I giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo, sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato e hanno già il pezzo incorporato. Il mondo frana sotto i loro piedi, s'inabissa davanti ai loro taccuini e tutto quanto per loro è intercambiale letame da tradurre in un preconfezionato compulsare di cazzate sulla tastiera. Cinici? No frigidi.
I nostri politici e il Vaticano fingono che Dio esista, ma non c'è Dio che ci ha creato. È l'uomo che ha creato Dio e può distruggerlo quando gli pare.
Il corpo implora il ritorno all'inorganico. Nel frattempo non si nega nulla.
Il porno si instaura alla morte del desiderio.
Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può. Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento.
L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
L'arte è sempre stata borghese, idiota, mentecatta, soprattutto cialtrona e puttanesca e ruffiana. L'arte deve essere incomunicabile, deve solamente superare se stessa.
L'uomo è una situazione. Come fa un uomo a dire "io"?
La coscienza è la scoperta che noi non siamo, siamo un divenire ma non siamo un essere.
Nelle aristocrazie il principe non si fa eleggere, è lui che elegge il suo popolo. In democrazia il popolo è bastonato su mandato del popolo.
Non bisogna produrre capolavori, bisogna essere capolavori.
Ormai il pubblico a teatro applaude soltanto per pietà, nella giusta convinzione che, con un po' di prove, quelli in platea farebbero meglio di quelli in scena.
Per uno che voglia fare l'attore, vale di più un anno di prigione che un anno di scuola: in prigione s'impara di più e ci si annoia molto meno.
Se si vuole davvero cambiare qualcosa, bisogna cominciare a cambiare sé stessi, andare contro sé stessi fino in fondo. Il massimo impegno civile è l'auto-contestazione.
Su questa terra ognuno di noi è un deserto senza limiti e perciò non cerchi fratellanze.
Un teatro che si capisce è la prima garanzia non essere teatro.
Un'opera non è di un autore e neppure la vita lo è.