A un uomo che ti offende devi concedere sempre tre possibilità. La prima per rispetto, la seconda per avvertirlo, la terza per farlo fuori.
Abbiamo talmente terrore delle disfatte che quelle bugie, all’inizio pateticamente campate per salvare la faccia, piano piano il nostro cervello le elabora, le fa sue, le modifica fino a farle diventare verosimili.
Alberi e uomini non sono poi tanto diversi tra di loro.
Alcol, droga e denaro sono demoni che distruggono l’uomo.
Amore e alcol ci fanno credere di contare qualcosa. Invece non contiamo nulla, perciò non si dovrebbe mai andare oltre i primi quattro incontri d’amore, così come non si dovrebbero superare i primi quattro bicchieri.
Cambiare la nostra identità per cercarne una di moda, che non ci appartiene, fa smarrire il senso della vita.
Chi viene allontanato non se ne va a mani vuote, ruba sempre un po' d'anima all’altro.
Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.
Dentro l'individuo alberga la moltitudine e ogni mattina affronta la giornata un persona diversa.
Devo dire che esistono tante persone di cuore, ma si perdono nel mare della falsità, risucchiate dal vortice, rese invisibili dal pantano di voi stessi, che dove passate rovinate tutto.
Di amori speciali ce ne sono pochi nel mondo. Il resto sono parvenze d’amore in cui si dichiara di voler bene a qualcuno premurandosi di voler bene a se stessi.
Dolore e solitudine fanno cadere uomini e muri.
Dopo i cinquanta, se uno non è proprio tonto, sa che la vita va mangiata direttamente dall’albero, non va raccolta in ceste per farne provvista.
Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.
Emozioni, sogni, entusiasmi affievoliscono: forse è una forma di salvamento, il sistema migliore per non morire anzitempo e disperati.
Essere toccati dal pericolo rende ogni volta un po’ più forti, ma pure guardinghi e diffidenti.
Fame e freddo non fanno domande.
Freddo e fame non rendono gli uomini buoni, li rendono saggi, forse astuti, di sicuro opportunisti.
Gli alberi non si spostano, ma possiedono un loro carattere che comunicano in vari modi: con la bellezza, con l’oscillazione delle fronde, con la consistenza delle fibre. E anche con la diversa reazione che hanno nei confronti di chi li tocca.
Gli amici, quelli fasulli (tanti), prendono le distanze. Quelli veri (pochi) soffrono.
I genitori fanno a gara per donare ai figli una traccia chiara, sicura, leggibile. Soprattutto all’inizio, quando le pagine sono bianche e tutto ha da prender forma e la scrittura della vita è incerta.
I giorni d'autunno non raccontano storie, propongono visioni.
Il badile non è un politico, non si sposta da destra a sinistra o viceversa senza vergogna.
Il cuore dopo una vita di scalate batte meno veloce. Significa che si è allenato, che controlla le emozioni, non le lascia sfogare, perciò non sono mai più potenti come la prima volta, quando gli scappano di mano.
Il dolore sopportato in silenzio rende forti nello spirito, ma anche fragili, disinteressati alla vita e privi di ogni difesa.
Il fuoco degli amanti non arde senza la legna del perdono.
Il futuro non si pensa, viene da solo, come vuole lui.
Il futuro è un tempo nel quale dorme l'ignoto. Non vorrei che quell’ignoto mi tirasse lo sgambetto perciò non tengo sogni nel cassetto.
Il povero non può imitare il ricco senza diventare patetico e ridicolo.
Il successo non viene mai perdonato, viene chiamato fortuna da chi ne è privo.
Il tempo è un maestro eccellente, insegna la vita facendola accadere, non indicandola col dito o con chiacchiere.
Il terrore costringe all'amicizia e alla solidarietà.
Indietro si può tornare evitando prima di andare avanti.
L'arte deve stare fuori dalla politica e ancor di più l’artista.
L'ecologia non è un partito, ma conoscenza e informazione date da una corretta educazione ambientale.
L'uomo non cambia. Fa delle pause ma rimane quello che è.
L'uomo sarà l'unico essere vivente ad autoestinguersi per imbecillità.
L'uomo, senza nemmeno accorgersene, torna a essere quel che è sempre stato: una creatura perennemente insoddisfatta che non sa vivere in pace.
La casa perfetta è quella dove, stando seduti e allungando le mani, si può raggiungere tutto ciò che serve.
La causa sta in una profondità infinita, negli abissi del carattere e del destino. Tutto dobbiamo capire.
La forza per vivere te la danno gli altri. Gli altri possono lasciarti senza forza.
La mola che affila le nostre vite è l'educazione, i valori dati da una buona educazione sono importanti, ma più importante è l’inclinazione.
La montagna mi ha fatto capire che è da sciocchi mettere la vita in banca sperando di ritrovarla con gli interessi. Mi ha aiutato a non essere troppo tonto, anche se un po’ tonti si è tutti da giovani.
La novità, il mai visto, anche quando lo si intuisce sciocco e banale, ha la capacità di abbagliare e accecare l’individuo, a meno che non sia molto accorto.
La paura fa correre, correre fa sbagliare.
La riconoscenza è un sentimento di neve che si scioglie appena arriva il sole.
La solitudine rende l'animo limpido, ma crea caratteracci.
Le case abbandonate sono come gli uomini. Alcuni tengono duro, altri crollano.
Le cose non è necessario farle, nemmeno saperle fare, apprezzarle sì.
Le ferite dei non amati, cicatrizzando, danno origine all’invidia.
Le gioie sono cibo per i fortunati.
Le leggi della natura facevano meno danni delle leggi degli uomini ed erano più giuste e anche più severe.
Le persone buone che ci aiutano e ci vogliono bene vengono ripagate solo dai nostri insulti.
Le scottature più pericolose sono quelle ricevute da piccoli, poiché induriscono il carattere e fanno sì che l’animo di un bambino non si apra più.
Mossi dalla rabbia non bisogna fare niente, perché si sbaglia e si sbaglia grave.
Nella difficile arte di stare al mondo si dovrebbe scrivere la vita con leggerezza, scivolare, sorvolare, dimenticare, ripartire ogni mattina da quello che resta. In una parola: fregarsene.
Nella vita di ognuno c’è un animale che gli corrisponde e lo accompagna, come ognuno ha un albero che gli somiglia e gli sta simpatico.
Nessuna fede, nessun Dio è più forte del denaro. Quello è il vero, unico Dio.
Nessuno muore del tutto, resta qualcosa di vivo che sta vicino a noi per farci compagnia.
Non si può vivere senza comunicare con gli altri, tenendosi tutto dentro, sepolti in una torre d’avorio protettiva e inavvicinabile.
Non è necessario conoscere gli altri, ma non si vive senza provare a capire se stessi.
Ognuno nasce con qualche preferenza genetica e, se avesse l’accortezza di seguirla, forse nel mondo ci sarebbe più gente felice.
Oltre a invecchiare il corpo, il tempo indurisce l’anima.
Per stare in piedi ci vuole voglia di ridere, se no i muscoli non tengono il corpo, la testa va per conto suo, e, andando per conto suo, apre la porta alla malinconia.
Perdere tempo in attese mentre le anime vivendo muoiono, è il vero dolore della vita.
Quando si rifiuta il mondo e la società intera, solo gli animali diventano lo scrigno che può accogliere le nostre confidenze, le nostre paure, i nostri segreti.
Raccomandare a un giovane di non bere è come pretendere che non piova, non sorga il sole o appaia il giorno dopo la notte.
Resistere equivale a essere infranti e allora, da buon opportunista, si piega per non farsi spezzare.
Se non è allenato alla sconfitta, educato a perdere, corazzato al dolore, in pratica se non ha palle, cominciano i guai.
Si ama per essere amati, si dona per ricevere.
Si riposa meglio nei luoghi amati, si gode forse quella pace cercata in vita e mai trovata.
Siete stati spavaldi e arroganti. I due vizi peggiori che si possano mettere insieme.
Solo quando il danno è ormai fatto il destino ti fa scoprire il bello della vita, la pace, la serenità e il valore delle cose semplici.
Solo quando vengono a mancare, ci accorgiamo di quanto erano piantate nelle nostre vite persone e cose.
Sottrazioni, e assenze, non lasciano scampo, segnano la vita, tracciano il sentiero, decidono il destino, indicano il futuro.
Troppo comodo donare il corpo sperando salvare l’anima.
Troppo spesso scegliamo un lavoro che ci procuri soldi, piuttosto che agevolare quel segreto desiderio per un qualcosa che magari non ci arricchisce, ma gratifica l’anima più di qualsiasi altra attività.
Tutti i sentimenti, dai più nobili ai più gretti, hanno bisogno di pancia piena.
Tutto rientra nel gioco della vita e in questo gioco sopravvivi se comprendi e accetti la tua più intima natura.
Tutto, in natura, ha un proprio carattere, una personalità, un linguaggio, un destino.
Un albero appena nato sale dritto se gli piantiamo un palo vicino che lo tenga in linea. Allora s’appoggia e viene bene. Se invece cresce senza guida può storcersi e non si drizza più con niente.
Un libro non serve a nulla se non salva la memoria, se non la toglie dalle soffitte e le scrolla via la polvere del tempo.
Vi sono uomini che non vogliono affetto, non si lasciano amare, anche se dentro di loro vorrebbero sentire un po’ di calore. Ma c’è qualcosa che li spinge a non accettare nulla, così stanno male loro e quelli che cercano di avvicinarli e vengono respinti.
Vivere è come scolpire, occorre togliere, tirare via il di più, per vedere dentro.
È inutile cercare la vita nel passato. Occorre accettare quello che ci propone il presente, giorno dopo giorno, senza speranze e senza disperazione, partendo ogni mattina da quello che resta.
È un bosco anche la vita, da curare, tagliare, pulire e proteggere, se no va in malora.