A vent'anni si tenta la poesia, a cinquanta si pensa che bisognava insistere.
Alcune persone vanno dai preti; altre si rivolgono alla poesia; io vado dai miei amici.
Altro è la verità in poesia, altro in filosofia. Per essere vero, il filosofo deve conformare il suo discorso alla natura degli oggetti; il poeta, alla natura dei suoi caratteri.
Che buon tempo! Star lì a fare la fatica di far versi quando ce ne sono tanti già belli e fatti.
Che differenza c'è fra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.
Ci sono certe cose nelle quali la mediocrità è intollerabile: poesia, musica, pittura, pubblica eloquenza. Quale tortura è ascoltare uno sterile discorso mentre viene pomposamente declamato, o un verso di scarsa qualità recitato con tutta la pessima magniloquenza di un poeta.
Ci sono poesie che andrebbero messe in tasca, per tirarle fuori quando servono. Ci sono poesie che andrebbero caricate come pistole, per premere il grilletto e ammazzare il dolore che, se rimane inspiegato, cresce.
Ciò che non rapisce non può essere poesia.
Come avanza la civiltà, la poesia quasi inevitabilmente declina.
Come un pezzo di ghiaccio su una stufa la poesia deve viaggiare sulla sua stessa liquefazione.
Compito del poeta è sia dar voce a coloro che non hanno voce, sia pretendere che escano dal silenzio coloro che rimangono silenziosi, e così insiste nella poesia.
Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
Devi capire l'interezza della vita, non soltanto una parte di essa. Ecco perché devi leggere, ecco perché devi guardare i cieli, ecco perché devi cantare e danzare, e scrivere poesie, e soffrire e capire, perché tutto questo è vita.
Dove il conformismo è considerato un ideale, la poesia non è la benvenuta.
Esiste una logica per la poesia. Non è quella della filosofia. I filosofi non sono all'altezza dei poeti.
Fallire la propria vita significa accedere alla poesia senza il supporto del talento.
Far poesie è come far l'amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa.
Fino a diciotto anni tutti scrivono poesie; dopo, possono continuare a farlo solo due categorie di persone: i poeti e i cretini.
Forse nessuno può essere poeta, e forse neppure godere la poesia, senza un pizzico di follia.
Gli editori credono ciecamente, con apriorismo razzistico, che la poesia sia tabù per la libreria. E lo credono anche i librai.
Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
Gli esseri umani sono divisi in due: mente e corpo. La mente abbraccia tutte le più nobili aspirazioni: come poesia, filosofia... Ma chi si diverte è il corpo.
Ho scritto alcune poesie che io stesso non capisco.
Ho scritto migliaia e migliaia di poesie. Ma non ne ho conservata nessuna. Le regalo. Per me conservo i sentimenti che le hanno animate. Quelli sono i miei ricordi. Nelle poesie c'è solo l'effetto di quei sentimenti, c'è quello che rimane in superficie, ma l'uomo è rimasto mio.
I colori in pittura sono le lusinghe per convincere gli occhi, come la dolcezza della metrica lo è in poesia.
I giudizi sulla poesia hanno più valore della poesia. Sono la filosofia della poesia. La filosofia, così concepita, ingloba la poesia. La poesia non potrà fare a meno della filosofia. La filosofia potrà fare a meno della poesia.
I numerosi grandi giardini del mondo, della letteratura e della poesia, della pittura e della musica, della religione e dell’architettura. tutti chiariscono al massimo il concetto: L’anima non può prosperare in assenza di un giardino. Se non vuoi il paradiso, non sei umano, se non sei umano, non hai un’anima.
I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.
Il compito della poesia è quello di guardare in faccia la Medusa e non già di mandarla dal parrucchiere affinché la renda più presentabile.
Il linguaggio va a tentoni come l'amore nell'oscurità del mondo, alla ricerca di una perduta immagine primordiale. Una poesia non si può fare, solo presentire.
Il mio libro è poesia, e se non è, lo diverrà.
Il misticismo senza poesia è superstizione, e la poesia senza misticismo è prosa.
Il momento del cambiamento è l'unica poesia.
Il pensiero è disfattista; se non è quello dei grandissimi filosofi; ma allora è poesia.
Il pensiero è sempre la pietra d'inciampo della poesia.
Il percorso della poesia finisce quando la poesia è ricevuta, non quando è scritta.
Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione.
Il poeta può solo scrivere poesie; ci vuole il lettore per completare il significato.
Il poeta vale quello che vale la sua migliore poesia.
Il problema dell’incomprensibilità di tanta poesia contemporanea non si pone nemmeno, visto che nessuno la legge.
Il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo.
Il senso per la poesia ha molto in comune con il senso del misticismo... rappresenta l'irrappresentabile, vede l'invisibile, sente il non sensibile.
Il sentimento è la poesia dell'immaginazione.
Il sogno, la poesia, l'ottimismo aiutano la realtà più di ogni altro mezzo a disposizione.
Il tributo più vero che un uomo possa dare ad un suo simile: il ringraziamento per avergli fatto toccare la poesia.
In ogni facoltà uomini, i quali non vi hanno la natura, vi riescono con ostinato studio dell'arie: ma in poesia è affatto negato di riuscire con l'arte, a chiunque non v'ha la natura.
In tutti i casi, la poesia è precedente alla prosa: si direbbe che l'uomo canti prima di parlare.
Io scrivo critica e poesia, la formula perfetta per fare la fame.
Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.
Io sostengo che bisogna affogarsi un po' nei laghetti della poesia, immergersi lentamente in quelle esperienze che fanno rabbrividire la pelle e l'anima.
Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo.
L'acqua è la prosa dei liquidi, l'alcol ne è poesia.
L'amore ha anche questo in comune con la poesia: che, quando ci si spiega, si è perduti.
L'amore è soprattutto la poesia delle persone che non possono avere altro.
L'autentica poesia non è mai un modo più elevato della lingua quotidiana. Vero è piuttosto il contrario: che il parlare quotidiano è una poesia dimenticata.
L'onore è la poesia del dovere.
L'unione tra le parole e il canto deve essere talmente stretta che la poesia deve sembrare essere scritta sulla musica, non meno che la musica sulla poesia.
La casa della poesia non avrà mai porte.
La creatività scaturisce dalla tensione tra spontaneità e limiti. Questi ultimi, come argini di un fiume, costringono la spontaneità nelle varie forme che sono essenziali all'opera d'arte o alla poesia.
La critica è la coscienza o l'occhio della poesia, la stessa opera spontanea del genio riprodotta come opera riflessa dal gusto.
La grande poesia nasce dalla sottrazione. Non dal dire ma nel tacere.
La letteratura sta alla poesia come la menzogna alla verità.
La musica, in questo parente della poesia, rappresenta sentimenti piuttosto che idee; suggerisce delle idee, è vero, senza contenerle in sé.
La narrativa e la poesia sono una terapia, una medicina. Quello che guariscono è la frattura che la realtà crea nell’immaginazione.
La pistola che ho puntato alla tempia si chiama Poesia.
La pittura è poesia silenziosa, e la poesia è pittura che parla.
La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
La più bella poesia mai composta è quella scritta di notte dalle stelle.
La più nobile letteratura è specchio della poesia, la più nobile poesia è specchio della verità, la più nobile verità è specchio dell'amore.
La poesia benefica di per sé, la poesia che di per sé ci fa meglio amare la patria, la famiglia, l'umanità, è, dunque, la poesia pura, la quale di rado si trova.
La poesia bisogna sentirla, non capirla.
La poesia che viene al mondo vi giunge carica di mondo.
La poesia consiste nel dire studiatamente una cosa comune.
La poesia della terra non è mai morta.
La poesia dev'essere la naturale effusione dell'anima nostra.
La poesia deve avere in sé qualcosa che è barbaro, immenso e selvaggio.
La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
La poesia dev’essere qualcosa che arde dentro di te con la forza di un fuoco
come la musica per il musicista o il marxismo per il comunista, se no non è niente, una noia vuota e formale intorno a cui i pedanti possono biascicare senza fine le loro postille e i loro commenti.
La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.
La poesia dovrebbe essere grande ma discreta; qualcosa che ti penetra dentro senza farti trasalire, senza colpirti in sé stessa, ma col suo messaggio.
La poesia dovrebbe sorprendere per un piacevole eccesso e non per singolarità, dovrebbe colpire il lettore come se fossero parole dei suoi stessi pensieri più elevati, ed apparire quasi come un ricordo.
La poesia inizia in delizia e finisce in saggezza.
La poesia malinconica e sentimentale è un respiro dell'anima.
La poesia migliora se intuiamo che è espressione di un anelito, non storia di un fatto.
La poesia nacque la notte in cui l'uomo contemplava la luna pur consapevole che non era commestibile.
La poesia nasce semplice da una mente in pace.
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.
La poesia non ha tempo, chi la legge la riscatta, la fa presente, e poi la restituisce alla sua eternità.
La poesia non nasce dalle regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano da le poesie: e però tanti son geni e specie de vere regole, quanti son geni e specie de veri poeti.
La poesia non va in vacanza. Viviamo in poesia, di poesia. Il canto libero dell'anima, di ognuno di noi.
La poesia non è bella quanto la filosofia, per la stessa ragione per cui un'aquila non è bella quanto la verità.
La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve!
La poesia non è fatta di queste lettere che pianto come chiodi, ma del bianco che resta sulla carta.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
La poesia non è stata scritta per essere analizzata. Deve ispirarci al di là della ragione, deve commuoverci al di là della comprensione.
La poesia non è un libero movimento dell'emozione, ma una fuga dall'emozione; non è l'espressione della personalità, ma la fuga dalla personalità.
La poesia non è un merito umano, ma una fatalità che si sopporta.
La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. È un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti.
La poesia per me è visione dell'orizzonte: l'orizzonte è dove tutti i tuoi desideri, le tue passioni, i tuoi sogni, le tue sofferenze, i tuoi rimpianti, il tuo futuro e il tuo passato si fondono col mare e il sole in un eterno presente! Io vedo i miei versi danzare all'orizzonte, così li raccolgo quando ancora si agitano e vibrano pieni di vita e magica alchimia.
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
La poesia qualcosa vale, credetemi. Impedisce di impazzire del tutto.
La poesia rende visibile l'invisibile.
La poesia richiede un genio particolare, che non va troppo d'accordo col buon senso. Ora è il linguaggio degli dèi, ora quello dei pazzi, raramente quello di un onest'uomo.
La poesia risolve l'esistenza altrui nella propria.
La poesia sana le ferite inferte dall'intelletto. Essa è appunto formata da elementi contrastanti, da una verità sublime e da un piacevole inganno.
La poesia serve per nutrire quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro, e senza il quale è imprudente vivere.
La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
La poesia solleva il velo dalla bellezza nascosta del mondo, e rende oggetti familiari come se non fossero familiari.
La poesia solo in piccola parte si trova negli innumerevoli libri detti di poesia.
La poesia va e viene.
La poesia è anche e forse soprattutto lettura del grande libro della natura.
La poesia è come l'acqua nelle profondità della terra. Il poeta è simile a un rabdomante, trova l'acqua anche nei luoghi più aridi e la fa zampillare.
La poesia è composta da gioia e dolore e meraviglia, con un pizzico di dizionario.
La poesia è il concentrato del potere del linguaggio, ovvero della nostra originaria relazione con l'universo.
La poesia è il diario di un animale marino che vive sulla terra, desideroso di volare nel cielo.
La poesia è il linguaggio naturale di tutti i culti.
La poesia è il linguaggio universale che il cuore utilizza con la natura e con se stesso.
La poesia è il perpetuo sforzo di esprimere lo spirito della cosa, di penetrare il corpo bruto, e di cercare la vita e la ragione che lo fa esistere.
La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Tanto più poetico, tanto più vero.
La poesia è il segreto dell'anima; perchè sciuparla con le parole?
La poesia è il sentimento che si confessa a sè stesso, nei momenti di solitudine, e che s’incorpora in simboli che sono rappresentazioni il più che possibile esatti del sentimento nella precisa forma che esso assume nello spirito del poeta.
La poesia è indispensabile, ma vorrei sapere perché.
La poesia è l'arte di dare sostanza alle ombre.
La poesia è l'arte di far entrare il mare in un bicchiere.
La poesia è l'arte di unire il piacere con la verità.
La poesia è l'eroina della filosofia. La filosofia innalza la poesia a principio.
Essa ci insegna a conoscere il valore della poesia. La filosofia è la teoria
della poesia. Essa ci mostra che cosa è la poesia: che essa è uno e tutto.
La poesia è l'espressione musicale del silenzio.
La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
La poesia è la parola dei secoli.
La poesia è la ragione messa in musica.
La poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale e interiore, che il lettore riconosce come proprio.
La poesia è la sintesi di giacinti e biscotti.
La poesia è la somma musica, dove le sillabe fanno da note e l'uomo da sommo strumento.
La poesia è la strada meno vile che può percorrere chi prova insofferenza per la schiavitù del vivere quotidiano inquadrato nelle regole borghesi.
La poesia è la suprema forma letteraria.
La poesia è la testimonianza dei momenti più felici e migliori delle menti più felici e migliori.
La poesia è la verità nei suoi abiti da festa.
La poesia è lo specchio appannato della nostra società. E ciascun poeta soffia sullo specchio: il suo alito lo appanna in modo diverso.
La poesia è oblio dell'anima nell'oggetto della sua contemplazione; la critica è oblio dell'anima nella poesia.
La poesia è qualcosa di più filosofico e di più elevato della storia; la poesia tende piuttosto a rappresentare l'universale, la storia il particolare.
La poesia è quando un'emozione ha trovato il suo pensiero e il pensiero ha trovato le parole.
La poesia è quanto di più vicino e al tempo stesso quanto di più lontano dal mondo della natura.
La poesia è quella musica che tutti gli uomini portano dentro se stessi.
La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi.
La poesia è semplicemente il modo più bello, più emozionante e assai più efficace di narrare qualcosa.
La poesia è un atto di pace. La pace costituisce il poeta come la farina il pane.
La poesia è un conforto per chi la scrive e un fastidio per chi gli sta accanto.
La poesia è un eco, che chiede a una nuvola di danzare.
La poesia è un modo di prendere la vita alla gola.
La poesia è un modo più accurato di nominare le cose. Va più vicino alle cose, le sottolinea.
La poesia è una cosa talmente magica che quelli stessi che la fanno sono gli ultimi a capirci qualche cosa.
La poesia è una fiamma nel cuore, mentre la retorica è fatta di fiocchi di neve. Come possono fuoco e neve convivere?
La poesia è una gabbia in cui si vive liberi.
La poesia è una malattia del cervello.
La poesia è una scienza esatta, come la geometria.
La poesia, che non è un'arte di arrangiare fiori, ma urgenza di afferrarsi a un bordo nella tempesta.
La poesia, costretta a essere poesia sociale, poesia civile, poesia patriottica, intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E noi di questa pseudopoesia ne abbiamo tanta.
La poesia, il cui materiale è il linguaggio, è forse la più umana e la meno frivola delle arti, quella in cui il prodotto finale resta più vicino al pensiero che l'ha ispirata.
La poesia, la storia o il romanzo che scrivi è la tua metafora della vita.
La poesia, nel passato, era al centro della nostra società, ma con la modernità si è ritirata ai suoi margini. Io penso che l'esilio della poesia sia anche l'esilio del meglio del genere umano.
La poesia, non ad altro intonata che a poesia, è quella che migliora e rigenera l'umanità, escludendone, non di proposito il male, ma naturalmente l'impoetico.
La poesia, per dirla in maniera poetica, è la prima delle necessità.
La poesia, è ciò che sognamo, ciò che immaginiamo, ciò che desideriamo e ciò che si compie, spesso.
La poesia: ogni parola la definisce, ma dopo si fa avanti la successiva.
La scienza è l’unico strumento che l’uomo possiede per dimostrare, con i fatti, che la natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno. È un traguardo cui né la poesia né la filosofia avrebbero mai saputo, né potuto, arrivare.
La scienza, come la poesia, si sa che sta ad un passo dalla follia.
La solitudine fa maturare l'originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. ma genera anche il contrario, lo sproporzionato, l'assurdo e l'illecito.
La tua sottile anima dorata oscilla tra passione e poesia.
La vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita.
La vera poesia si tiene ugualmente lontana dalla insensibilità e dal sentimentalismo.
La vera poesia è al di fuori delle regole.
Le arti, comprese la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli artisti che le praticano, non da sterili professori.
Le cose ma anche i gesti, i volti, i paesaggi hanno certo la loro poesia e un pezzo di realtà inquadrato in una cornice vuota è un quadro.
Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal mistero.
Le poesie non si spiegano, se raggiungono il posto giusto le senti, ti grattano dentro.
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.
Le poesie sono un balsamo per quanto d’inappagabile c’è nella vita.
Leggere una poesia è ascoltarla con gli occhi; ascoltarla è vederla con le orecchie.
Modificare la vita fino al punto da annullarla, sostituendo un ideale di poesia alla squallida prosa del quotidiano.
Molti falliscono per avere rischiato troppo nella prosa della vita. Essersi rovinato con la poesia è un onore.
Muoiono i poeti ma non muore la poesia, perché la poesia è infinita come la vita.
Nei tempi sempre più congestionati che ci attendono, il bisogno di letteratura dovrà puntare sulla massima concentrazione della poesia e del pensiero.
Nell'amore infelice la poesia ha trovato da sempre l'oggetto del suo felice amore.
Nella poesia, nulla è difficile come il principio, tranne forse la fine.
Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c'è bisogno della poesia, che ha la funzione di avvicinarsi all'assoluto. In questo mercato generale delle parole, la parola poetica diventa un assoluto.
Nella scienza abbiamo soprattutto bisogno di immaginazione. Non tutto è matematica, non tutto è logica, ma è piuttosto poesia e bellezza.
Nessuna donna si innamorerà di te perché le leggi una poesia, ma lo farà se nel leggerla la guarderai con passione.
Nessuno, penso, dovrebbe leggere poesie, o guardare quadri o statue, se non vi sa trovare molto di più di quanto il poeta o l'artista vi abbiano effettivamente espresso.
Nominare un oggetto equivale a sopprimere i tre quarti del godimento della poesia, che è dato dall'indovinare poco a poco: suggerirlo, ecco il sogno.
Non c'è nessun'altra ragione per cui si possa definire il mio lavoro poesia, eccetto che non ci sono altre categorie dove inserirlo.
Non cambiare nomi alle cose per farle migliori. Così fa la poesia.
Non disprezzate la poesia. È pur sempre un ottimo modo di esercitare la memoria.
Non piacciono a lungo né vivono le poesie scritte da chi beve solo acqua.
Non potrei conservare in me oasi di poesia se non avessi costruito una barriera di cinismo a proteggerle.
Non riuscirò mai a far capire alla gente che la poesia è l'espressione di una passione che si accende.
Non si scrive una poesia con le idee, ma con le parole.
Non troverai la poesia in nessun posto a meno che tu sia tu a portarne un po' dentro.
Non è possibile che crei poesia chi non è posseduto da un Dio e fuori di senno.
Non è un poeta colui di cui nessuno legge le poesie.
Né per la musica, né per la poesia, né per le arti figurative le donne, in verità, hanno realmente comprensione e sensibilità; ma è una mera scimmiottatura, ai fini della loro civetteria, se esse fingono e pretendono di averle.
Ogni essere umano deve dedicarsi a scrivere poesie mezz’ora al giorno, senza preoccuparsi se ciò che scrive è bello o brutto.
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere.
Ogni uomo in buona salute può fare a meno di mangiare per due giorni; della poesia, mai.
Per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto
Per la poesia la giovinezza non basta: la fanciullezza ci vuole!
Per non essere gli straziati martiri del Tempo, ubriacatevi senza posa! Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare.
Perché bevo? Così posso scrivere poesie. Talvolta quando si è a fine corsa e ogni bruttura recede in un sonno profondo c'è come un risveglio e ogni cosa rimasta è reale. Per quanto devastato è il corpo lo spirito cresce in energia. Perdonami Padre poiché so quello che faccio. Voglio ascoltare l'ultima Poesia dell'ultimo Poeta.
Più ancora che nella poesia, è nell'aforisma che la parola è dio.
Più la scrittura è trasparente e più la poesia è visibile.
Più è alta l'ambiguità, più è alta la temperatura del testo poetico.
Poesia non compresa. La poesia è una cosa talmente magica che quelli stessi che la fanno sono gli ultimi a capirci qualche cosa.
Poesia non è selezionare e scrivere parole. È invece amarle, soffrirle, viverle. È dare voce ai propri sogni. Poesia è far tacere la mente e far parlare il cuore. Per arrivare al cuore di chi legge.
Poesia potrebbe anche definirsi: la fiducia di parlare a se stessi.
Poesia è malattia.
Poesia è noia, studio, solitudine; indifferenza e sofferenza di sapere che è impossibile fare.
Poesia, accordo supremo del nostro essere con se medesimo. Far poesia, in fondo, vuol dire senz'altro riconoscersi. Quando la parola è accettata senza reticenze, quando la parola non forza nulla, e le basta lasciarsi dire.
Poesia, altro vizio solitario.
Poesia: una teca senza tempio.
Poetare è generare. Ogni produzione poetica deve essere un individuo vivente.
Prima che un errore fondamentale, la vita è una mancanza di gusto cui né la morte né la poesia stessa riescono a porre rimedio.
Quando il potere porta l'uomo verso l'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe la sfera di interesse dell'uomo, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità dell'esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia rigenera.
Quando la poesia compare inaspettatamente nella vita, siamo stupiti, siamo incantati, ma poco dopo ci rendiamo conto che siamo stati presi per i fondelli, che era un pacco, una fregatura.
Quando qualcuno riderà della tua poesia, ridi della sua ignoranza.
Quel tono giusto di parlare a se stesso che è il segreto della grande poesia.
Quello che si chiama 'paura' nel significato poetico, è la convinzione più profonda che non si sarebbe dovuti nascere.
Scrivere poesie non è difficile; difficile è viverle.
Scrivere prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere poesia; in entrambi i casi è ricerca d'un'espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile.
Se dovessi vivere di nuovo la mia vita, adotterei come regola quella di leggere della poesia e di ascoltare della musica almeno una volta alla settimana, poiché, forse le parti del mio cervello ora atrofizzate sarebbero mantenute attive dall'uso.
Se dunque la musica ha un maggior numero di amatori che non la poesia, o l'architettura, o la scultura, questo non si deve al fatto che essa è 'più spirituale', come suol dirsi, bensì al fatto inverso: che è più sensuale.
Se dà egual misura di piacere, il giuoco delle pulci vale la poesia.
Se i politici si occupassero un po' più di poesia e i poeti un po' più di politica, forse si vivrebbe in un mondo migliore.
Se la poesia non nasce con la stessa naturalezza delle foglie sugli alberi, è meglio che non nasca neppure.
Se leggo un libro che mi gela tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia. Se mi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è poesia. È l'unico modo che ho di conoscerla. Ce ne sono altri?
Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.
Senza la fantasia, senza la capacità di sognare, senza la poesia, siamo solo degli uomini. Con la fantasia, il sogno e la poesia, possiamo invece volare o perlomeno sollevarci da terra quel tanto che basta per sentirci qualcosa in più.
Si contenti di una poesia fatta solo di parole chi non è in grado d'intendere e di esprimere la poesia delle cose.
So che la poesia è indispensabile, ma non saprei dire per cosa.
Solo grazie alla poesia troviamo la quadratura del cerchio.
Solo la poesia ispira poesia.
Solo la poesia può medicare e calmare come un elisir di pace e rassicurare l’intelligenza contratta e resa asfittica dalla paura.
Tutta la buona poesia è il traboccare spontaneo di sentimenti possenti: ha la sua origine nell'emozione ricordata in uno stato di calma.
Tutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesia.
Tutti i poeti sono mistici, perché hanno a disposizione la terra e il cielo con cui giocare e una religione da officiare: quella, appunto, della poesia.
Tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la poesia.
Tutto è complicato; se non fosse così, la vita e la poesia e tutto il resto sarebbero una noia.
Un poema non è mai finito, solo abbandonato.
Un sano tirocinio poetico non consiste in altro che nell'imparare ad essere scontenti.
Un sonetto senza mende val da solo un poema.
Un tempo si credeva che lo zucchero si estraesse solo dalla canna da zucchero, ora se ne estrae quasi da ogni cosa; lo stesso per la poesia, estraiamola da dove vogliamo, perché è dappertutto.
Un uomo sano arrossisce sempre quando ha fatto una poesia.
Una bella poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che gli si è aggiunta una bella poesia.
Una grandissima parte dell'uomo non può essere detta. La poesia cerca di dire quello che non si può dire. È una scommessa rischiosa, che nessun sistema dell'informazione potrebbe accettare: se lo facesse, verrebbe subito messo in liquidazione. Così, la poesia è mettere in parole quello che, a rigore, non può essere messo in parole, quello che non ha nemmeno «forma di parole».
Una poesia completa è quella in cui un'emozione trova il pensiero e il pensiero trova le parole.
Una poesia non deve significare ma essere.
Una poesia non necessita di un significato come la maggior parte delle cose nella natura.
Una poesia ragionevole è lo stesso che dire una bestia ragionevole.
Una poesia è buona finché si sa di chi è.
Una poesia è ciò che accade quando un ansioso incontra un tecnico.
Una poesia è l’espressione di idee o di sentimenti in un linguaggio che nessuno usa, poiché nessuno parla in versi.
Una storia di fatti particolari è uno specchio che oscura e distorce ciò che potrebbe essere bello; la poesia è uno specchio che rende bello ciò che è distorto.
Viviamo in un'epoca in cui quasi tutti siamo dei poeti, ma solo qualcuno sa scrivere poesie.
È nella letteratura, nella poesia, nel dramma, nel romanzo che i modelli filosofici e il vaglio delle possibilità metafisiche e morali ricevono la densità, il peso realizzato ed esistenziale della vita vissuta.
È proprio vero che la poesia è deliziosa, infatti la prosa migliore è piena di poesia.
È un paradosso: la danza e la poesia sono tanto simili quanto profondamente diverse, ma al di là di struttura e contenuti emotivi sono unite dal ritmo. D'altronde il ritmo è sovrano di tutte le cose che hanno senso a questo mondo.
È unicamente nella solitudine che noi riusciamo a capire alcune cose ed è nella solitudine che possiamo confermare la nostra vocazione per la poesia.