Cercando di sembrare ciò che non siamo, cessiamo di essere quel che siamo.
Di volta in volta possono cambiare gli argomenti, ma la stupidità terrà il suo tribunale in eterno.
Gli errori sono per la vita ciò che le ombre sono per la luce.
I colori hanno una loro vita propria, si trovano anche nella parte interna delle conchiglie assopite nelle profondità marine, è un indizio di feste segrete; grazie a una scoperta fortunata potremmo parteciparvi anche noi.
Il grande successo che incontrano ciarlatani e guaritori non si spiega solo con la credulità delle masse, ma anche con la diffidenza verso l’industria medica, soprattutto per il modo in cui si è automatizzata. Per quanto rozzi siano nella loro arte, questi taumaturghi si distinguono pur sempre dai medici per due caratteristiche importanti: considerano il malato nella sua interezza, e fanno apparire la guarigione come un miracolo. È proprio questo che l’istinto delle persone ancora sane va cercando, e su cui in effetti si fondano le guarigioni.
Il meglio nella vita è gratuito.
Il meraviglioso non suscita in noi nessuna sorpresa, perché il meraviglioso è ciò con cui abbiamo la più profonda confidenza. La felicità che la sua vista ci procura sta propriamente nel fatto di veder confermata la verità dei nostri sogni.
Il motto del ribelle è: «Hic et nunc» essendo il ribelle uomo d’azione, azione libera e indipendente.
Il ribelle deve possedere due qualità. Non si lascia imporre la legge da nessuna forma di potere superiore né con i mezzi della propaganda né con la forza. Il ribelle inoltre è molto determinato a difendersi non soltanto usando tecniche e idee del suo tempo, ma anche mantenendo vivo il contatto con quei poteri che, superiori alle forze temporali, non si esauriscono mai in puro movimento.
Il ribelle è il singolo, l'uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché in lui sopravviva qualche purezza, tutto diventa semplice.
Il semplice consenso non basta alle dittature: per vivere esse hanno bisogno altresì di incutere odio e, per conseguenza, di seminare il terrore.
In ogni caso la speranza conduce più lontano della paura.
L'atteggiamento di preghiera è originario e naturale, non soltanto negli uomini, ma anche in animali e piante; potremmo cercarlo anche nella materia nei suoi tessuti, nelle sue vibrazioni.
L'evoluzione è molto più importante che il vivere.
L'inevitabile assedio dell’essere umano è pronto da tempo, e a disporlo sono teorie che tendono a una spiegazione logica e completa del mondo, e avanzano di pari passo con il progredire della tecnica.
L'uomo che a poco a poco si apre alla banalità si arrende come una fortezza in cui, una volta incrinate le fondamenta, non si troveranno più né forza né mistero.
La resistenza richiede grandi sacrifici: il che spiega anche perché la maggior parte delle persone scelga la costrizione.
La sofferenza spesso crea delle forze superiori di guarigione.
La storia autentica può essere fatta soltanto da uomini liberi. La storia è l’impronta che l’uomo libero dà al destino.
La tecnica è la magica danza che il mondo contemporaneo balla. Possiamo partecipare alle vibrazioni e alle oscillazioni di quest'ultimo soltanto se capiamo la tecnica. Altrimenti restiamo esclusi dal gioco.
La tecnica, in quanto fenomeno universale, cosmopolitico, che spinge inesorabilmente alla globalizzazione, prepara lo Stato mondiale e, anzi, in una certa misura lo ha già realizzato. Lo stato mondiale ne è il corrispettivo politico.
Le dittature non sono soltanto pericolose, sono esse stesse sempre in pericolo poiché l’uso brutale della forza suscita ovunque ostilità.
Lo spirito libero penetra nell'immobilità, spalanca il tempo antico e venerando come un cofano dal quale estrae tesori.
Là dove la macchina fa la sua apparizione, la lotta dell'uomo contro di essa appare senza speranza.
Non si viene più sfruttati dai monarchi, ma dalle idee.
Ogni comodità ha il suo prezzo. La condizione dell’animale domestico si porta dietro quella della bestia da macello.
Per l’uomo sano la ricetta migliore consiste nell’evitare i medici, affidarsi alla verità del corpo e tuttavia non trascurarne gli avvertimenti.
Ribelle è colui che ha un profondo, nativo rapporto con la libertà, il che si esprime oggi nell’intenzione di contrapporsi all’automatismo e nel rifiuto di trarne la conseguenza etica, che è il fatalismo.
Se un fratello sta davanti alla porta e bussa, uno lo accoglie a braccia aperte, senza chiedere quanto gli verrà a costare.
Senza l'esperienza vissuta degli opposti, non ci può essere l’esperienza della totalità.
Teologo è chi mira più in alto della pura economia di sussistenza e conosce la scienza del superfluo, il mistero delle fonti inesauribili che sempre si trovano vicino a noi.
Tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti.
Un giovane andò una volta da un vecchio eremita e gli chiese una norma per vivere. L'eremita rispose: «Tendi verso il raggiungibile». L'adolescente ringraziò e disse che, se non era indiscreto, avrebbe voluto da lui un'altra parola ancora che gli servisse di viatico per la sua strada. Allora l'eremita aggiunse al primo consiglio il secondo: «Tendi verso l'irraggiungibile».
Un'opera d'arte si spegne, impallidisce nelle stanze dove ha un prezzo ma non un valore.
Una buona conversazione è un compromesso tra parlare e ascoltare.
Una grande maggioranza non vuole la libertà, anzi ne ha paura. Bisogna essere liberi per volerlo diventare, poiché la libertà è esistenza soprattutto è un accordo consapevole con l’esistenza, è la voglia sentita come destino di realizzarla.
Uomini e popoli o si dimostrano all’altezza dei tempi o da essi vengono rovinati.