A chi dice, esservi, oltre la percezione esterna, un sentimento interiore ineffabile, anatema.
Ah, se si potesse trarre alcuna utilità anche da' monumenti e da' cimiteri!
Anzi il tornaconto è l'unico criterio, con cui giudicare della bontà delle imprese e del pregio delle opere.
Chi è infamato una volta, non aspetti più perdono.
Chiunque cade nel malanno, non rimproveri altri, che se medesimo.
Del resto non importa tanto essere onesti, quanto onorati.
E la probità sta esclusivamente nel pagare i debiti.
Felice e stimabile unicamente il ricco, e viceversa la povertà un delitto.
Gli altri, che osano competere col così detto ingegno e colla così detta virtù, gabbamondi.
I vinti hanno sempre torto, e i vincitori ragione.
Il sacrificio di sé, affatto un atto di pazzia.
La gloria e la grandezza, chimere.
La pena di morte, oltre che non cura la emendazione della vittima, spegne una vita, non le importa se depravata o santificata dalla sventura, e le basta ad altrui spavento un capo mozzo o un cadavere appeso.
Le lettere e le arti, pur che rappresentino le cose reali cui c'intendiamo, trastulli permessi.
Le mostre universali de' prodotti e delle merci, ecco le vere olimpiadi e i degni areopaghi del tempo.
Lo stato è indubbiamente un patrimonio degli uomini d'affari.
Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Nella regolarità abituale della condotta e quindi nella costante moderazione degli appetiti e delle voglie avendosi la miglior guarentigia di una vita lunga, sana e lieta, sovviene a tal uopo il precetto della temperanza, intesa ancor questa in latissimo senso.
Non vi sono altre verità, tranne quelle, che si veggono cogli occhi e si toccano con mano.
Non vi è cosa, che più all'uomo importi ed a cui sventuratamente meno egli pensi, quanto il conoscer sé stesso, il suo destino, lo scopo della sua esistenza e la miglior maniera di avverarlo.
Ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
Onde interrogare qualche volta la coscienza, raccogliersi nello spirito o contemplar la natura, è senz'altro voglia di far niente.
Patria è dove si soggiorna e si lucra commodamente.
Perché ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
Scopo della vita il guadagno, per arricchirsi chi può, e chi non può per campare.
Sebbene in ogni cosa tanto una persona valga quanti quattrini ha.
Unico dovere è il non far male agli altri.