A volte, se consideriamo l'attuale ritmo delle scoperte scientifiche, ho perfino paura di non morire mai.
Aver superato i settant'anni è come essere in piena guerra. Tutti i nostri amici stanno per andarci o ci sono già andati e noi sopravviviamo circondati da morti e da morenti come su un campo di battaglia.
Che cos'è l'invidia? E' dire: ti odio perché tu hai ciò che io non ho e che desidero.
Come diventano banali e noiose anche le persone più interessanti quando si lasciano sfiorare da un pur minimo complesso di colpa.
I segreti più intimi hanno un modo sottile di rivelarsi alla rancorosa attenzione dei nostri opposti.
Il prezzo da pagare per tollerare opinioni fasulle è la perdita graduale della capacità di formarsene di autentiche.
L'invidia è un'affezione dello spirito e, a differenza di altri peccati della carne, non provoca piacere a nessuno. È un'emozione dolorosa per chi la prova e ha effetto ugualmente doloroso negli altri.
La semplicità è la più sospetta delle qualità: essa è fonte di grandissimo turbamento.
Sono convinta che il cuore parli al cuore e che un abisso chiami l'altro abisso. Ma quasi mai con parole chiare.
Stai all'erta per riconoscere il momento del tuo decollo in qualunque attimo della vita possa capitare.
È difficile per le persone molto avanti negli anni cominciare a ricordarsi che devono morire. La cosa migliore sarebbe prendere quest'abitudine fintantoché si è giovani.