Al cinema preferisco la televisione. Non è lontana dal bagno.
Al mondo non c'è più spazio per la mediocrità. Ce n'è già abbastanza e possiamo averne riscontro giorno e notte tramite internet, o la televisione o i politici.
Al ventesimo secolo si può perdonare tutto, anche le due guerre mondiali e quelle successive, anche le sfilate di moda e le corse di formula uno, ma non il peccato di aver sacrificato il cinematografo alla televisione. È codesta una scatola vuota che mostra il mondo piatto come una lavagna e non distingue una scena di guerra da una partita di calcio. Tra i due schermi c'è la stessa differenza che passa tra il calore di un camino e un frigorifero spento.
Chiunque sia collegato alla produzione televisiva deve avere una patente, una licenza, un brevetto, che gli possa essere ritirato a vita qualora agisca in contrasto con certi principi.
Ci sono due categorie di televisione: la televisione intelligente che fa dei cittadini difficili da governare, e la televisione imbecille che fa dei cittadini facili da governare.
Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
Di questo si dovranno rendere conto, volenti o nolenti, tutti coloro che sono coinvolti dal fare televisione: agiscono come educatori perché la televisione porta le sue immagini sia davanti ai bambini e ai giovani che agli adulti. Chi fa televisione deve sapere di aver parte nella educazione degli uni e degli altri.
Dobbiamo molto a Thomas Edison. Se non fosse per lui, adesso guarderemmo la televisione a lume di candela.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.
Gli ultimi dèi: Priàpo, il Sesso; Hermes, il Profitto. Ce lo dimostra, quotidianamente, ossessivamente, la televisione, fedelissima al culto.
Il bombardamento ideologico televisivo non è esplicito: esso è tutto nelle cose, tutto indiretto. Ma mai un «modello di vita» ha potuto essere propagandato con tanta efficacia che attraverso la televisione. Il tipo di uomo o di donna che conta, che è moderno, che è da imitare e da realizzare, non è descritto o decantato: è rappresentato!
Il cinema aiuta a sognare. La televisione a dormire.
Il diavolo esiste: è la televisione.
Il maggiore pericolo della TV non sta tanto in ciò che induce a fare, ma in ciò che impedisce di fare: la conversazione, i giochi e le discussioni, tutte cose che contribuiscono moltissimo all'educazione del bambino e alla formazione del suo carattere.
Il tempo trascorso a guardare la televisione allontana il bambino dalla lettura; la capacità di leggere è scarsamente sviluppata, e il valore della lettura trascurato. I bambini vengono abbandonati ad una serva infedele che li espone a "vicende sconnesse raccontate da persone sconnesse".
In California c'è molta pulizia perché non buttano via la loro immondizia, la trasformano in show televisivi.
In televisione chi sbraita e parla a vanvera sembra che non dica nulla, invece qualcosa dice, per esempio afferma l'imbecillità propria e di chi lo guarda.
In televisione vedi solo persone che possiedono cose e non persone che se le guadagnano.
In televisione, a parte le disgrazie, la violenza, la vanità e la stupidità, tutto è falso.
Indipendentemente da ciò che vedono, i bambini che guardano molto la televisione tendono a leggere di meno, a giocare di meno e ad essere obesi. Questi sono gli "effetti indiretti" del guardare continuamente la televisione.
L'arte è passione morale sposata al divertimento. La passione morale senza divertimento è propaganda, e il divertimento senza passione morale è televisione.
L'imitazione è la più sincera forma di televisione.
L'informazione è attiva, impegnativa. La televisione è passiva. L’informazione è disinteressata, oggettiva. La televisione è emotiva. È spettacolo.
La TV andrebbe denunciata per sequestro di persona.
La TV che ogni giorno spezza il pane della stupidità.
La TV ha fatto sembrare inutile andare a teatro, la fotografia ha praticamente ucciso la pittura, ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso.
La TV ha grande capacità divulgativa, ma spessore minimo.
La TV se l'accendi ti spegne.
La cosa notevole della televisione è che permette a parecchi milioni di persone di ridere alla stessa barzelletta e tuttavia sentirsi soli.
La cultura attuale dell'apparire, per come ci viene trasmessa, in particolare, attraverso la televisione, funziona da cassa di risonanza del narcisismo.
La fatica di leggere non può competere con la facilità di guardare, e allora, rispetto al libro, la televisione sarà il medium più amichevole perché è quello che "dà meno da fare".
La maggior parte degli adulti, per loro stessa ammissione, guarda la televisione "per divertimento". La maggior parte dei bambini, pur trovandola divertente, guarda la televisione perché cerca di capire il mondo.
La stupidità sta conoscendo un revival nazionale. Basta accendere la TV per vedere il suo largo bonario sorriso.
La televisione ? Il potere ipnotico della stupidità.
La televisione ci porta cose che inducono a pensare, ma non ci lascia il tempo per farlo.
La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi.
La televisione ha assunto il pollaio come modello di civiltà.
La televisione ha concesso a una moltitudine di individui la grazia di reputarsi intelligenti, cosa che i libri non avevano ottenuto in trenta secoli di scrittura. Ha anche prodotto una massa di dementi, operazione che i libri non erano mai riusciti a compiere.
La televisione ha provato che le persone prestano attenzione a qualunque cosa piuttosto che le une alle altre.
La televisione ha rubato clienti al prete e allo psicanalista. Uomini e donne, ma soprattutto donne, sembra che trovino un sottile piacere nel raccontarsi davanti a milioni di sconosciuti, nel riferire episodi piccanti della loro vita, comportamenti che hanno taciuto alla mamma e alla migliore amica.
La televisione ha senza dubbio contribuito alla pubblicizzazione della stupidità, diffondendo l'imbecillità ha inoltre consentito la volgarizzazione dell'ignoranza.
La televisione ha spostato la creazione delle banalità dalla sfera dell'artigianato a quella della produzione industriale.
La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
La televisione non ha un effetto deleterio soltanto per i ricchi e per chi facendola si arricchisce; tali individui infatti sono già sufficientemente deleteri di per sé stessi.
La televisione non impone allo spettatore che un atto di coraggio, ma un atto sovrumano: quello di spegnerla.
La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere.
La televisione non è soltanto ladra: è anche bugiarda.
La televisione se da una parte aiuta senz'altro gli studiosi dell'ignoranza e della stupidità, dall'altra contribuisce anche alla loro estinzione.
La televisione serve per apparire, non per essere guardata.
La televisione sfruttando le speranze dell'ereditarietà si affida al moderno nepotismo per conservare a lungo la sua stupidità.
La televisione sta insegnando per tutto il tempo. Fa più educazione delle scuole e di tutte le istituzioni di insegnamento superiore.
La televisione vive di cinema, e il cinema muore di televisione.
La televisione è chewing-gum per gli occhi.
La televisione è come il matrimonio: va bene in campagna, ma in città fa ridere.
La televisione è fondamentalmente uno strumento commerciale. I suoi valori sono i valori del mercato; la sua struttura e i suoi contenuti rispecchiano tale obiettivo.
La televisione è il trionfo della macchina sulle persone.
La televisione è lo spettatore quotidiano
della nostra stupidità.
La televisione è l’unico sedativo su cui può contare sempre.
La televisione è meglio del cinema. Sai sempre dov'è la toilette.
La televisione è più interessante delle persone. Non fosse così, dovremmo avere persone agli angoli delle nostre stanze.
La televisione è quell'apparecchio che permette a persone che non hanno niente da fare di guardare gente che non sa fare niente.
La televisione è sensuale come le calze a rete.
La televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.
La televisione è un mezzo di intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e di rimanere ugualmente sole.
La televisione è un mezzo di intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e rimanere egualmente sole.
La televisione è un nuovo mezzo. Viene chiamata mezzo perché nulla viene fatto bene.
La televisione è un virus micidiale, è come l’AIDS, per vincerla l'unico modo è di non aver paura di morire.
La televisione è un'invenzione che vi permette di farvi divertire nel vostro soggiorno da gente che non vorreste mai avere in casa.
La televisione è una ladra di tempo: deruba i bambini di ore preziose, essenziali per imparare qualcosa sul mondo e sul posto che ciascuno vi occupa.
La televisione, al contrario del cinema (e del teatro), fa di tutto per impedirti di pensare. E ci riesce.
La televisione, per definizione, è l'opposto del libro, è un vettore generalista che si scontra con una scelta consapevole, la più consapevole di tutte. L'unico modo conosciuto dalla televisione di parlare di libri è quello di sceneggiarli attraverso la fiction, è la sola traduzione possibile, non può fare altro.
La tv premia, indifferentemente, chi la venera come chi la irride. Basta saperla servire.
La tv tiene unite molte più coppie di quanto non facciano i bambini o la chiesa.
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
Le differenze maggiori tra i vari canali televisivi sono tuttora le previsioni del tempo.
Le stesse persone che si lamentano degli effetti negativi della televisione, contemporaneamente si lamentano del fatto che essa non sortisca alcun cambiamento.
Mio padre odiava la radio e non vedeva l'ora che inventassero la televisione così avrebbe potuto odiare anche quella.
Molti lamentano la mancanza di precisione della TV. Ma è nella natura stessa del mezzo. La televisione non si occupa assolutamente di informazione.
Molto istruttivo, lo zapping: sulla minor parte dei canali trovi spettacoli per lo più futili o disgustanti; sulla maggior parte trovi pubblicità. Così puoi capire fino a che punto il nostro mondo sia mercificato: per questo lo zapping è più istruttivo di molti libri di sociologia.
Non ci dovrebbe essere alcun potere politico incontrollato in una democrazia. Ora, è accaduto che questa televisione sia diventata un potere politico colossale, potenzialmente si potrebbe dire anche il più importante di tutti, come se fosse Dio stesso che parla. E così sarà se continueremo a consentirne l'abuso.
Non si rendono conto che la televisione è forse ancora peggio della scuola dell'obbligo.
Nonostante la televisione, la scrittura rimane la più sorprendente invenzione dell'uomo: se va via la luce, il libro non si spegne.
Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiar noccioline.
Per la mia generazione la televisione è stata una forma primitiva di letteratura.
Per quel po' di verità che la televisione comunica, c'è molto di falso e di distorto, sia in materia di valori che di fatti reali.
Perché la gente dovrebbe uscire a pagare per vedere brutti film quando può starsene a casa a vedere pessima televisione per niente?
Se la scuola fosse più efficace, la televisione non sarebbe tanto potente.
Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.
Tra tutte le moderne invenzioni (la televisione, l'automobile, il telefono, internet e via dicendo) la migliore è l'anestesia.
Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza e leggo un libro.
Un esempio di metastupidità della stupidità ? E' semplice, la televisione che parla di se stessa.
Un nuovo Hitler avrebbe, con la televisione, un potere infinito.
Un tempo la gente era abbruttita dall'ignoranza, ora lo è dalla televisione, praticamente non è cambiato nulla.
Un'altra possibile forma di guida per i giovani è la televisione, ma i messaggi della televisione sono sempre stati tali che il bisogno della saggezza della verità e della pace mondiale impallidiscono al confronto del bisogno di una pasta dentifricia che offra denti più bianchi e alito più fresco.
Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà stato pienamente scoperto.
Una televisione veramente educativa è spenta.
Una volta i potenti per sottomettere il popolo usavano la forza, le leggi e la religione, ora dispongono anche del calcio e della televisione.
È assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla televisione.