I bambini entrano a scuola come punti interrogativi e la lasciano come punti.
I bambini sono i messaggi viventi che inviamo a un tempo che non vedremo.
Il punto è che idee profonde ma contraddittorie possono esistere fianco a fianco, se sono costruite con materiali e metodi differenti, ed hanno scopi diversi. Ciascuna ci dice qualcosa di importante riguardo a dove noi siamo nell’universo, ed è stupido insistere che esse devono disprezzarsi l’un l’altra.
La scienza non è un soggetto di studio: è un imperativo morale il cui scopo è dare prospettiva, equilibrio e umiltà all’apprendimento.
Le persone che per qualche motivo sono angosciate a volte preferiscono un problema che è loro familiare piuttosto di una soluzione che non lo è per nulla.