A perdere potere si guadagna in serenità.
A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.
Abbiamo bisogno di più consapevolezza della natura umana, perché l'unico pericolo reale che esiste è l'uomo in se stesso.
Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.
Alla resa dei conti il fattore decisivo è sempre la coscienza, che è capace di intendere le manifestazioni inconsce e di prendere posizione di fronte ad esse.
Anche con molti uomini colti non si può parlare di inconscio senza venir tacciati di misticismo. L'angoscia è giustificata perché la nostra visione razionale del mondo, con le sue certezze scientifiche e morali ardentemente credute, è scossa dai dati dell'altra parte.
Chi dovrebbe vivere la vostra vita, se non voi stessi? Dunque vivete voi stessi.
Chi evita l'errore elude la vita.
Chi è atteggiato nel senso dell'introversione, pensa, sente, agisce in maniera tale da lasciare intendere chiaramente che la sua determinazione principale è il soggetto, mentre all'oggetto compete tutt'al più un valore secondario.
Chi è privo di un mito è un uomo che non ha radici.
Chiamato o non chiamato. Dio è presente.
Chiunque avanzi sul cammino dall'autorealizzazione deve inevitabilmente riportare alla coscienza i contenuti del suo inconscio personale, allargando in tal modo in grande misura il campo della sua personalità.
Ci sono tante notti quanti giorni, ed ognuno è lungo quanto ogni altro giorno
nel corso dell'anno. Anche una vita felice non può esserci senza una misura
dell'oscurità, e la parola "felice" perderebbe il suo significato se non fosse bilanciata dalla tristezza.
Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.
Ciò che avviene ad una persona la rende concreta. Rappresenta uno schema a cui tutte le parti si conformano. Nel tempo, ad una ad una, trovano tutte il loro posto in funzione d’un piano predeterminato.
Ciò che fa cadere è anche ciò che fa rialzare.
Ciò che non si vuole sapere di se stessi finisce per arrivare all'esterno come un destino.
Come l'individuo non è assolutamente un essere unico e separato dagli altri, ma è anche un essere sociale, così la psiche umana non è un fenomeno chiuso in sé e meramente individuale, ma è anche un fenomeno collettivo.
Come oltre l'individuo esiste una società, così oltre la nostra psiche personale esiste una psiche collettiva, l'inconscio collettivo, che cela parimenti in sé grandi attrattive.
Conoscere le nostre paure è il miglior metodo per occuparsi delle paure degli altri.
Date all’uomo la dignità e lasciatelo essere individuo, affinché trovi la sua comunità e la ami.
Dentro di noi abbiamo un'Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.
Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
Dove l'amore impera, non c'è desiderio di potere, e dove il potere predomina, manca l'amore. L'uno è l'ombra dell'altro.
Essere vecchi è estremamente impopolare. Non ci si rende conto che il "non poter invecchiare" è cosa da deficienti, come lo è il non poter uscire dall'infanzia.
Giunge al luogo dell’anima chi distoglie il proprio desiderio dalle cose esteriori.
Gli spiriti sono complessi dell'inconscio collettivo che si manifestano quando l'individuo perde l'adattamento alla realtà, oppure cercano di sostituire l'atteggiamento inadeguato di tutto un popolo con un nuovo modo di pensare. Quindi sono fantasie patologiche oppure idee nuove ancora sconosciute.
I bambini vengono educati da quello che gli adulti sono e non dai loro discorsi.
I problemi più grandi ed importanti della vita sono tutti in un certo senso
insolubili. Non potranno mai venire risolti, ma solo superati.
Il fanatismo non è altro che un dubbio ipercompensato.
Il neofita sente il dovere di difendere fanaticamente la fede che ha abbracciato. Nel paranoico abbiamo esattamente la stessa condizione: egli si sente costretto a difendersi contro ogni critica esterna perché il suo sistema delirante è fortemente attaccato all'interno.
Il numero è qualcosa di particolare, di misterioso vorremmo dire. Nessuno è ancora mai riuscito a diradare il suo nembo numinoso.
Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.
Il primo dovere dello psicologo scientifico sta nel mantenersi aderente ai fatti vitali della psiche, nell'osservare con esattezza questi fatti, aprendosi in tal modo a quelle esperienze più profonde delle quali non ha assolutamente conoscenza.
Il problema dell'amore è una delle grandi sofferenze dell'umanità e nessuno dovrebbe vergognarsi di pagare il suo tributo.
Il senso della mia vita è che la vita mi pone una domanda. O viceversa, sono io stesso una domanda per il mondo e devo fornire la mia risposta, altrimenti mi ridurrò alla risposta che mi darà il mondo.
Il sentimentalismo è una sovrastruttura che copre la brutalità.
Il serpente rappresenta la libido che si introverte. Attraverso l'introversione si viene fecondati da Dio, ispirati, ri-procreati e rigenerati.
Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
Il vero capo è sempre guidato.
Il vino della giovinezza a volte non diventa chiaro con il passare del tempo, ma torbido.
In definitiva, è l'essenza che noi incarniamo che dà il suo senso alla vita.
L'esistenza sarebbe stata rovinata senza la sua essenza.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
In ognuno di noi c'è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere.
In realtà sarebbe un arduo compito conciliare l'immagine che io ho di me stesso, con quella che altri si fanno di me. Chi ha ragione? E chi è l'individuo reale?
Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sé o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo.
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
L'analisi, rendendo cosciente l'inconscio personale, rivela all'individuo cose che egli di regola già conosceva negli altri, ma non in sé stesso.
L'arte è una specie di impulso innato che cattura l'essere umano e lo trasforma
nel suo stesso strumento. Per svolgere questo difficile compito gli è a volte necessario sacrificare la felicità e qualunque cosa che renda la vita degna di essere vissuta per l'uomo comune.
L'inconscio non è soltanto male, ma è anche la sorgente del bene più alto; non è solo buio ma anche luce, non solo bestiale, semi-umano, demoniaco, ma sovrumano, spirituale e, nel senso classico del termine, "divino".
L'inconscio è, in primo luogo e prima di ogni altra cosa, il mondo del passato, riattivato dalla limitatezza dell'atteggiamento cosciente.
L'incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: si produce una reazione così che entrambe ne saranno trasformate.
L'introversione può avere ora carattere prevalentemente intellettuale, ora prevalentemente affettivo, così come può essere caratterizzata dall'intuizione o dalla sensazione. L'introversione è attiva quando il soggetto vuole un certo isolamento dall'oggetto, passiva quando il soggetto non è in grado di riportare nuovamente sull'oggetto la libido che da questa rifluisce. Quando l'introversione è abituale, si parla di tipo introverso.
L'uomo crede di possedere la donna quando la possiede sessualmente, ma mai la possiede meno di allora.
L'uomo cresce secondo la grandezza del compito.
L'uomo deve essere se stesso al fine di essere il migliore servitore di tutti.
L'uomo ha assolutamente bisogno di idee e convinzioni generali che diano
significato alla sua vita e che gli permettano di individuare il suo posto
nell’universo.
L'uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute.
L'uomo ha una facoltà che per gli intenti collettivi è utilissima, e dannosissima per l'individuazione: quella di imitare. La psicologia sociale non può fare a meno dell'imitazione, perché senza di essa sono impossibili le organizzazioni di massa, lo Stato e l'ordine sociale; non è, infatti, la legge che fa l'ordine sociale, ma l'imitazione, concetto che comprende anche la suggestionabilità, la suggestione e il contagio mentale.
L'uomo può realizzare delle cose stupefacenti se queste hanno un senso per lui.
L'uomo sano non tortura gli altri, in genere è chi è stato torturato che diventa torturatore.
La creatività è l’arte che può far nascere rapporti metaforici visionari in opposizione ai legami puramente psicologici.
La creazione di qualcosa di nuovo non si ottiene con l'intelletto ma con l'istinto del gioco che nasce da necessità interiori. La mente creativa gioca con gli oggetti che ama.
La mia vita è la storia di un'autorealizzazione dell'inconscio.
La nevrosi è sempre un sostituto delle sofferenza legittima.
La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell'universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell'anima.
La parola credere è una cosa difficile per me. Io non credo. Devo avere una ragione per certe ipotesi. Anche se conosco una cosa non è detto che debba crederci.
La più parte degli uomini è eroticamente cieca, poiché commette l'imperdonabile malinteso di scambiare eros con sessualità.
La psiche inconscia ha questo di caratteristico: che basta a sé stessa e non conosce rispetti umani. Ciò che è caduto una volta nell'inconscio vi viene trattenuto, ne soffra o non ne soffra la coscienza.
La psicoanalisi intesa come tecnica terapeutica consta essenzialmente di numerose analisi dei sogni, poiché i sogni portano successivamente a galla, nel corso del trattamento, i contenuti dell'inconscio per esporli alla forza disinfettante della luce del giorno, riscoprendo anche elementi importanti creduti perduti.
La rinascita, nelle sue varie forme di reincarnazione, resurrezione e trasformazione, è un'affermazione che deve essere contata tra le prime
affermazioni dell'uomo.
La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta a un altra: non c'è una ricetta di vita che vada bene per tutti.
La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione.
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
La storia ci insegna che tutte le volte che un atteggiamento psicologico assume valore collettivo, cominciano a pullulare gli scismi. Il fenomeno assume la massima evidenza nella storia delle religioni. Un atteggiamento collettivo, anche se necessario, rappresenta sempre una minaccia per l'individuo.
La strega incarna i desideri, i timori e le altre tendenze della nostra psiche che sono incompatibili con il nostro io.
La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia.
La vita sprecata dei genitori ha un'influenza molto forte sul comportamento dei loro figli.
La vita umana è un esperimento di esito incerto.
Le antiche religioni con i loro simboli sublimi e ridicoli, bonari e crudeli, non sono cadute dal cielo, ma sono nate in quest'anima umana, la stessa che vive ancora oggi in noi. Tutte quelle cose, le loro forme primordiali, vivono in noi e possono in qualunque momento assalirci con forza distruttiva, in forma cioè di suggestione di massa, contro la quale il singolo è inerme.
Le forze eruttate dalla psiche collettiva portano confusione e cecità mentale.
Ma che cosa può “creare” un uomo se non gli è toccato di essere un poeta? Se non hai proprio nulla da creare, allora forse crei te stesso.
Mostratemi un uomo sano di mente e lo curerò per voi.
Nell'estroverso la vita è regolata in primo luogo dalla relazione con gli uomini. Egli potrebbe per un semplice capriccio gettar via la fidanzata e con lei sé stesso, mentre l'introverso si danneggia soprattutto se manda a rotoli la sua relazione con l'anima, cioè con l'oggetto interiore.
Nessuna nazione mantiene la sua parola. Una nazione è un grande verme cieco, che segue cosa? Forse il destino. Una nazione non ha onore, non ha parole da mantenere.
Noi siamo un processo psichico che non controlliamo, o che dirigiamo solo parzialmente. Di conseguenza, non possiamo pronunciare alcun giudizio conclusivo su noi stessi o sulla nostra vita.
Non c'è luce senza ombre e non c'è pienezza psichica senza imperfezioni. La vita richiede per la sua realizzazione non la perfezione, ma la pienezza. Senza l'imperfezione non c'è né progresso né crescita.
Non c'è presa di coscienza senza dolore.
Non dobbiamo pretendere di capire il mondo solo con l'intelligenza: lo conosciamo, nella stessa misura, attraverso il sentimento. Quindi, il giudizio dell'intelligenza è, nel migliore dei casi, soltanto metà della verità.
Non essendo l'inconscio solamente un riflesso reattivo ma un'attività autonoma, produttiva, il suo campo d'esperienza è un mondo proprio, una realtà propria, di cui possiamo dire che agisce su di noi come noi agiamo su di essa, come lo diciamo del campo d'esperienza del mondo esteriore.
Non mi sono accadute che cose inaspettate. Molto avrebbe potuto essere diverso se io fossi stato diverso. Ma tutto è stato come doveva essere; perché tutto è avvenuto in quanto io sono come sono.
Non rimpiango le persone che ho perso col tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni si.
Non sappiamo niente dell'uomo, molto poco. La sua psiche dovrebbe essere studiata perché siamo l'origine di tutti i mali che esistono.
Non si può trasformare il buio in luce e l'apatia in movimento senza emozione.
Non vediamo le cose come sono, ma vediamo le cose come siamo.
Non vi è nulla di più difficile da tollerare che se stessi.
Né il medico né il paziente devono cullarsi nella speranza che l'analisi da sola basti ad eliminare la nevrosi. Sarebbe un inganno e un'illusione. In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute.
Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcol o la morfina o l'idealismo.
Pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi.
Per la donna la sola relazione che conti è quella erotica. Per lei il matrimonio è una relazione con in più la sessualità.
Perfino le persone più care non sono la meta e il fine della ricerca d'amore, ma simbolo della nostra anima.
Quando analizziamo la persona le strappiamo la maschera e scopriamo che quello che sembrava individuale, alla base è collettivo.
Quante volte s'è vista condannare la verità! È triste ma purtroppo vero che l'uomo non impara niente dalla storia.
Se c'è paura di cadere, la sola speranza consiste nel saltare deliberatamente.
Se c'è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.
Se il mondo va male è perché io stesso vado male.
Se l'uomo sbagliato si serve di mezzi giusti, allora il mezzo giusto agisce
in modo sbagliato.
Se non capiamo le immagini dell'inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.
Se riandiamo con la mente alla storia passata dell'uomo, troviamo, tra molte altre convinzioni religiose, una fede universale nell'esistenza di fantasmi o esseri eterei che sono vicini agli uomini ed esercitano su di essi un'influenza invisibile ma possente. In genere si crede che tali esseri siano spiriti o anime dei trapassati.
Se teniamo conto che per effetto della compensazione psichica una grande umiltà è assai prossima all'onnipotenza e che "ai voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini", possiamo facilmente scoprire, dietro la presunzione i tratti di un angoscioso senso d'inferiorità.
Si presume generalmente che il medico curante debba avere una linea di condotta. Ma mi sembra che, specialmente per la psicoterapia, sia consigliabile che il medico non si prefigga una meta troppo precisa. È difficile che egli sappia, meglio della natura e della volontà di vivere della persona malata, ciò che è necessario.
Si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dona.
Siamo così abituati alla natura apparentemente razionale del nostro mondo
che facciamo fatica a immaginare che possa accadere una qualsiasi cosa che non possa essere spiegata dal buon senso.
Solo gli psicologi inventano parole per cose che non esistono.
Solo un cambiamento dell'atteggiamento individuale potrà portare con sé un rinnovamento dello spirito delle nazioni. Tutto comincia con l'individuo.
Soltanto la radicata convinzione dell'onnipotenza della casualità crea difficoltà alla comprensione e fa apparire impensabile che possano verificarsi o esistere eventi privi di causa.
Spesso le mani risolveranno un mistero contro cui l'intelletto ha lottato invano.
Tutti coloro che passano dal protestantesimo al cattolicesimo tendono ad essere piuttosto fanatici. Il loro protestantesimo non è stato ripudiato integralmente, ma si è solamente inabissato nell'inconscio ove è costantemente al lavoro come controstimolo al cattolicesimo di nuova acquisizione. Quindi, il neofita sente il dovere di difendere fanaticamente la fede che ha abbracciato. Nel paranoico abbiamo esattamente la stessa condizione: egli si sente costretto a difendersi contro ogni critica esterna perché il suo sistema delirante è fortemente attaccato all'interno.
Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi.
Tutto ciò che si trova nel profondo dell'inconscio tende a manifestarsi al di fuori, e la personalità, a sua volta, desidera evolversi oltre i suoi fattori inconsci, che la condizionano, e sperimentano se stessa come totalità.
Tutto dipende da come noi guardiamo le cose, e non da come le cose sono di per se stesse.
Un uomo che non è passato attraverso l'inferno delle sue passioni non le ha superate.
Una menzogna non avrebbe senso se a qualcuno la verità non sembrasse pericolosa.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.