A partire dal momento in cui ci immergiamo nella dimensione della passione, possiamo spostare le montagne. E qualcosa dentro di noi lo sa.
La crisi serve come una sorta di ariete per abbattere le porte della fortezza in cui ci troviamo murati.
La nostra paura più grande è la paura di amare.
Nel corso della vita ho raggiunto la certezza che le catastrofi servono ad evitarci il peggio. Sapete che cosa è il peggio? È aver trascorso la vita senza naufragi, è esser sempre rimasti alla superficie delle cose.
Non abbiamo più il coraggio della passione; non osiamo più credere che la passione vissuta nella dimensione del nostro destino possa avere un’importanza smisurata sull'universo intero.
Per esistere, occorre nascere, uscire dall'ombra, fare un passo avanti. Senza questo slancio, non c'è esistenza.
Viviamo e moriamo delle nostre immagini, non della realtà. La realtà non può niente contro di noi. La realtà non ha potere contro di noi. Solo la rappresentazione che ne abbiamo ci uccide o ci fa vivere.