Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
Ci è stato insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Da sempre le novità sono guardate con sospetto da chi è al potere.
Dobbiamo riuscire a guardare nel buio della consapevolezza che solo un’intelligenza riformulata può salvarci.
I parlamentari non amano che siano rese note le loro attività.
Il cambiamento è anche nelle parole, nella costruzione delle frasi, nella sintassi. Tutto passa attraverso il linguaggio.
Il capitale, ormai, vince sulla democrazia che sembra essere solo un intralcio, una perdita di tempo. Il capitale ha altri tempi, più veloci, e non vuole regole, mette i suoi rappresentanti nelle istituzioni.
Il ruolo del politico è uno solo, quello di servire lo Stato. Il politico è un nostro dipendente.
Il sapere è il mezzo che ti permette di misurare le cose, i fatti, le situazioni, la logica in una dimensione altra. È questa l’intelligenza.
L'accumulo di denaro non va d’accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi.
L'invenzione del purgatorio è il capolavoro politico ed economico di tutta la storia della Chiesa.
L'umorismo è la massima espressione culturale di una società.
L'uomo è fatto di tempo, un prodotto con una data di scadenza. E dunque l’unico vero valore è il tempo, quello che sprechiamo in coda, in spostamenti forzati, in burocrazia inutile. Il tempo va liberato.
La legge non è uguale per tutti. Basta disporre di buoni avvocati, molti soldi, e non fai un’ora di galera.
Noi pensiamo che successo, fortuna e abbondanza di cibo siano sufficienti a creare felicità. Che il progresso ci renda più soddisfatti. Siamo portati a crederlo, ma forse dentro di noi sappiamo che non è così, solo che non sappiamo come fare a fermarci e ripartire.
Non bisogna aspettare che finisca il petrolio: l’età della pietra non è finita perché sono finite le pietre.
Non è vero che sono le mura a proteggere la città. È il pensiero, sono le idee che reggono le mura.
Nuovi valori economici come la reputazione e le idee stanno assumendo un’importanza superiore al denaro.
Quello che può fare l’intelligenza collettiva è straordinario! Se mettiamo a fattor comune centinaia e migliaia di cervelli, il risultato può essere eccezionale, ma ora non lo sappiamo ancora. Non siamo abituati: siamo soliti condividere le informazioni con piccoli gruppi di persone.
Se cambiamo strada rispetto a quella seguita da tutti rischiamo di perderci ma vale la pena provare a vedere oltre.
Se introduciamo la democrazia diretta non abbiamo più bisogno di partiti: su base egualitaria decidi qualunque cosa, sia a livello locale sia a livello nazionale.
Se tu non educhi una persona al suono, al canto, alla pittura, non puoi pretendere che sia interessata all’arte. È una questione di sensibilità, che la scuola dovrebbe insegnare.
Se uno è disoccupato, nella logica del sistema la colpa è sua, il sistema oggi tende a scaricare sulla persona responsabilità che sono invece della società, della collettività.
Un'idea è buona o cattiva, non di destra o di sinistra. Se ognuno di noi, dal commercialista all’idraulico, al dentista, dedicasse una parte del proprio lavoro anche agli altri, il mondo lo potremmo cambiare davvero.