Dalla culla e non dalla scuola deriva l'eccellenza di qualunque ingegno.
Due cose mantengono vive le creature: il letto e il giuoco; peroché l'uno è refrigerio de le fatiche e l'altro ricreazione de i fastidi.
I vecchi sono eunuchi del tempo.
Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.
Il mondo ha molti re e un sol Michelangelo.
In fine, retorica è ne la lingua di chi ama, di chi inganna e di chi ha bisogno.
Io sono, davvero, un re, perché io so come comandare a me stesso.
L'ambizione è lo sterco della gloria.
La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.
La mercanzia non ebbe mai cosa che non fosse di chi la paga.
Le ricchezze senza generosità sono povertà de' plebei.
Meritano più lodi coloro che sanno soffrire l'infelicità che quelli che temperano se stessi nella contentezza.
Non ci sono le più false pazzie, che quelle che talor fanno i savi.
Non si insegna mai troppo quello che mai non si impara a bastanza.
Tutte l'altre arti s'imparano, ma con quella della pazzia ci si nasce.