A volte l'intellettuale dice cretinerie, ma un cretino mai dice cose sensate.
All'uomo di grandi doti intellettuali la solitudine offre due vantaggi: anzitutto quello di stare con se stesso, e, in secondo luogo, quello di non stare con altri.
Che cos'è intellettualismo? Pensare solo con la mente.
Ciò che passa per ottimismo è molto spesso l'effetto di un errore intellettuale.
Comunque agisca, l'intellettuale sbaglia.
Da dove ottiene il potere? Non da un’autorità investita, non ne esistono.
Non dalla superiorità intellettuale, non l’ha. Lo ottiene dalla codardia innata
della normale mente umana: la pubblica opinione.
Esistono intellettuali intellettuali e intellettuali intelligenti.
Fate attenzione all'artista che è anche un intellettuale: è l'artista che è di troppo.
Gli intellettuali non risolvono le crisi, ma le creano.
Gli intellettuali risolvono i problemi; i geni li prevengono.
Gli intellettuali si sforzano di stabilire certezze, mentre il loro mestiere è seminare dubbi.
Gli intellettuali sono come la mafia: si uccidono tra di loro.
Gli intellettuali sono destinati a sparire con l'avvento dell'Intelligenza Artificiale com'è avvenuto per gli eroi del cinema muto con l'invenzione del sonoro. Siamo tutti dei Buster Keaton.
Gli intellettuali sono divisi su tutto, ma uniti dalla cretineria.
Gli intellettuali sono persone che credono che le idee siano più importanti dei valori. Vale a dire, le loro proprie idee e i valori degli altri.
Gli intellettuali, i politici o i giornalisti che dicono di lavorare per il bene comune, dovrebbero darne una prova concreta e suicidarsi.
Gli intellettuali. Questo risibile quinto stato.
I danni prodotti dalla disonestà intellettuale sono di norma assai più gravi di quelli prodotti dal furto di un bene materiale.
Il compito degli intellettuali è quello di ricercare la verità in mezzo all'errore.
Il corso della società sarà cambiato solo da un cambiamento delle idee. Per prima cosa dovete raggiungere gli intellettuali, gli insegnanti e gli scrittori, con argomentazioni ragionate. Sarà la loro influenza sulla società che prevarrà, e i politici seguiranno.
Il diluvio di giornali, tutti i libri pubblicati anno per anno dagli intellettuali, scivolano sui milioni di uomini dei ceti inferiori come l'acqua sul cuoio unto d'olio.
Il genio umano escogita vie d’uscita per (quasi) ogni necessità della nostra vita. E una volta scovata la soluzione del problema, non ci è più necessario far uso della nostra intelligenza: basta copiare. Ma replicare non è inventare; così, le nostre doti intellettuali avvizziscono, perché non stimolate.
Il grado di socievolezza di ciascuno sta in rapporto inverso al suo valore intellettuale.
Il grande malanno del nostro tempo si chiama ideologia e i portatori del suo contagio sono gli intellettuali stupidi.
Il mondo intellettuale si divide in due classi: da una parte i dilettanti, dall'altra i pedanti.
Il mondo nel corso dei secoli, grazie agli intellettuali che si sono opposti e hanno contrastato il potere, è un po' migliorato, ma evidentemente c'è ancora molto marciume in giro, infatti la maggior parte degli intellettuali non si oppone al potere, anzi ne subisce l'adulazione.
Il percorso di ogni intellettuale, se segue il suo cammino con adeguata costanza finisce nell'ovvio, nel quale i non intellettuali non hanno neppure sbirciato.
In una nave che affonda gl'intellettuali sono i primi a fuggire subito dopo i topi e molto prima delle puttane.
Intellettuali? Coloro che attribuiscono valori a ciò che ne è assolutamente privo.
L'autentica rivoluzione è quella dello spirito, nata dalla convinzione intellettuale della necessità di cambiamento degli atteggiamenti mentali e dei valori che modellano il corso dello sviluppo di una nazione.
L'infinito dell'amore, o il suo egoismo, fa sì che gli esseri che amiamo siano quelli la cui fisionomia intellettuale e morale sia per noi la meno oggettivamente definita.
L'intellettuale rappresenta la disgrazia più grande, il culmine del fallimento per l'homo sapiens.
L'intellettuale è come il bambino della favola, che rivela all'imperatore la sua nudità.
L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
L'intellettuale è uno la cui mente si osserva.
L'ipocrisia è il preludio alla castrazione intellettuale.
L'uomo buono è intelligente, quello cattivo è, in più, imbecille. Le doti morali non possono essere separate da quelle intellettuali.
La crescita intellettuale deve cominciare alla nascita e cessare solo alla morte.
La differenza tra un intellettuale e un operaio? L'operaio si lava le mani prima di pisciare e l'intellettuale dopo.
La disciplina che si identifica con l'educazione delle facoltà intellettuali, si identifica anche con la libertà. La libertà autentica, in poche parole, è intellettuale, riposa nel potere educato del pensiero.
La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita intellettuale: semplicemente un'ammissione di fallimento.
La felicità della specie umana è l’obiettivo più desiderabile che la scienza dell’uomo possa perseguire, e fra tutte le forme di felicità il primo posto va a quella intellettuale e morale. I più potenti nemici di questa felicità sono i governanti incapaci e corrotti.
La forza di un partito politico non consiste nella grande e autonoma intellettualità dei singoli membri, ma in una disciplinata obbedienza prestata dai membri alla direzione intellettuale.
La maggior parte degli uomini ha una capacità intellettuale molto superiore all'uso che ne fanno della stessa.
La passione intellettuale richiama la sensualità.
La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto.
La scienza esige umiltà intellettuale esattamente come la verità di fede.
La socievolezza di ognuno sta pressappoco in rapporto inverso con il suo valore intellettuale; "egli è molto insocievole" significa già quasi "egli è un uomo di grandi qualità".
La tradizione intellettuale è servilismo al potere, e se non la tradissi mi vergognerei di me stesso.
La via più sicura per la perdizione intellettuale: abbandonare i problemi reali per i problemi verbali.
La vita intellettuale sta alla realtà come la geometria sta all'architettura.
Le cose sarebbero chiarissime se gli intellettuali non le spiegassero.
Le generalizzazioni intellettuali sono sempre interessanti, ma le generalizzazioni in fatto di morale sono prive di ogni significato.
Le vostre risorse fisiche, mentali e intellettuali, che continuano a crescere e a cambiare, sono il vostro capitale personale.
Lo sviluppo della razza dipende dallo sviluppo dell'individuo, e quando l'individuo non ha più per ideale la coltura del proprio spirito, il suo livello intellettuale deteriora immediatamente e non di rado finisce col perdersi.
Non bisogna lasciar giocare gli intellettuali con i fiammiferi.
Non sono i frutti della ricerca scientifica che elevano un uomo ed arricchiscono la sua natura, ma la necessità di capire e il lavoro intellettuale.
Non sono né le ricchezze, né la fama degli avi a rendere grandi, ma l'onestà e le capacità intellettuali.
Ogni preoccupazione per il concetto di ciò che è giusto e sbagliato nella propria condotta indica un arresto dello sviluppo intellettuale.
Oltre ai farmaci, efficaci sui neurotrasmettitori ma impotenti contro il pessimismo, l'arma più temibile contro il mal di vivere è l'infantilizzazione degli individui attraverso l'azione di multimedia sempre più potenti. Nel nome della gioia di vivere, assistiamo a una gigantesca regressione culturale e intellettuale.
Piú un uomo è intellettualmente limitato, piú potente diventa. Piú cretino è, meglio è.
Qualsiasi preoccupazione per ciò che è buono o sbagliato nella condotta rivela un arresto dello sviluppo intellettuale.
Quando si collabora, i successi intellettuali di una persona stimolano la passione e l'entusiasmo degli altri collaboratori.
Quanto più in basso l'uomo si trova dal punto di vista intellettuale, tanto meno misteriosa è per lui l'esistenza: anzi, gli sembra ovvio che tutto quello che esiste, esista ed esista così com'è.
Solo i geni e gli stupidi sono intellettualmente autosufficienti.
Tutte le lotte sono essenzialmente lotte di potere, e molte di queste non sono più intellettuali di quanto lo siano due arieti che picchiano le loro teste l'una contro l'altra.
Tutti noi disponiamo di quattro elementi: l’intellettuale, l’emotivo, il sessuale e il fisico. Viviamo nelle idee, nelle emozioni, nei desideri e nei bisogni.
Un intellettuale è un individuo che dice una cosa semplice in modo difficile; un artista è un individuo che dice una cosa difficile in modo semplice.
Un intellettuale è un uomo che usa più parole del necessario per dire più di quanto sappia.
Un intellettuale è un uomo la cui mente osserva sé stessa.
Un intellettuale è una persona che ha scoperto qualcosa di più interessante del sesso.
Una fatalità incombe sulla superiorità fisica e intellettuale: la stessa fatalità che sembra inseguire, attraverso la storia, i passi incerti dei re. Meglio vale non distinguersi dai propri simili.
Una fede ceca può essere rassicurante, ma paralizza la ragione e le capacità produttive, fermando l'evoluzione intellettuale.
Una pietra di paragone per accertare il valore autentico di un «intellettuale» scopri cosa pensa dell’astrologia.
Uno dei segreti della vita è di tenere viva la nostra curiosità intellettuale.
Uno stupido che cammina va più lontano di dieci intellettuali seduti.
È il compito degli intellettuali e degli scrittori porre dei dubbi sulla perfezione.
È la critica che crea l'atmosfera intellettuale di un’epoca.