini. Ma i fini stessi sono concepiti da persone con alti ideali etici.
La tua scelta è una scelta estetica; ma una scelta estetica non è una scelta. Scegliere è sopratutto una espressione rigorosa ed effettiva dell'etica.
Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.
Nessuno è divenuto artista per lo studio dell'estetica, né un nobile carattere s'è formato con lo studio dell'etica.
Non ci può essere verità definitiva nell'etica più che nella fisica, finché l'ultimo uomo non abbia vissuto la sua esperienza e detto la sua parola.
Non esiste, come qualcuno teorizza, la scalata moderna, antica o futura. Esiste soltanto la scalata, e come tale non è che un mezzo convenientemente adattato alla propria etica per raggiungere le proprie aspirazioni.
Non puoi fare una buona economia con una cattiva etica.
Non tutto ciò che può essere contato necessariamente conta e non tutto ciò che conta può necessariamente essere contato.
Poiché i criteri morali hanno la precedenza sull'interesse personale, vari politici e vari imprenditori hanno trasformato l'interesse personale in un criterio morale.
Primo ed unico principio dell'etica sessuale: l'accusatore ha sempre torto.
Pur essendo un convinto cultore dell'etica, penso proprio che l'abito nero di certe suore sia proprio antiestetico.
Riflettere sull'etica dell'amore per tutte le creature in tutti i suoi dettagli: questo è il difficile compito assegnato al tempo in cui viviamo.
Sebbene la polvere d'oro sia preziosa, quando ti entra negli occhi ti ostacola la vista.
Si suppone che l'esercito trasformi dei bambini in uomini, ma spesso trasforma degli uomini in neonati, poiché, al contrario di un monastero, di una università o di un’organizzazione a scopo di lucro, l’esercito non ha un’etica.
Un atto non ha assolutamente nessuna qualità etica quando non sia scelto fra un certo numero di atti ugualmente possibili.
Un diritto, a paragone della suprema interiorità dell'etica, si può considerare come qualcosa di esteriore.
Un uomo senza etica è una bestia selvaggia che vaga libera in questo mondo.
Una politica priva di etica non incrementa il benessere dell’umanità; un’esistenza priva di morale abbassa gli esseri umani al livello degli animali.
Uno stomaco limitato può andare d'accordo soltanto con una sensibilità limitata, cioè animalesca. L'uomo ispirato dall'etica e dalla ragione ha nei confronti dello stomaco un atteggiamento che consiste nel considerarlo un organo non animalesco, ma umano.
Vi sono certi fenomeni ai quali nelle nostre società si dà il nome di "etici" o "morali", che tutti credono conoscere perfettamente, e che nessuno ha mai saputo rigorosamente definire. Non sono mai stati studiati da un punto di vista interamente oggettivo. Chi se ne occupa ha una qualche norma che vorrebbe imporre altrui, e da lui stimata superiore ad ogni altra.