Cercare nella natura le forme più belle e trovare il movimento che esprime l'anima di queste forme, questa è l'arte del danzatore.
Ci saranno sempre movimenti che sono l'espressione perfetta di quel corpo e di quell'animo individuale, quindi non dobbiamo costringerlo a fare movimenti non naturali, ma propri di una scuola. Un bambino intelligente rimane sbalordito nel vedere come nella scuola di balletto si insegnino movimenti contrari a tutti quelli che egli farebbe spontaneamente.
Ciò che uno non ha provato, non lo capirà mai leggendolo.
Esprimere ciò che vi è di più morale, sano e bello: questa è la missione della danzatrice.
L'amore può essere un passatempo e una tragedia.
L'uomo, giunto al termine della civilizzazione, dovrà ritornare alla nudità: non alla nudità inconsapevole del selvaggio, ma a quella conscia e riconosciuta dell'uomo maturo, il cui corpo sarà l'espressione armoniosa della sua vita spirituale.
La cosa più nobile dell'arte è il nudo. Questa verità viene riconosciuta da tutti e seguita da ogni pittore, scultore o poeta: solamente la danzatrice l'ha dimenticata, proprio colei che più dovrebbe tenerne conto, in quanto lo strumento della sua arte è lo stesso corpo umano.
La danza del futuro dovrà ritornare a essere una sublime arte religiosa, com'era presso i Greci. L'arte che non è religiosa non è arte, ma pura merce.
Qualsiasi donna intelligente che legga un contratto di matrimonio, e poi lo sottoscriva, ne merita tutte le conseguenze.
Se ricerchiamo la vera origine della danza, se ritorniamo alla natura, troviamo che la danza del futuro è la danza del passato, la danza dell'eternità, che è sempre stata e sempre sarà la stessa.
Trovare quei movimenti fondamentali del corpo umano dai quali tutti i movimenti della danza futura dovranno svilupparsi in un eterno variare, naturalmente, in sequenze senza fine, questo è il dovere del nuovo danzatore di oggi.