Passione

Aforismi

Natalia Ginzburg

Chi scrive non deve mai dolersi fuor di misura per le critiche negative o per il silenzio che ricadono sulla sua opera.
Chi scrive non ha diritto di chiedere, per la sua opera, nulla a nessuno.
Ho scoperto che la gente a conoscerla un poco poi fa pena. Per questo si sta così bene con gli sconosciuti. Perché non è ancora cominciato il momento in cui fanno pena e si odiano.
I sacrifici non hanno alcun premio, e le cattive azioni non sono punite, ma anzi a volte lautamente retribuite in successo e denaro.
Il mio tempo non mi ispira che odio e noia.
Il nostro destino si fa riconoscere solo quando lo raccontiamo a noi stessi come se ‘io’ fosse un altro.
L'Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, come si sa. È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l'incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l'intelligenza, come un vivido sangue.
L'artista non scrive una frase perché è bella, ma perché è vera. E non è un artista chi sacrifica la propria verità per amore di una bella frase o una bella parola.
L'importante è camminare e allontanarsi dalle cose che fanno piangere.
La casa è la ricerca di un nucleo familiare, di una stabilità.
La quotidiana solitudine è l'unico mezzo che noi abbiamo di partecipare alla vita del prossimo, perduto e stretto in una solitudine uguale.
La rinunzia si può apprendere anche dopo il benessere solo in quanto esiste, alla radice di quella condizione di benessere, la cognizione del male.
Le donne sanno sui loro figli delle cose che un uomo non può mai sapere.
Le gioie maggiori della nostra vita sono fuori della realtà.
Non si amano soltanto le memorie felici. A un certo punto della vita, ci si accorge che si amano le memorie.
Ogni passione amorosa è imperfetta se non la illumina lo sguardo ilare, acuto e penetrante della conoscenza.
Ognuno di noi è sbandato e balordo in una zona di sé e qualche volta fortemente attratto dal vagabondare e dal respirare niente altro che la propria solitudine, e allora in questa zona ognuno di noi può trasferirsi per capirti.
Possiamo sentirci, in mezzo alle comunità, soli e diversi, ma il desiderio di rassomigliare ai nostri simili e il desiderio di condividere il più possibile il destino comune è qualcosa che dobbiamo custodire nel corso della nostra esistenza e che se si spegne è male.
Purtroppo è raro riconoscere i momenti felici mentre li stiamo vivendo. Noi li riconosciamo, di solito, solo a distanza di tempo.
È estinta o si sta estinguendo la stirpe dei padri. Da tempo orfani, noi generiamo degli orfani, essendo stati incapaci di diventare noi stessi dei padri.
È vero che a un certo punto della nostra vita i rimorsi li inzuppiamo nel caffè la mattina come biscotti.