Passione

Aforismi

Tecnica

Abitiamo la tecnica irrimediabilmente e senza scelta. Questo è il nostro destino di occidentali avanzati, e coloro che, pur abitandolo, pensano ancora di rintracciare un’essenza dell’uomo al di là del condizionamento tecnico, come capita di sentire, sono semplicemente degli inconsapevoli.
Cerca di assumere persone che siano alla ricerca di informazione e conoscenza, invece che quelli tutta tecnica, niente parole.
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.
Con la tecnica gli uomini possono ottenere da sé quello che un tempo chiedevano agli dèi.
Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia.
Conosci bene la tecnica e padroneggi lo strumento, ma non sai dominare la tua mente. Sai tirare quando tutte le circostanze ti sono favorevoli, ma trovandoti su un terreno rischioso, non riesci a raggiungere l’obiettivo.
Dalla tecnica non giunge la salvezza ma almeno è garantito l'aiuto.
I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico, sono grandi per la loro passione.
Il carattere afinalistico della tecnica, che non si muove in vista di fini ma solo di risultati che scaturiscono dalle sue procedure, abolisce qualsiasi orizzonte di senso, determinando così la fine della storia come tempo fornito di senso.
L'etica, di fronte alla tecnica, diventa pat-etica: non si è mai visto che un'impotenza sia in grado di arrestare una potenza. Il problema è: non cosa possiamo fare noi con gli strumenti tecnici che abbiamo ideato, ma che cosa la tecnica può fare di noi.
L'evoluzione della tecnica è arrivata al punto di produrre l'inermità di fronte alla tecnica.
L'inevitabile assedio dell’essere umano è pronto da tempo, e a disporlo sono teorie che tendono a una spiegazione logica e completa del mondo, e avanzano di pari passo con il progredire della tecnica.
La tecnica a volte è la contraffazione del talento.
La tecnica alleata alla mancanza di gusto è la più terribile nemica dell'arte.
La tecnica nella sua essenza è qualcosa che l'uomo di per sé non è in grado di dominare.
La tecnica non è più un evento della nostra storia, ma ha già superato la soglia storica, fino a tenere nelle sue mani la possibilità stessa del proseguimento della storia.
La tecnica è comunicazione: le due parole sono sinonimi nei direttori d'orchestra.
La tecnica è di gran lunga più debole della necessità.
La tecnica è la magica danza che il mondo contemporaneo balla. Possiamo partecipare alle vibrazioni e alle oscillazioni di quest'ultimo soltanto se capiamo la tecnica. Altrimenti restiamo esclusi dal gioco.
La tecnica è la regressione progressiva all'inorganico. Essa è ritorno all'inorganico come progresso verso l'inorganico. L'uomo residuo è una fase attardata.
La tecnica è lo sforzo per evitare lo sforzo.
La tecnica, sorta per liberare l’uomo dalla necessità della natura, è diventata una sorta di seconda natura dal vincolo non meno necessitante.
Per raggiungere la perfezione sono necessari tecnica, esercizio e dedizione.
Senza tecnica, il talento non è altro che un abito sporco.
Siamo nell'età della tecnica, dove non è possibile vivere se non al prezzo di una completa omologazione al mondo dei prodotti che ci circonda, e da cui dipendiamo come produttori e consumatori.
Siccome la tecnica è ormai la forma del mondo, per l’individuo non c’è altro modo di essere al mondo se non come funzionario della tecnica.
Solo dall'armonia costituita dai tre principi: capitale, tecnica, lavoro vengono le sorgenti della fortuna.
Un uomo la cui reputazione si basa sulla sua abilità in una tecnica è uno stupido. Concentrando tutta la sua energia in un solo campo, certamente vi eccelle, ma non è interessato ad altro. Un uomo simile è inutile.
Uno dei mali della nostra epoca consiste nel fatto che l'evoluzione del pensiero non riesce a stare al passo con la tecnica, con la conseguenza che le capacità aumentano, ma la saggezza svanisce.