Al momento della morte spero di essere sorpreso.
Dobbiamo riscoprire la distinzione fra speranza e aspettativa.
Il vocabolo crisi indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri e tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le libertà.
In tutto il mondo la scuola esercita sulla società un effetto antieducativo, in quanto la si considera la sola istituzione specializzata nell'istruzione.
In una società di consumo ci sono inevitabilmente due tipi di schiavi: i prigionieri delle dipendenze e i prigionieri dell’invidia.
L'espropriazione delle parole, l'impoverimento del lessico quotidiano e la sua degradazione a terminologia burocratica corrispondono, in modo ancor più intimamente avvilente, a quella particolare forma di degradazione ambientale che toglie agli uomini la capacità di sentirsi utili se non hanno un impiego retribuito.
La povertà moderna associa all'assenza di potere sulle circostanze esterne una perdita di potenza personale.
La scuola è l'agenzia pubblicitaria che ti fa credere di avere bisogno della società così com'è.
Oggi il mito del consumo illimitato sostituisce la fede nella vita eterna.
È cambiata persino la figura dell'ipocondriaco. Il medico degli anni '40 definiva con questo termine colui che bussava continuamente alla porta del suo studio, il malato immaginario. I medici d'oggi invece indicano col medesimo nome la minoranza che li fugge: gli ipocondriaci sono i sani immaginari.