Passione

Aforismi

Eugenio Scalfari

Anche la scienza, a differenza della filosofia, cerca la verità ultima, non maneggiando idee, concetti, parole, ma usando numeri, formule, equazioni, potenze.
Bisogna dimenticarsi di sé per conoscere l’altro senza invaderlo, bisogna modificare la grammatica della psiche per passare dall’io e dal tu al noi.
Che stagione l'adolescenza. Senti di poter esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale.
Chi ama il potere al punto da dedicargli tutte le sue energie e insomma la sua vita, non cederà, man mano che lo conquista, neppure una spanna di ciò che ha conquistato. Come l'avaro non si contenta del capitale accumulato e non ha altra ansia che quella di farlo fruttare a tassi di usura per poter colmare sempre di più i suoi forzieri, così il potente rincorre il potere che ancora non ha e trattiene cupidamente quello già acquistato.
Dio muore nel momento in cui scopriamo d'averlo inventato per sfuggire la paura.
I fini debbono avere un contenuto morale nel senso che debbono essere mirati a realizzare il bene comune.
Il filo d'erba vive ma non si pensa e così la farfalla, gli uccelli, il serpente, i pesci nel fondo del mare. La vita dell'universo non ha bisogno di senso. Noi ne abbiamo bisogno, la nostra specie ne ha bisogno.
Il futuro è un tempo creato dai tuoi desideri e scorre tanto piú veloce quanto piú intenso è il tuo desiderare.
Il giornalismo non è un mestiere che consenta un tempo libero autonomo rispetto alla professione. Richiede una vocazione. Se quella vocazione non c'è, è inutile provarci.
Il giornalismo è anche un contropotere e come tale detiene un intenso potere di controllo. Questa è la ragione che rende la libertà di stampa necessaria alla democrazia e tutelata dalle costituzioni democratiche, una patente di nobiltà che però non ne modifica l'essenza: invadere la vita altrui.
Il giornalismo è un viaggio all'esterno di se, i libri sono un viaggio dentro di se.
Il vero antidoto alla paura della morte non può che provenire dalla vita. Essa è un formidabile diversivo, un antidoto che respinge indietro quel pensiero e quella paura.
Il viaggio è la nostra dimensione naturale, posto che viviamo immersi nel tempo e nello spazio. Viaggiamo sempre e comunque, sia che ci si muova su e giù per il mondo, sia che si resti immobili nel proprio letto, che la mente pensi o che giaccia addormentata e dimentica, poiché a un certo momento si sveglierà.
L'allegria arriva se stai contento in tua compagnia e questo accade quando l'immagine di te è proporzionata e rispondente alle tue reali capacità.
L'amore è allegria quando è scambio di sensi e di pensieri, mentre si trasforma in ossessiva tristizia se diventa vagheggiamento del possesso, narcisismo del proprio doppio, avara gelosia dell'altrui, bisogno di dominare, necessità di dipendere.
L'amore è desiderio. Desiderio d'un corpo. O di un'anima. Desiderio d’un Dio. Desiderio del potere.
L'anima, una volta che te la sei scelta, ti entra dentro e non la vedi piú ma è lei il tuo pensiero, la tua coscienza, i tuoi desideri. L’anima sei tu e non c’è piú alcuna differenza tra te e lei.
L'infanzia è una stagione fatata. La sola di tutta una vita che non finisce mai e t'accompagna sino all'ultimo respiro.
La consapevolezza, o se volete, l'autocoscienza, è una qualità che distingue le persone.
La malinconia è rimpianto di ciò che non è stato ma che sarebbe stato possibile, di un’altra vita non vissuta, d’un amore che ti ha sfiorato senza fermarsi. Di un tu che avresti voluto incontrare ma non hai incontrato, di un te stesso che avresti voluto essere e non sei stato.
La mente percepisce le pulsioni che emergono dagli istinti e le trasforma in desideri.
La modernità si identifica con il viaggio.
La nostalgia è il rimpianto d’un passato che è stato e non può tornare.
La saggezza vera dell'uomo consiste nell'accettare le cose come sono e quanto al resto andargli incontro con fiducia.
La scommessa della scienza è di scoprire la chiave capace di aprire tutte le porte, fino all'ultima che custodisce il numero d'oro, la formula finale, la legge che chiarisce e svela l'ultima incognita.
La sola innocenza possibile è quella che ti fa scordare la terribilità della morte perché è anch’essa un atto della tua vita.
La verità assoluta non esiste; ogni ragione evoca una ragione opposta, tutto è vanità, l’uomo non è in grado neppure di capire se stesso.
La vita è un breve percorso che si svolge sotto l'incubo della morte.
Le persone più vitali sono quelle che hanno maggior terrore della morte, e perciò costrette a sfuggirla e a rimuoverne l'incubo moltiplicano gli atti di vita e collocano in essi il senso del quale hanno bisogno.
Non ci sono alternative alla vita e dunque il suo senso altro non è che viverla.
Penso che politica e morale abbiano fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso addirittura morale e politica confliggono e si scontrano.
Se si riesce a mettere insieme l'io e il tu dell'amore con il noi dell’amicizia, allora si realizza il miracolo della vita piena.
Si diventa veramente saggi distaccandosi dal peso del potere e acquistando in leggerezza.
Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
Una società regredisce quando si schiaccia sul presente, quando vive attimo per attimo, quando l’amore per sé diviene talmente forte ed esclusivo da annullare l’amore per gli altri riducendo a puro egoismo ogni atto della propria vita.
È un'umanità rachitica quella che consuma la sua esistenza attimo dopo attimo, dominata dalle emozioni e dalla solitudine, disperata in mezzo ai piaceri del carpe diem e alla ferocia che inevitabilmente accompagna l’avarizia di sé.