Passione

Aforismi

Paul Feyerabend

Data una regola, per quanto "fondamentale" o "necessaria" per la scienza, ci sono sempre circostanze in cui è opportuno non solo ignorare la regola, ma di adottarne una opposta.
Gli scienziati lavorano meglio se sono al di fuori di ogni autorità, compresa l'autorità della ragione.
Gli uomini intelligenti non si lasciano limitare da norme, regole, metodi, neppure da metodi "razionali", ma sono opportunisti, ossia utilizzano quei mezzi mentali e materiali che, all'interno di una determinata situazione, si rivelano i più idonei al raggiungimento del proprio fine.
Idee che oggi formano la base stessa della scienza esistono solo perché ci furono cose come il pregiudizio, l'opinione, la passione; perché queste cose si opposero alla ragione; e perché fu loro permesso di operare a modo loro.
L'insegnamento deve fondarsi sulla curiosità e non sul comando e il docente è chiamato a stimolare questa curiosità e non a fondarsi su un metodo fisso. La spontaneità regna suprema, nel pensiero oltre che nell'azione.
L'unico principio che non inibisce il progresso è: qualsiasi cosa può andare bene.
L'uomo cesserà di essere uno schiavo e conseguirà una dignità che sarà qualcosa di più di un prudente conformismo solo quando diventerà capace di uscire dalle categorie e convinzioni più fondamentali, comprese quelle che si presume lo rendano più umano.
La scienza è un'impresa essenzialmente anarchica: l'anarchismo teorico e umanitario è più aperto a incoraggiare il progresso che non le sue alternative fondate sulla legge e sull'ordine.
La violenza, sia essa politica o spirituale, svolge un ruolo importante in quasi tutte le forme di anarchismo. La violenza è necessaria per superare gli impedimenti eretti da una società ben organizzata, o dai propri modi di comportamento (percezione, pensiero ecc.) ed è benefica per l'individuo, in quanto libera le sue energie e gli consente di rendersi conto delle forze di cui dispone.
Senza "caos" non c'è conoscenza. Senza una frequente rinuncia alla ragione non c'è progresso.
Un tempo si pensava che le leggi scientifiche fossero ben stabilite e irrevocabili. Lo scienziato scopre fatti e leggi e aumenta costantemente la quantità delle conoscenze sicure e indubitabili.