A teatro, di solito, il fascino sono venti ballerine in fila che fanno tutte la stessa cosa. Si presume che venti donne siano più affascinanti che una.
Accontentiamoci di dire che il teatro, come la vita, è un sogno, senza preoccuparci troppo della menzogna.
Al cinema, si recita; al teatro, è recitare.
Anche dormire è una forma di critica, specialmente a teatro.
Chi ha in sé abbastanza tragedia e commedia, se ne sta preferibilmente lontano dal teatro.
Ci sono molte teorie sul teatro. Dovrebbe educare la gente o ispirarla, rispecchiare la vita o cambiarla. Beh, io gli concedo tutto ciò, purché faccia anche spettacolo. Perché a mio parere lo scopo del teatro, dal dramma greco al circo, è di interessare.
Ciò che ho sempre trovato di più bello in un teatro, nella mia infanzia e ancora adesso, è il lampadario, un bel oggetto luminoso, cristallino, complicato, circolare e simmetrico.
Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia.
Dormire al cinema o a teatro è il modo più efficace per esprimere il proprio giudizio sull'opera.
Dove la vita s’arresta, e la morte cede della sua altezzosa incongruenza, lì il teatro ha quasi vera esistenza.
Il fine del teatro è quello di divertire.
Il fulcro della crisi attuale del pensiero critico sta nella confusione semantica, nella difficoltà di sapere che cosa siano oggi la scultura, la pittura, la fotografia e le installazioni, il teatro o le performance. Diventa necessario ridare un significato alle parole che usiamo.
Il mondo è un vasto teatro in cui ognuno interpreta la sua parte con la maschera sul naso.
Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani; il guaio è che te lo fanno vedere oggi.
Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente.
Il teatro tragico ha l'enorme inconveniente morale di dare troppa importanza alla vita e alla morte.
Il teatro è il luogo dove "io è morto" può assumere espressione.
Il teatro è il luogo in cui nulla succede: proprio in quanto consiste d’un siffatto mancare esso è teatro. Se così non fosse si tratterebbe di piatta imitazione d’un atto ordinario di vita, anche se a forti colori drammatici, anche se disposto oltre la paura di morte.
Il teatro è meraviglioso proprio in quanto mette in scena gli stati d’animo, coinvolge mantenendo nel contempo le distanze della vita vera. Il teatro è una scuola di emozioni come le fiabe per bambini.
Il teatro è un mezzo efficacissimo per educare il pubblico; però chi fa un teatro educativo si ritrova sempre senza pubblico da poter educare.
Il teatro è un modo di vivere, il cinema un modo di lavorare.
Il teatro è una forma di felicità interrotta dall'esistenza.
In teatro niente è per sempre. Tutto ciò che abbiamo è il momento presente che divampa, si consuma e infine si spegne.
In teatro, spesso, le cose migliori sono gli intervalli.
La TV ha fatto sembrare inutile andare a teatro, la fotografia ha praticamente ucciso la pittura, ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso.
La critica teatrale è un resoconto consapevole di come la coscienza di una persona possa cambiare mentre assiste ad una rappresentazione teatrale.
Mi sento più vivo in un teatro che in qualunque altro posto, ma quello che faccio in teatro l'ho preso dalla strada.
Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello.
Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita.
Ormai il pubblico a teatro applaude soltanto per pietà, nella giusta convinzione che, con un po' di prove, quelli in platea farebbero meglio di quelli in scena.
Per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile all'attore.
Per una natura timida, il controllo all'ingresso d'un teatro somiglia un po' al tribunale degli Inferi.
Più il teatro è stato prestigioso, più epico l'inseguimento, più la miseria della sala vuota divora.
Quando in un teatro il loggione è vuoto è segno che la città non ha cervello.
Se i greci realmente non davano alle donne il permesso di assistere agli spettacoli teatrali, fecero bene, almeno nei loro teatri si sarà potuto sentire qualche cosa.
Se la folla si è abituata ad andare a teatro; se tutti siamo arrivati a considerare il teatro un’arte inferiore, un mezzo volgare di distrazione, e a servircene come sfogo per i nostri istinti peggiori, ciò accade perché ci hanno troppo spesso ripetuto che era teatro, cioè menzogna e illusione.
Se la gente non va a teatro non è perché il teatro è in crisi ma perché è in crisi la gente.
Un teatro che si capisce è la prima garanzia non essere teatro.