Materiali della musica sono il suono e il silenzio. Integrarli significa comporre.
Mi resi conto che non esiste una reale e oggettiva separazione tra suono e silenzio, ma soltanto tra l’intenzione di ascoltare e quella di non farlo.
Non è irritante essere dove uno si trova. Solo è irritante pensare che uno vorrebbe essere da qualche altra parte.
Non è necessario rinunciare al passato per entrare nel futuro. Quando si cambiano le cose non è necessario perderle.
Se sviluppi un orecchio per i suoni che sono musicali è come se sviluppassi il tuo ego. Inizi a rifiutare i suoni che non sono musicali e in quel modo ti tagli fuori da una gran quantità di esperienze.
Un errore è semplicemente la mancanza di adeguamento immediato da un preconcetto a un'attualità.