Arte oratoria: arte di dire il minimo di cose col massimo di parole.
Blasfemia: preghiera d'ateo.
Castità: il piacere di non godere.
Chi è più libero: il celibe che vive in dittatura, o l'uomo sposato in democrazia?
Cultura: grande macchinazione ordita per fabbricare dei professori che, a loro volta, fabbricheranno dei professori che fabbricheranno.
Demagogo: oratore politico che promette a tutti ciò che rifiuta a ciascuno, se è di sinistra; e che promette a ciascuno ciò che rifiuta a tutti, se è di destra.
Diploma: permesso di dimenticare o perlomeno di non imparare più.
Discorso: sostituto del pensiero; forma superiore dell'azione politica.
Dubbio: il cancro della fede.
Editorialista: il dovere di un editorialista è quello di dire la verità. Il suo mestiere è di far credere che la conosce.
Falso problema: problema che dispensa di cercare una vera soluzione.
Fortuna: unica spiegazione ammissibile per il successo altrui.
I buoni giornalisti scrivono ciò che pensano; i migliori quello che dovrebbero pensare i loro lettori.
Il colmo dell'altruismo è lasciare che gli altri si occupino degli altri.
Le donne si dividono in due categorie: le nubili, che non sognano che il matrimonio, e le sposate, che non sognano che il divorzio.
Lotta antinquinamento: diversione di immondizia sulle regioni vicine.
Obiettività: camuffamento della soggettività.
Pazzo: razionalista in anticipo per i suoi tempi.
Psichiatra: un folle la cui idea fissa è di guarire altri folli.
Quotidiano: tessuto di sciocchezze, scritto, stampato e venduto in meno di qualche ora; quindi letto, gettato e dimenticato in meno di qualche minuto.
Scrittore: razza di intellettuali con pubblico limitato e presunzione infinita.
Sfortuna: unica spiegazione possibile del proprio fallimento.