Chi ha linguaggio, "ha" il mondo.
Chi vuol comprendere un testo deve essere pronto a lasciarsi dire qualcosa da esso.
Il comprendere non è un comportamento tra gli altri del pensiero umano, un comportamento che si lasci disciplinare metodicamente ed educare all'uso di procedimenti scientifici, ma costituisce la mobilità di fondo dell'esistenza umana.
Il comprendere è possibile solo quando colui che comprende mette in gioco i suoi propri presupposti.
L'autentica esperienza è quella in cui l'uomo diventa cosciente della propria finitezza.
L'esperienza dell'arte costituisce, insieme all'esperienza della filosofia, il più pressante ammonimento rivolto alla coscienza scientifica perché essa ammetta e riconosca i proprio limiti.
L'essere che può venir compreso è linguaggio.
La cultura implica un senso di misura e di distacco da se stessi, e di conseguenza un innalzamento al di sopra di sé verso l'universalità.
La cultura è l'unico bene dell'umanità che diventa più grande se molti partecipano ad essa.