Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano!
Contro il progresso continuo degli esperimenti non devono essere inventati sconsideratamente dei sogni, né ci si deve allontanare dall'analogia della natura, dato che essa suole essere semplice e sempre conforme a sé.
Diecimila difficoltà non fanno un solo dubbio.
Gli autori più moderni, come i più antichi, lottano per subordinare i fenomeni della Natura alle leggi della matematica.
Gli errori non stanno nell'arte ma negli artefici.
Gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza ponti.
Ho visto più lontano degli altri, perché stavo sulle spalle di giganti.
Il fine principale della filosofia naturale è di formulare le leggi basandosi
sui fenomeni, senza formulare ipotesi, risalendo dall'effetto alle cause sino a quando giungiamo alla causa prima che certamente non è meccanica.
Io non invento ipotesi.
Io tengo il soggetto della mia indagine costantemente davanti a me ed aspetto
fino a quando i primi albori si sviluppano gradualmente poco a poco fino a diventare una luce chiara e piena.
L'estensione, la durezza, l'impenetrabilità, la mobilita e la forza d'inerzia del tutto nasce dall'estensione, dalla durezza, dalla impenetrabilità, dalla mobilita e dalle forze d'inerzia delle parti; di qui concludiamo che tutte le minime parti di tutti i corpi sono estese e dure, impenetrabili, mobili, e dotate di forze d'inerzia. E questo è il fondamento dell'intera filosofia.
L'intera varietà delle cose create, per luoghi e per tempi, poté essere fatta nascere soltanto dalle idee e dalla volontà di un ente necessariamente esistente.
La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
Le qualità dei corpi non si conoscono altrimenti che per mezzo di esperimenti, e perciò devono essere giudicate generali tutte quelle che, in generale, concordano con gli esperimenti.
Nessuna grande scoperta è mai stata fatta senza una audace congettura.
Non credo che l'universo si possa spiegare solo con cause naturali, e sono costretto a imputarlo alla saggezza e all'ingegnosità di un essere intelligente.
Non so come io appaia al mondo, ma per quel che mi riguarda, mi sembra d'essere stato soltanto come un fanciullo sulla spiaggia che si diverte nel trovare qua e là una pietra più liscia delle altre o una conchiglia più graziosa, mentre il grande oceano della verità giace del tutto inesplorato davanti a me.
Posso misurare il moto dei corpi, non l'umana follia.
Qualunque cosa non deducibile dai fenomeni va chiamata ipotesi; e nella filosofia sperimentale non trovano posto le ipotesi sia metafisiche, sia fisiche, sia delle qualità occulte, sia meccaniche.
Questa elegantissima compagine del Sole, dei pianeti e delle comete non poté nascere senza il disegno e la potenza di un ente intelligente e potente.
Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un'attenzione paziente che a qualsiasi altro talento.
Tutta la difficoltà della filosofia sembra consistere in questo: investigare le forze della natura dai fenomeni di moto e quindi dimostrare da queste forze altri fenomeni.
Tutti i corpi gravitano vicendevolmente l'uno verso l'altro.