Far vincere una squadra non è questione di quanto grande sia il giocatore, o i giocatori. Devono tutti essere disposti a sacrificarsi e a dare qualcosa di se stessi, pur di diventare campioni.
Giocare a basket è proprio come qualsiasi altra cosa: possiedono il tuo corpo e cercano di possedere la tua testa.
L'esperienza più importante per me, al di là dell'aver messo insieme cifre interessanti, era stata soprattutto aver imparato l’importanza di rimanere concentrati sugli obiettivi di squadra, di non tradire la fiducia dei compagni, di essere una guida sul campo e fuori.
La meditazione non ha niente di religioso: è soltanto seguire il proprio respiro e stare in silenzio per rifocalizzare la mente quando il livello di concentrazione cala. È un processo che rinforza la mente, che porta alla ricerca del vivere ogni momento pienamente e un passo alla volta.
Le partite si vincono e si perdono in allenamento; il carattere di un giocatore è più importante del suo talento.
Non abbandonare il cammino, non arrenderti. Rialzati sempre, non importa quanto dura sia la caduta e quanto spesso tu cada. Si tratta solo di quante volte sei disposto a rialzarti per tentare un’altra volta.
Non criticare e non parlar male di coloro che lavorano con te. Questo provoca disordine e ferite molto lunghe da medicare e guarire.
Vincere è per me importante, ma ciò che mi porta vera gioia è l'esperienza di essere pienamente impegnato in qualsiasi cosa io stia facendo.