Dobbiamo esser sempre padroni di noi stessi, se vogliamo dirci creature ragionevoli.
Il male è il non avere più illusioni di sorta, in politica, in arte, in ogni cosa.
Il paradiso è quaggiù, mentre respiriamo e viviamo. Dopo, si diventa un pugno di cenere e tutto è finito.
Il peggior tormento prodotto dalla gelosia è quel non sentirsi mai sicuri, quel vivere di dubbi e di sospetti che si vorrebbero veder distrutti, e che si teme di veder distrutti perchè un giorno essi potrebbero servire a farci raggiungere la paventata e pur desiderata certezza.
Il viaggio di nozze è, spesso, la prima e la più irrimediabile delusione della vita matrimoniale.
L'amore è una grande scusa, specialmente se reciproco.
La bruttezza e la bellezza della donna sono modi di vedere di chi guarda.
La natura è immorale. Essa ha ordinato l'accoppiamento non il matrimonio. Il resto lo abbiamo inventato noi e malamente.
La scienza la fanno gli scienziati a furia di sbagliare. Quella di ieri non è più questa di oggi; e quella di domani sarà un'altra cosa.
La scienza rifarà anche la morale e le leggi sociali, e saprà impedire che l'umanità perisca.
La stessa civiltà che dovrebbe renderci più indipendenti e più liberi, ci costringe a una schiavitù di atti e di pensieri di cui non ci rendiamo mai conto.
La vita ha sempre, finchè dura, nuove attrattive da sostituire a quelle disperse dalla sua stessa inconsapevole ferocia.
Pensate un po' meno, e sentite un po' più.
Si debbono chiamare illusioni le aspirazioni all'ideale.
Siamo balzati all'eccesso opposto, a una modestia che confina col disprezzo di noi stessi.
Un figlio è l'opera più importante di cui si deve render conto a sè stessi, alla società, a Dio.
Uomo perfetto è colui che può conservarsi selvaggio in mezzo alla civiltà.