Abbiamo avuto il dono della Ragione: usiamola.
Alla scienza è imputabile una sola vera e grande colpa. Avere per troppo tempo permesso a scienziati finti o falliti di parlare come se fossero loro i veri rappresentanti della Scienza. É questa la ragione per cui l'immagine della scienza è così distorta.
C'è bisogno di Scienza nella vita di tutti i giorni, anche se nessuno se ne rende conto.
Certamente il paradiso è qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno, però non dobbiamo immaginarcelo in modo antropomorfico.
Chi studia le applicazioni tecnologiche delle scoperte scientifiche a scopi bellici e di distruzione planetaria è come colui che invece di leggere il libro della Natura cerca di bruciarne le pagine.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Fede e ragione sono i due pilastri sui quali costruire un mondo in cui tutti gli uomini possano veramente sentirsi fratelli, qualunque sia il colore della loro pelle e la geografia dei luoghi in cui sono nati.
Il miracolo è destinato ad essere creduto da coloro che hanno avuto il dono della fede. E a non esserlo, da coloro che questo dono non l'hanno avuto.
Il nemico numero uno dell’umanità è l’Ignoranza: un male perfettamente curabile.
L'ateismo è una costruzione logica contraddittoria. Essa infatti parte dalla negazione del trascendente e affida tutta la sua credibilità al rigore logico nell’immanente. Questo rigore logico nell’immanente vuol dire matematica e scienza. Né l’una né l’altra riescono a dimostrare che Dio non esiste.
L'ateo afferma di non potere credere in Dio per rigore logico. D’altronde l’ateo conosce un solo tipo di rigore logico: quello che opera nell’immanente. Ma il rigore logico nell’immanente non riesce a dimostrare che Dio non esiste. Ecco l’antinomia dell’ateismo.
L'osservatore disattento potrebbe pensare che lo sviluppo tecnologico a scopi di pace sia stato voluto tanto quanto quello di guerra. Non è così. Le tecnologie di pace sono le briciole di un lauto pasto servito al tavolo della distruzione planetaria.
L'uomo che ha fede è fortunato. Chi non ha fede è una persona cui manca qualcosa nel profondo della sua esistenza.
L'uomo sa di non poter dimostrare tutti i teoremi possibili nella logica dell’Immanente. Ecco perché non ha senso dire: «Crederei in Dio se esistesse il Teorema di Dio e se qualcuno riuscisse a dimostrarlo».
L'uso della Scienza ha bisogno di valori. La più grande e genuina sorgente di valori è la Fede.
La fede è inestirpabile. È fuori discussione che la fede sia inestirpabile. Basta vedere come nei regimi dispotici nessuno riesca a cancellare l’uomo che prega.
La fede è speranza. L'uomo che abbandona questa speranza non è un uomo, è un disperato.
La forma più elementare di logica corrisponde a dire: patti chiari, amicizia lunga.
La logica matematica non ha mai scoperto un teorema che negasse l’esistenza di Dio. E non c’è una sola scoperta scientifica che possa portare alla negazione di Dio.
La natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno.
La più grande conquista della logica matematica è l'infinito.
La scienza esige umiltà intellettuale esattamente come la verità di fede.
La scienza ha come obiettivo di capire ciò che Iddio ha scritto, usando il rigore della matematica.
La scienza si presenta oggi, alla cultura del nostro tempo, come il baluardo più potente per corroborare di verità quella fede galileiana nella natura, quale portatrice delle impronte del creatore.
La scienza è amore verso il Creato. Essa rappresenta il desiderio intimo dell’intelletto umano di decifrare la logica scelta da Colui che ha fatto il mondo. C’è quindi uno stretto legame tra amore e scienza: più forte di quello che c’è tra amore e arte.
La scienza è dono di Dio: chi ce l’ha è scienziato. Se non ha avuto il dono della fede sarà uno scienziato ateo, se ha avuto il dono della Scienza e quello della fede sarà uno scienziato credente. Dio non ha voluto dare a tutti il dono della fede, esattamente come non a tutti ha dato gli altri doni.
La scienza è l’unico strumento che l’uomo possiede per dimostrare, con i fatti, che la natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno. È un traguardo cui né la poesia né la filosofia avrebbero mai saputo, né potuto, arrivare.
La scienza è nata da un atto di fede.
Le industrie che producono ordigni di guerra e i laboratori che studiano e progettano strumenti portatori di stragi non sono frutto del progresso scientifico. Essi nascono dal connubio tra potere politico, cultura dell’odio e tecnologia di morte.
Nata con un atto di fede nel Creato, la scienza non ha mai tradito il Padre Suo. Essa ha scoperto nell’Immanente nuove leggi, nuovi fenomeni, inaspettate regolarità, senza però mai scalfire, anche in minima parte, il trascendente.
Nessun ateo può illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'Ateismo fa un atto di Fede: nel nulla.
Per chi ama e sente la scienza, una scoperta scientifica, un’equazione parlano come un capolavoro d’arte.
Quando c'è in gioco il proprio lavoro bisogna abbandonare la modestia.
Ragione e fede non sono in antitesi. Esse sono entrambe doni di Dio. Colui che ha fatto il mondo ci ha dato un privilegio unico: quello della ragione. Usando la ragione nella sfera immanentistica, l’uomo scopre la logica matematica e la scienza. Usandola nella sfera della nostra esistenza trascendentale, l’uomo scopre la teologia.
Sarà sempre possibile trovare un teorema che nessuno sarà in grado di dimostrare: vero oppure falso.
Scienza vuol dire studio della logica del Creato. Ha inizio con un atto di fede e continua attraverso l’uso della ragione applicata alla sfera dell’immanente.
Scoprire una legge fondamentale della natura vuol dire essere riusciti a decifrare una frase scritta dal Creatore del mondo nel libro che è dinanzi agli occhi di tutti: il Creato. La vera grande Scienza non può avere problemi di natura etica in quanto essa nasce dalla volontà creativa di Colui che ha fatto il mondo.
Scoprire una verità scientifica è come mettersi a colloquio con il Creatore.
Un giorno tutti gli uomini saranno scienziati. Non in quanto tutti faranno esperimenti alle frontiere delle nostre conoscenze bensì in quanto tutti saranno in grado di leggere e di capire i lavori scientifici, così come oggi leggono e capiscono un giornale o un romanzo.
Un vero scienziato non crea caste. Sono gli scienziati falliti che, arrivati per vie traverse in qualche stanza dove si esercita il potere, non scientifico ma politico, lo usano a fini di nepotismo. Accade per esempio in strutture accademiche che di scientifico hanno poco o niente.
Un'opera d'Arte è punto di arrivo: nessuno potrà mai migliorare la Pietà di Michelangelo. Essa è una realtà legata totalmente al suo autore. Una scoperta scientifica è invece sempre migliorabile.
Una costruzione rigorosa si definisce coerentemente logica se essa non porta a due conclusioni contraddittorie: come dire, a un teorema e alla negazione dello stesso teorema.
Una delle nostre bandiere è la Scienza senza segreti e senza frontiere.
Viviamo si dice, l’era della Scienza. Purtroppo non è vero. Imperversa la cultura del linguaggio e la società civile si guarda bene dall’aprire le sue porte alla Logica e alla Scienza.
È l'amore e soltanto l'amore per il Creato la sorgente da cui nascono le grandi scoperte scientifiche.