Di fronte a una fiamma, non appena si sogna, quello che si vede non è nulla in confronto a ciò che immaginiamo.
L'eloquenza è come la fiamma: ci vuole la materia per accenderla, il moto per attizzarla, e mentre brucia, illumina.
L'esperienza è una fiamma che non illumina se non bruciando.
La compassione del codardo è una fiamma che non scalda.
La fiamma non è così chiara a se stessa come agli altri a cui fa luce: così anche il saggio.
La fiamma è sempre vicinissima al fuoco.
Negli occhi del giovane, arde la fiamma; negli occhi del vecchio, brilla la luce.
Nella fiamma il tempo stesso si mette a vegliare. Sì, chi veglia davanti alla fiamma non legge più. Pensa alla vita. Pensa alla morte. La fiamma è precaria e vacillante. Questa luce basta un soffio ad annientarla, una scintilla a riaccenderla.
Poca favilla gran fiamma seconda.
Se si scuote la fiaccola, la fiamma agitata divampa più forte, invece se nessuno la scuote, la fiamma muore.
Sii riconoscente alla fiamma per la sua luce, ma non dimenticare il piede della
candela che pazientemente la sostiene.