Passione

Aforismi

Jorge Luis Borges

Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che nulla è reale.
C'è chi cerca l'amore di una donna per dimenticarsi di lei, per non pensare più a lei.
C'è un concetto che corrompe e confonde tutti gli altri. Non parlo del Male il cui limitato impero è l'etica; parlo dell'Infinito.
Cercare un senso nella storia è come cercare nelle nuvole forme di leoni o di montagne.
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto.
Chi dice che l'arte non deve propagandare dottrine si riferisce di solito a dottrine contrarie alle sue.
Chi ha scorto l'universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell'uomo è lui. Non gl'importa la sorte di quell'altro, non gli importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno.
Credo che col tempo meriteremo che non esistano governi.
Dare un ordine a una biblioteca è un modo silenzioso di esercitare l'arte della critica.
Dormire è distrarsi dal mondo.
Dovere di ogni cosa è essere felici, se non son tali le cose sono inutili o dannose.
Essere felici dovrebbe essere un dovere, ma raramente viene rispettato.
Essere immortale è cosa da poco: tranne l'uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi immortali.
Felice colui che non insiste nell'avere ragione, perché nessuno ha ragione o tutti l'hanno.
Finchè dura il pentimento, dura la colpa.
Forse l'etica è una scienza scomparsa dal mondo intero. Non fa niente, dovremo inventarla un'altra volta.
Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.
Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto.
Ho commesso il peggior peccato che uno possa commettere: non sono stato felice.
Ho conosciuto l'incertezza: una condizione sconosciuta ai greci.
I funzionari di polizia si divertono a parlare in gergo, come i bambini della quinta elementare.
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.
Ignoro se la musica sa disperare della musica e se il marmo sa disperare del marmo, ma la letteratura è un'arte che sa profetizzare il tempo in cui non avrà più parole, che sa accanirsi contro la sua stessa essenza, amare la propria distruzione e corteggiare la sua morte.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza.
Il gran mattino reca l'illusione di un inizio.
Il lavoro creativo è sospeso tra la memoria e l'oblio.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini.
Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
Il mondo è alcune tenere imprecisioni.
Il passato è la sostanza di cui è fatto il tempo; perciò questo diviene subito passato.
Il solo modo di trovare una cosa è non cercarla. Occorre che quella cosa cerchi voi e vi trovi. Dunque il poeta è essenzialmente passivo, riceve, ringrazia, poi fa del suo meglio per ridurre tutto questo in parole.
Il tradimento di Giuda non fu casuale; fu cosa prestabilita, e che ebbe il suo luogo misterioso nell'economia della redenzione. Incarnandosi il Verbo passò dall'ubiquità allo spazio, dall'eternità alla storia, dalla felicità senza limiti alla mutazione e alla morte; per rispondere a tanto sacrificio, era necessario che un uomo, in rappresentanza di tutti gli uomini, facesse un sacrificio condegno.
Il vantaggio di avere degli imitatori è che alla fine essi operano una guarigione di te stesso.
In anni e anni ho osservato che la bellezza, come la felicità, è frequente. Non passa un giorno senza che noi si stia, per un momento, in paradiso.
In tutti i casi, la poesia è precedente alla prosa: si direbbe che l'uomo canti prima di parlare.
Innamorarsi è dar vita a una religione il cui dio è fallibile.
Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l'unica vendetta e l'unico perdono.
L'addio è un'enfasi, un'insensata festa dell'infelicità.
L'amicizia tra due uomini è un lusso, tra due donne, è un miracolo.
L'amicizia tra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.
L'arte vuol sempre irrealtà visibili.
L'originale è infedele alla traduzione.
L'unica cosa senza mistero è la felicità, perché si giustifica da sé.
L'unico enigma è il tempo, quell’infinita trama di ieri, oggi e domani, del sempre e del mai.
L'uomo buono è intelligente, quello cattivo è, in più, imbecille. Le doti morali non possono essere separate da quelle intellettuali.
L'uomo vive nel tempo, nella successione del tempo, e il magico animale nell'attualità, nell'eternità costante.
La Terra è un paradiso. L'inferno è non accorgersene.
La gloria è una forma d'incomprensione; forse la peggiore.
La letteratura non è altro che un sogno guidato.
La letteratura è l'arte che sa profetizzare quel tempo in cui sarà ammutolita.
La meno perspicace fra le passioni: il patriottismo.
La morte rende preziosi e patetici gli uomini. Questi commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno.
La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.
La notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
La poesia migliora se intuiamo che è espressione di un anelito, non storia di un fatto.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
La storia universale è quella di un uomo solo.
La vita stessa è una citazione.
La vita è troppo povera per non essere anche immortale.
Le armi da guerra non presuppongono coraggio ma buona mira.
Leggere è un'attività successiva a quella di scrivere: più rassegnata, più civile, più intellettuale.
Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.
Morì pazzo, ma era nato cretino.
Noi abbiamo sognato il mondo. Lo abbiamo sognato resistente, misterioso, visibile, ubiquo nello spazio e fermo nel tempo; ma abbiamo ammesso nella sua architettura tenui ed eterni interstizi di assurdità, per sapere che è finto.
Noi non crediamo più nel progresso. Non è forse un progresso?
Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti.
Non c'è adulto che, esaminato bene, non sia nevrotico.
Non c'è piacere più complesso del pensiero.
Non dalla spada né dalla rossa lancia difendimi, o signore, ma dalla speranza.
Non esiste classificazione dell'universo che non sia arbitraria e congetturale. La ragione è molto semplice: noi non sappiamo cosa sia l'universo.
Non ho mai letto un giornale. Mi sembra inutile. Quanto scrivono i giornali è scritto per essere dimenticato, altrimenti non avrebbe nessuna giustificazione.
Non si discute per aver ragione ma per capire.
Non si può restituire in altri quelle illusioni che sono morte in noi.
Non si è ciò che si è per quello che si scrive, ma per quello che si è letto.
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un pò di sé e si porta via un po' di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere.
Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l'umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.
Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio.
Ormai stanno scomparendo i lettori, nel senso ingenuo della parola, giacché tutti sono critici potenziali.
Per certi comunisti, se sei anticomunista sei subito definito fascista. Questo è incomprensibile, quanto affermare che se non sei cattolico sei un mormone.
Per non vedere non è obbligatorio essere ciechi o chiudere gli occhi.
Per vedere una cosa bisogna comprenderla.
Prima si sentono la bontà, l’ostilità, l’indifferenza, l’amicizia e pure la bellezza. Si sentono non attraverso i sensi, ma a dispetto dei sensi.
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l'uomo sa per sempre chi è.
Salutarsi è negare la separazione, è dire: "oggi giochiamo a separarci ma ci vedremo domani".
Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio.
Se vedessimo realmente l'universo, forse lo capiremmo.
Sempre è una parola che non è permessa agli uomini.
Sentii ciò che sentiamo quando muore qualcuno: l'angoscia, ormai inutile, che non ci sarebbe costato niente essere stati più buoni.
Si è innamorati quando ci si rende conto che l'altra persona è unica.
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.
Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale.
Un buon lettore è raro quanto un bravo scrittore.
Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino; un uomo è, a lungo andare, le proprie circostanze.
Un uomo può essere nemico di altri uomini, di altri momenti di altri uomini, ma non d’un paese: non di lucciole, di parole, di giardini, di corsi d’acqua, di tramonti.
Un uomo si propone di disegnare il mondo. Nel corso degli anni popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di vascelli, di isole, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto.
Uno scrittore deve abbandonarsi al piacere di sognare, di scrivere; anche se ciò fosse imprudente. Però chissà che la massima felicità non sia la lettura.
Viviamo in un'epoca molto ingenua; per esempio, la gente compra prodotti la cui eccellenza è vantata dalle stesse persone che li vendono.
È indiscutibile, per quanto misterioso, che la persona che concede un favore risulta in qualche modo superiore a quella che lo riceve.
È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.
È una convenzione affermare che ogni racconto fantastico è veridico.