Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio.
E cade la pioggia e cambia ogni cosa, la morte e la vita non cambiano mai.
E che ci giunga un giorno ancora la notizia di una locomotiva, come una cosa viva lanciata a bomba contro l'ingiustizia.
Forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura, non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura.
Il peccato fu creder speciale una storia normale.
Il potere è l'immondizia della storia degli umani.
La paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato. La paura e il coraggio di dire "io ho sempre tentato".
La vita militare è rendere le cose facili difficili attraverso l’inutile.
Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione, e il peccato fu creder
speciale una storia normale. Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo, sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo. E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa; siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato.
Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturità.
Ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare, ma non raccontare
a me che cos'è la libertà!
Quando morirò seppellitemi in una vigna, acciocché possa ridare alla terra tutto quello che ho bevuto nella mia vita.
Quante volte per altri è vita quello che per noi è un minuto.
Questo è uno dei pregi della narrativa come delle canzoni: dire di personaggi
che attraverso le parole rimangono in vita, che si vestono in qualche modo di eternità.
Sarà forse una assurda battaglia ma ignorare non puoi, che l'assurdo ci sfida
per spingerci ad essere fieri di noi.
Sempre l'ignoranza fa paura, ed il silenzio è uguale a morte.
Siamo gli attori ingenui su una scena di un palcoscenico misterioso e immenso.
Sono fiero del mio sognare di questo eterno mio incespicare.
Un maglione è quella cosa che i bambini indossano quando le mamme hanno freddo.
Un paio di scarpe durava una vita, e se andavi scalzo, d’estate, risparmiavi le scarpe e i piedi si rinforzavano.
Venite pure avanti, voi con il naso corto signori imbellettati, io più non vi sopporto. Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio.
È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.