Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.
Che importanza ha quale strada si sceglie per giungere al Vero? Quel che conta
sapere è che non si arriverà mai a scoprirlo.
Da quando ho cominciato a pensare, ho pensato che sarei stato un giornalista.
Dio è ciò che non comincia e non finisce.
Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo, di avere per capitale una città sproporzionata, per nome e per storia, alla modestia di un popolo che quando grida "forza Roma!" allude solo ad una squadra di calcio.
Fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato.
Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai.
Gli uomini sono buoni con i morti quasi quanto sono cattivi con i vivi.
I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.
I princìpi restano e le idee invece cambiano con gli uomini cui vengono date in appalto.
I ricordi vanno messi sotto teca, appesi a una parete e guardati. Senza tentare di rinnovarli. Mai.
Il bello dei politologi è che, quando rispondono, uno non capisce più cosa gli aveva domandato.
Il bordello è l'unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto.
Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Il suicidio è una cosa che non ha né diritti né doveri. Di fronte a esso ci sono soltanto due sentimenti: di pietà, di enorme pietà, per lo stato di disperazione che ha condotto la vittima al suicidio. E di rispetto. Di altrettanto rispetto per il coraggio che ha chi resta vittima di questa cosa.
Il vero cacciatore ama gli animali a cui dà la caccia, forse anche perché li considera complici di questo gioco in cui ritrova la sua origine esistenziale. Non spara, per esempio, sul bersaglio fermo: lo considera sleale.
In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere, perché è più comodo, un padrone da servire.
In Italia il giornalista non si sente espressione dell'opinione pubblica ma portavoce della sua fazione. Attacca in nome della confraternita di cui fa parte ma non dirà mai una parola contro la sua confraternita.
In Italia si può cambiare soltanto la costituzione. Il resto rimane com'è.
L'instabilità della moneta è la premessa della rivoluzione.
L'unico consiglio che mi sento di dare e che regolarmente do ai giovani è questo:
combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
La corruzione comincia con un piatto di pasta.
La depressione è una malattia democratica: colpisce tutti.
La disponibilità degl’Italiani alla dittatura non è che la loro vocazione
al servilismo.
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
La virtù femminile è un'invenzione dell'uomo.
La vita è come il pane: col trascorrere del tempo diventa più dura, ma quanto meno ne resta tanto più la si apprezza.
Le battaglie si fanno in quanto degne. Non per la garanzia di vincere la guerra.
Le dittature debbono sempre muoversi, e se possibile divorare qualcosa per dimostrare di essere vive.
Le mie idee sono sempre al vaglio dell'esperienza e l'esperienza mi impone di rivederle continuamente.
Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro.
Nessuno contesta il diritto di ognuno a disporre della sua vita, non vedo perché gli si debba contestare il diritto a scegliere la propria morte.
Non c'è alleato più prezioso di un nemico cretino.
Non ho paura della morte, ma di morire.
Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo.
Nulla finisce mai in tempi certi in Italia, tranne le partite di calcio.
Omosessuale. Persona alle cui spalle avviene sempre qualcosa.
Per un magistrato italiano, la Legge con la Giustizia non ha nulla a che fare.
Quando non sai qual è la via del dovere, scegli la più difficile.
Se noi abbiamo un diritto alla vita, abbiamo anche un diritto alla morte. Sta a noi, deve essere riconosciuto a noi il diritto di scegliere il quando e il come della nostra morte.
Solo i fanatici e le mummie non ondeggiano mai.
Sparta non aveva un esercito: lo era.
Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già per tre quarti morto.
Un giudice che ha venduto la propria imparzialità ai partiti è un giudice che, prima di processare gli altri, dovrebbe essere processato lui e cacciato in galera.
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
Una morte dignitosa è un diritto di libertà.
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
È pericoloso porre in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste.