Passione

Aforismi

Manlio Sgalambro

Allibisco quando sento dire che le idee e le cose sono identiche. È il potere di questo scarto che definisce la capacità di pensare.
Breve teoria del perdono. Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.
C'è l'infelice che possiamo definire astratto. Egli è infelice e basta. C'è il più infelice che odia se stesso. Infine c'è l'infelice assoluto che odia immediatamente se stesso e mediatamente l'altro. Costui è il misantropo.
C'è una barriera che impedisce a ogni uomo di essere felice per sempre: naturalmente è Dio.
Che io debba essere governato: ecco da dove inizia lo scandalo della politica.
Che non ci sia niente di peggiore del mondo, non si deve dimostrare.
Chi non sa che è stata sempre la bruttezza del mondo a dare una mano alla bellezza dell’arte! La bellezza prova che un mondo diverso era possibile. Solo che adesso non lo è più.
Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re.
Dacché sai cos’è il mondo, ti diverrà più lieve vivervi. Ecco il miracolo del pessimismo.
Depreco egualmente il trionfalismo di Kant e in genere di quelle filosofie che, trovando necessario partire dall'io, inneggiano ad esso come se fosse una grande conquista e non invece la miserabile sorte che ci è toccata.
Frode. Come sopportiamo ancora di chiamarci viventi noi morenti!
Gli uomini vengono uniti prima di tutto dalla guerra. Essa li avvicina talmente che li uccide.
I più alti spiriti, se così dobbiamo chiamarli, sono stati misantropi e misologi.
Il cantante deve convincere delle sue tesi. Contrariamente al filosofo, però, lui può farlo senza argomenti.
Il discorso pessimistico appartiene al genere oratorio, e questo perché presuppone un uditorio che può gridare e agitarsi.
Il gelo della macchina è il gelo rappreso della vita. L'assenza non rimpianta dell'anima. La tecnica è la regressione progressiva all'inorganico. Essa è ritorno all'inorganico come progresso verso l'inorganico. L'uomo residuo è una fase attardata.
Il misantropo è sicuro di non avere nulla da spartire col prossimo, salvo l'odio.
Il pessimismo è la ‘migliore’ filosofia per coloro che abitano il ‘peggiore’ dei mondi.
L'aforisma è l'uso pessimistico della scrittura che manda in pezzi l'ethos oratorio.
L'idea è raggiungibile solo in uno stato di misantropia. Il misantropo non vede più l'uomo, la cui carne detesta, ma l'Idea dell'uomo.
La tecnica è la regressione progressiva all'inorganico. Essa è ritorno all'inorganico come progresso verso l'inorganico. L'uomo residuo è una fase attardata.
Modestia. La modestia è la vile riuscita di chi si annulla ma solo un pochino e proprio così si mette in risalto.
Nell'uomo politico si incarna lo stato medio di una società i vizi, le mediocrità, i difetti come se egli ne assorbisse i mali alla maniera dei vecchi stregoni che succiano la ferita purulenta succhiandone anche il maleficio.
Nella musica "industriale" è immanente l'irreversibilità del tempo. Essa è musica entropica, musica che si distrugge da sé. La musica leggera è la fattispecie dell'autodissolvimento della musica. E tuttavia è l'unica forma di musica che ha senso per tutti.
Nella società l'odio, il rancore, il livore, l'indifferenza li unisce più dell'amore, che li unisce solo a letto.
Nessuno deve entrare in una filosofia se non è disposto, almeno come possibilità, a non lasciarla per tutta la vita.
Non c'è maggiore felicità che la felicità di non essere felici.
Non ci può essere offerta politica se non per coloro che non hanno niente, e che quindi non possono 'rappresentarsi' da sé.
Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.
Solo chi conserva i valori li perde, e solo chi non può che sovvertirli in realtà li conserva.
Uomo giusto è chi sa questo: che egli deve annullare Dio quotidianamente affinché la misura dell'eterna giustizia quotidianamente si compia.